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L’Aeronautico triplica: apre Campli

Posted by admin On Marzo - 29 - 2016 Commenti disabilitati su L’Aeronautico triplica: apre Campli

L’Istituto Aeronautico “Antonio Locatelli” cresce ancora: dopo le sedi di Bergamo (fondata nel 1990) e di Grottammare, nelle Marche, risalente a cinque anni fa, ecco arrivare a conferma del successo di questa formula scolastica anche la terza sede, da poco inaugurata in Abruzzo e più esattamente a Campli, in provincia di Teramo, alla presenza delle autorità locali e del preside Giuseppe Di Giminiani, che abbiamo intervistato sul punto.

È vero che ha creato una nuova scuola? Da dove è nata l’idea?

Sì, è vero. L’idea è nata quando il signor Pietro Quaresimale, primo cittadino di Campli, paese in provincia di Teramo in Abruzzo, ha deciso di visitare la nostra scuola con sede a Bergamo. Il sindaco è rimasto molto colpito dal mio modello di fare scuola e ha deciso di mettere a disposizione una struttura storica del suo Comune, Palazzo Marziale, proprio al fine di fondare un nuovo istituto, gemellato con quello di Bergamo, nella sua città.

Quali sono gli indirizzi presenti nel nuovo istituto?

Gli indirizzi presenti al momento sono gli stessi presenti a Bergamo: ovvero l’Istituto Tecnico Aeronautico e il Liceo Scientifico con indirizzo Aeronautico. L’unica differenza è che non è presente il Liceo Coreutico. Il nome resterà lo stesso, cioè “Istituto Aeronautico Antonio Locatelli” e i ragazzi indosseranno le divise proprio come già fanno gli studenti delle sedi di Bergamo e di Grottammare.

Resterà un Istituto Aeronautico o ha intenzione di allargare l’Istituto anche ad altri indirizzi o altri anni di scuola?

Ora come ora resterà una scuola secondaria di secondo grado, magari in futuro verrà ampliato anche come scuola secondaria di primo grado.

Il sindaco per la nuova scuola ha scelto davvero un edificio molto particolare.

Si tratta di un edificio fondamentale e importante per Campli e per la gente di questa cittadina, quindi sono profondamente onorato per questo dono del sindaco Quaresimale.

Quali sono le sue aspettative per questo nuovo Istituto?

Le mie aspettative sono sempre le stesse: voglio estendere il mio modello di fare scuola, un modello che funziona e che si presta al mio obiettivo, ovvero quello di non formare piloti e controllori, ma bensì veri uomini e vere donne del domani. I miei principi sono lo spirito di appartenenza e lo spirito di sacrificio, valori per me fondamentali.

Per quanto riguarda la scuola “Virgo Lauretana” di Grottammare cambierà qualcosa? Cosa succederà?

Non cambierà nulla. La scuola di Grottammare continuerà il suo percorso scolastico così come sta avvenendo da 5 anni a questa parte. Inoltre quest’anno abbiamo raggiunto un picco davvero elevato di richieste d’iscrizione, cosa che mi dona delle ottime aspettative per il futuro.

Daniele Mattacheo, 3A Ls

 

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Open day: doppia festa al Locatelli

Posted by admin On Marzo - 29 - 2016 Commenti disabilitati su Open day: doppia festa al Locatelli

Ogni anno l’Istituto Aeronautico “Antonio Locatelli” di Bergamo organizza una giornata di “scuola aperta” in cui i ragazzi di terza media, e non solo, possono conoscere meglio gli ideali e le prospettive offerti dalla scuola: è successo anche quest’anno, a fine novembre. La novità degli ultimi anni, in realtà, è il doppio Open Day: il primo giorno infatti sono aperte le porte dell’Aeronautico, mentre il secondo giorno quelle del Coreutico.

A presenziare, anche per questa edizione, numerose famiglie e ragazzi aspiranti studenti, che sono stati accolti dagli alunni stessi della sede: le famiglie presenti, che hanno anche ricevuto una copia del nostro giornale scolastico, sono state infatti accompagnate da studenti in veste di addetti, tutti in divisa d’ordinanza.

Agli aspiranti studenti e ai loro familiari è stato mostrato come ogni classe sia caratterizzata dalla ormai celebre lavagna multimediale, tra l’altro per l’occasione collegata in diretta con la Sala Conferenze, da cui il preside Giuseppe Di Giminiani e diversi stretti collaboratori  hanno presentato il progetto formativo della scuola.

L’opportunità non è solo per ragazzi residenti a Bergamo e vicinanze, ma anche per chi abita più lontano, in altre città o perfino in altre regioni: c’è infatti la possibilità di alloggiare durante tutta la settimana scolastica in un convitto, che permetterà ai futuri allievi di risiedere vicino alla scuola. Agli interessati il tutto è stato spiegato nel dettgalio da parte del preside al termine della riunione.

Tra le tante possibilità della visita dell’edificio, c’è stato pure il piacere di osservare la Sala Meteo, il Simulatore di Volo e il Laboratorio di Fisica, tutti spiegati dettagliatamente da piloti e professori qualificati. Al termine del ricevimento le famiglie sono state accompagnate in segreteria per le preiscrizioni. L’Open Day terminava alle 19, ma per gli interessati c’era anche la possibilità di andare a visitare il convitto di Madone, provvisto oltre alle camere di stanze relax, campetto da calcetto e palestra.

Per tutti gli interessati si sono svolti poi i colloqui individuali col preside, per individuare i 120 futuri nuovi alunni dell’Istituto.

Corbellini Lorenzo, 2B Ls

 

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Lodovici: in Convitto per i ragazzi

Posted by admin On Marzo - 29 - 2016 Commenti disabilitati su Lodovici: in Convitto per i ragazzi

Uno dei punti di forza del “Locatelli” è la presenza, un po’ come nei college inglesi e americani, di un punto di appoggio stabile per gli studenti: si tratta del convitto, luogo dove, dopo la scuola, possono soggiornare, studiando e giocando. Silvano Lodovici è uno dei due responsabili del convitto dell’Istituto Aeronautico “Antonio Locatelli”, a Madone. In questa intervista ci racconterà del perché abbia deciso di aiutare il preside della scuola in questa impresa un po’ particolare.

Signor Lodovici, quale era il suo precedente lavoro prima di approcciarsi con i ragazzi del convitto ?

Io facevo tutt’altro, il venire a cena con voi è un piacevole modo per trascorrere alcune ore della serata, chiaramente in quei giorni in cui vengo a cena con voi; prima di professione facevo il consulente aziendale.

Come mai ha deciso di venire in questo convitto, a seguire ragazzi che non conosce, e come ha fatto a conoscere il preside Giuseppe Di Giminiani?

Il preside lo conosco da più di 20 anni, ci conosciamo da moltissimo tempo. Questa avventura è cominciata così per caso, quando quasi per “scherzo” ha iniziato a chiedermi: “Vieni a cena con me in convitto?”. E ovviamente è partito anche come un’occasione per stare con i ragazzi. Proprio da lì è cominciata da qualche anno questa esperienza decisamente piacevole, sia per “tenermi giovane”  che per essere in contatto con i ragazzi, dato che i miei figli sono  ormai grandi e mi sembra in questo modo di tornare un po’ indietro nel tempo, a quando mi divertivo con loro. Proprio per questo mi fa piacere a venire a cena con voi.

Quando il preside le ha chiesto di venire alcune sere della settimana a “controllare” i ragazzi, lei cosa ha pensato all’inizio?

Come vi dicevo prima, è stata una proposta del preside, del tipo “vieni a cena, vedi il nuovo convitto”, perché io conosco – come dicevo prima –  Di Giminiani da più di venti anni. Mio figlio ha fatto l’Aeronautico e si è diplomato nel 2009. Il convitto prima era distribuito su alcune palazzine a Bergamo: vi era una palazzina vicino al vecchio ospedale, e poi vi erano gli appartamenti vicino al supermercato Esselunga, dove anche voi magari andate qualche volta. Quando è nata questa struttura a Madone, quindi, mi aveva proposto di vedere il nuovo convitto e poi mi aveva invitato a cena. Da lì ha preso a dire “ma vieni qualche serata in più”. Ecco perché un paio di volte alla settimana vengo a cena con voi: infatti nessuno viene per controllarvi, ma perché è un piacere stare con voi. La cosa piacevole in particolare è il poter trasmettere dei valori, delle abitudini e dei comportamenti, che anche lo stesso professor Di Giminiani cerca di trasmettere.

Cosa si aspetta che ottengano questi ragazzi ?

La più grande soddisfazione mia come quella del vostro preside è che alla fine di questo percorso annuale o quinquennale vi rimanga qualcosa, che le buone regole di comportamento come valore morale vi rimangano e che possiate farne buon uso in futuro, perché questi punti chiave, cioè le buone abitudini e l’educazione, all’università e nel mondo del lavoro aprono ogni porta.

Enrico Barin e Mattia Vegetti, 2 B Ls

 

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Brevetto in Florida: esperienza unica

Posted by admin On Marzo - 29 - 2016 Commenti disabilitati su Brevetto in Florida: esperienza unica

Dieci settimane a Venice, in Florida, cittadina affacciata sul Golfo del Messico: è il periodo che abbiamo trascorso per ottenere il brevetto PPL (Private Pilot License, cioè licenza di prilota privato, è la prima licenza di volo ottenibile e abilita a pilotare un aereo appunto per scopi privati).

Si è trattato di un’esperienza fruttuosa che, dal mio punto di vista, mi ha permesso di crescere interiormente e scoprire il grande valore di essere autonomo. Non essendo stato vicino a casa per dieci settimane, un tempo molto lungo, ci sono stati molti momenti caratterizzati da assoluta difficoltà.

Questa esperienza è stata intrapresa da me e altri cinque ragazzi dell’Istituto Tecnico Aeronautico “Antonio Locatelli”, due dei quali hanno fatto con me i brevetti: si tratta di Riccardo Trabattoni, Laura Poli, Francesco Zanassi, Elia Pedretti e Lorenzo Cataldo; con noi anche Davide Guffanti, proveniente da un’altra scuola.

Oltre tutto essendo stato con persone che non conoscevo, inizialmente la convivenza non è stata esattamente delle migliori, ma dopo esserci ambientati le cose hanno iniziato a prendere la piega giusta.

Le prime settimane le abbiamo passate a organizzare lo studio e i tempi. Le nostre giornate erano impegnative, dalle sette del mattino fino alle cinque del pomeriggio eravamo impegnati a studiare e a volare.

Anche per quanto riguarda la lingua è stato difficile adeguarsi perché l’inglese americano è difficile da comprendere e infatti le conversazioni non erano delle migliori. Passato il primo momento di imbarazzo tra di noi abbiamo comunque anche iniziato a fare amicizia e a divertirci tutti insieme.

Adesso, a brevetto ottenuto, in quanto pilota consiglierei a tutti coloro che vogliono seguire questa strada di fare questa esperienza importante, perché ti permette di aprire gli orizzonti e di imparare molto.

Filippo Rondinelli, 4A Ls

 

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