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Vecchia Guardia: mito che non s’arrende

Posted by admin On Agosto - 27 - 2018

La Guardia Imperiale: uno tra i più famosi corpi militari della storia. È stata creata nel 1804 da Napoleone Bonaparte e trae la sua origine dalla Guardia dell’Assemblea Nazionale, nata il 20 giugno 1789, che prese poi il nome di Granatieri della Gendarmeria nel 1792. Nel 1795 cambiò ancora il nome in Granatieri della Convenzione e poi in Guardia del Direttorio. La sua denominazione mutò, per l’ennesima volta, in Guardia Consolare dopo l’ascesa di Napoleone come Console e, infine, in Guardia Imperiale.

Durante la sua storia la Guardia aumentò il numero dei suoi effettivi: dalla Battaglia di Marengo (1800), dove vennero impiegati 2.100 uomini, si passò ai 56.000 della campagna di Russia (1812) per raggiungere i 112.500 uomini nel 1814. La Guardia Imperiale, oltre a comprendere fanti, era costituita da cavalieri, artiglieri, marinai e genieri, divisa per anzianità in Vecchia Guardia, Guardia di Mezzo e Nuova Guardia.

La Vecchia Guardia era l’unità di spicco della Grande Armata napoleonica e le sue truppe erano veterani che avevano combattuto da tre a cinque campagne militari. I Granatieri a piedi della Guardia Imperiale rappresentavano il fulcro di questa unità ed erano composti dagli uomini più anziani ed esperti dell’intero esercito francese. Il 15 aprile 1806 il primo reggimento Granatieri a piedi venne affiancato da un secondo reggimento, i Cacciatori a piedi, e il 13 settembre del 1810 venne istituito un terzo reggimento composto dai Granatieri della Guardia Reale Olandese. Un quarto reggimento venne reclutato il 9 maggio 1815, ma, dopo poco, venne sciolto. Vi era inoltre un reggimento di Granatieri a cavallo a cui si era poi unito uno squadrone di Mamelucchi (truppe arabe a cavallo), reparti di artiglieri, di Marina e del Genio. Successivamente si aggiunsero un reggimento di Dragoni (uomini a cavallo armati di spada, pistole e moschetto) e due di Lancieri.

La tipica uniforme di questa unità era composta da indumenti bianchi, una giubba blu scuro con risvolti sul petto e passamani bianchi, polsini e risvolti delle falde rossi, mentre il colbacco era decorato con un fregio di rame di un’aquila coronata, un pennacchio rosso e cordini bianchi. Tutti i bottoni della divisa erano in ottone ed erano decorati con l’aquila imperiale.

Nel 1806 venne istituita la Guardia di Mezzo che, anche se godeva di fama minore rispetto alla Vecchia Guardia, dimostrò in varie battaglie il proprio valore. L’unità era divisa in Fucilieri-Granatieri della Guardia Imperiale (creati nel 1807, sciolti nel 1814 e ricostituiti l’anno dopo), Fucilieri-Cacciatori della Guardia Imperiale (istituiti nel 1806, spesso a fianco dei fucilieri, sciolti nel 1814) e Marinai della Guardia Imperiale (nati nel 1803 con il compito di essere l’equipaggio del vascello che, nella pianificata invasione dell’Inghilterra, avrebbe dovuto portare Napoleone sull’isola). Napoleone definì questi ultimi l’unità più versatile dell’esercito francese, potendo essere impiegati come marinai, fanti o artiglieri.

Nel 1809 venne costituita la Nuova Guardia, composta da soldati che avevano combattuto almeno una campagna e dalle migliori reclute dell’anno, suddivisi in 9 reggimenti.

Appartenere alla Guardia Imperiale, oltre a essere motivo di orgoglio per i suoi soldati, portava anche vantaggi sia economici (i salari erano più alti rispetto al resto dell’esercito), sia sul campo di battaglia (gli equipaggiamenti erano migliori e le razioni speciali).

Anche se la Guardia rappresentava la punta di diamante dell’esercito napoleonico, l’Imperatore la utilizzò solo in caso di necessità e, in molte battaglie, venne tenuta nelle retrovie come riserva. Nonostante questo la fama della Guardia Imperiale non calò mai e non fu intaccata neanche nell’ultima grande battaglia di Napoleone: Waterloo. Secondo alcune testimonianze, mentre gran parte dell’esercito francese si stava ritirando, alcuni reggimenti della Vecchia Guardia, con avvolta l’asta della loro bandiera in un tessuto nero a simboleggiare che non si sarebbero mai arresi, rimasero in formazione sul campo di battaglia. Quando gli inglesi intimarono la resa ai francesi, il generale Pièrre Jacques Étienne, barone dell’Impero e successivamente visconte di Cambronne, rispose: “La Garde Impériale meurt et ne se rend pas!” (“La Guardia Imperiale muore, ma non si arrende!”). Dopo aver intimato la resa altre due volte gli inglesi decisero di attaccare. Fu un massacro per entrambi gli schieramenti. Il mito della Vecchia Guardia non tramontò con la sua fine: il suo nome rimase sinonimo di valore, determinazione e onore.

Riccardo Bernocchi, 4 B Scientifico

 

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