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Rex, orgoglio e leggenda d’Italia

Posted by admin On Luglio - 11 - 2018

Il 1° agosto 1931, sotto lo sguardo del re d’Italia Vittorio Emanuele III e della regina Elena, madrina della nave, venne varato un nuovo transatlantico, lungo ben 268 metri con un dislocamento di 51.000 tonnellate: il Rex. Prima del varo, un modello di sei metri del nuovo colosso dei mari fece il tour delle principali capitali europee e americane, suscitando grande interesse e scalpore da parte delle altre potenze marinare, come Francia, Inghilterra e Germania, che ritenevano l’Italia non in grado di costruire navi di una simile portata.

Grazie alla presenza sul transatlantico di molti luoghi per lo svago e il divertimento, si diede inizio ai viaggi di piacere: le moderne crociere. La nave era dotata di terme, piscine, sale di lettura, una pedana per la scherma e per il pugilato e persino una galleria coperta per il tiro al bersaglio.

Le camere  più lussuose, con aria condizionata, erano impreziosite da verande private. Oltre alle varie innovazioni nel campo dello svago e del confort, la nave era il fiore all’occhiello dell’ingegneria navale degli anni ’30: la sua prua a bulbo fu una delle prime a essere mai realizzate e, per la forma della carena, i costruttori si ispirarono alle trote.

Il transatlantico venne commissionato dalla Navigazione Generale Italiana e costruito nei cantieri navali Ansaldo di Sestri Ponente. Nel 1932 la Navigazione Generale Italiana fu assorbita dalla compagnia Italia di Navigazione Spa e, di conseguenza, anche il Rex passò sotto la sua proprietà.

Il 27 settembre 1932 il Rex partì per il suo viaggio inaugurale con a bordo 1872 passeggeri.

Durante l’inizio della traversata si verificarono diverse avarie, tra le quali un problema alla centrale elettrica che rese ingovernabile il timone della nave. Per questo motivo il transatlantico fu costretto a sostare per due giorni nel porto di Gibilterra. Alcuni passeggeri, scoraggiati dal pessimo inizio, partirono per la Germania e si imbarcarono su un altro transatlantico: l’Europa. Giunte a Gibilterra le parti di ricambio e riparati i guasti, il Rex salpò per New York dove arrivò il 7 ottobre, battendo sul tempo il transatlantico Europa.

Con questa traversata il Rex vinse il Nastro Azzurro, un ambito premio che veniva conferito alla nave passeggeri che raggiungeva la maggiore velocità media, e quindi il minor tempo, nell’attraversamento dell’Atlantico.

Mentre le navi inglesi, francesi e tedesche, all’inizio del conflitto nel 1939, cessarono le traversate oceaniche, il Rex continuò a operare fino al 1940 quando, con la guerra ormai alle porte, compì la sua ultima traversata. La nave venne ormeggiata nel porto di Genova, ma dopo il bombardamento da parte dei francesi della città, venne spostata a Trieste. Dopo l’8 settembre i tedeschi, che avevano  occupato la penisola, lo trasferirono presso la baia di Capodistria, ma durante il viaggio il transatlantico venne fatto incagliare.

Nel settembre 1944 il Rex subì un massiccio bombardamento britannico che causò un incendio durato ben quattro giorni. Alla fine della guerra venne valutata la proposta di recuperare il Rex e di riportarlo al suo antico splendore, ma il progetto venne abbandonato.

Tra il 1947 e il 1958 il transatlantico fu smantellato, ma la sua fama rimase viva tanto che una celebre scena del film di Fellini “Amarcord” celebra la famosa nave rendendola il simbolo dell’Italia degli anni ’30.

Riccardo Bernocchi, 4 B Scientifico

Il Nastro Azzurro era un prestigioso riconoscimento che, anche se in modo ufficioso, veniva attribuito alle navi passeggeri che effettuavano nel minor tempo (o con la maggior velocità media) la traversata dell’oceano Atlantico.

In particolare veniva assegnato sia per la tratta dall’Europa agli Stati Uniti (quindi da est verso ovest), più complessa perché era necessario contrastare la corrente del Golfo, sia per la tratta opposta (quindi da ovest verso est), più “facile” perché con la corrente a favore. La regola prevedeva che potessero gareggiare navi regolarmente registrate, adibite a uso passeggeri e postale, con personale professionista e che, durante il viaggio, trasportassero sia posta che passeggeri. Il titolo veniva riconosciuto a patto di battere il record precedente.

La prima assegnazione del riconoscimento risale al 1838, alla nave inglese Sirius, che impiegò dall’Europa agli Stati Uniti 18 giorni, 14 ore e 22 minuti, con una velocità media di 14,88 chilometri orari. Il Rex ha ottenuto il Nastro Azzurro, nonostante alcune avarie iniziali, nel 1933 con il comandante Francesco Tarabotto: il viaggio era durato 4 giorni, 12 ore e 53 minuti, con una velocità media di 53,59 chilometri orari.

L’ultima assegnazione riconosciuta risale al 1952, ma nel 1992 la nave italiana Destriero avrebbe conquistato l’ambito traguardo per l’ultima volta, fissando il record a 58 ore e 34 minuti, con oltre 100 chilometri orari di velocità media: il condizionale è dovuto alla controversia sorta perché non si trattava di una nave passeggeri e la traversata era stata dagli Stati Uniti all’Italia, quindi sulla rotta ovest – est.

 

 

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