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Politica e comuni, l’analisi di un caso

Posted by admin On Agosto - 22 - 2020

Quando si tratta di politica, tutti noi siamo abituati a pensare in grande: la Regione, lo Stato, l’Unione Europea. Ma ciò che forse sottovalutiamo sempre, è la forza dei comuni. I comuni sono un’istituzione molto antica: i primi sono sorti tra il sedicesimo e il diciassettesimo secolo.  In questi quasi quattro secoli sono migliorati, assumendo compiti sempre più differenti e complicati.

Quest’oggi ho deciso di parlare di Rogno, un comune composto da quasi 4.000 abitanti, dove ho passato una giornata cercando di capire il difficile lavoro dell’amministrazione e dei dipendenti comunali. Rogno si trova nell’alta bergamasca, al confine con la provincia di Brescia e, precisamente, con la Valle Camonica o, se nessuno la conosce, con il comune di Darfo Boario terme, il paese d’origine dell’acqua Boario. Nonostante la popolazione non sia elevata, comprende un territorio molto grande: è composto da cinque frazioni e un territorio che va dal fondo valle fino a 1.800 metri di altitudine, perché il suo territorio arriva fino al monte Pora, una nota località sciistica. In più, sul suo territorio ci sono 250 aziende industriali, artigianali, commerciali e di servizio che, nonostante non ci siano le dimensioni di una città, portano guadagno.

Il sindaco, Cristian Molinari, è stato eletto da poco, ma nonostante questo ha le idee ben chiare. Nel 2014 è entrato in lista con il precedente sindaco, Dario Colossi, di cui è diventato vicesindaco e, a gennaio dello scorso anno, all’avvicinarsi delle elezioni, ha deciso di candidarsi sindaco.                                                                                                                                                               “Nei nostri paesini di montagna tanti dicono che sono sempre gli stessi a decidere. Io voglio dimostrare che non è vero: chi ha la forza di volontà e vuole ottenere qualcosa può farlo e, nonostante io venga da una piccola frazione di questo comune, da poco ne sono diventato sindaco”, ha detto Cristian durante l’intervista e credo che questa frase riassuma in poche parole il suo spirito e soprattutto il suo obiettivo a livello comunale: realizzare cose grandi ma allo stesso tempo valorizzare quelle piccole e già esistenti.

Il  programma quinquennale, già in atto, prevede, tra le altre cose, la sostituzione delle attuali lampadine dei lampioni con quelle a led, la realizzazione di un’area sosta camper e la costruzione di una moschea, unica in provincia di Bergamo. Ad affiancarlo ci sono molti ragazzi giovani, tanti dei quali già precedentemente in lista, mentre altri si sono offerti per provare questa nuova esperienza.

Esteriormente la struttura di un comune sembra semplice, ma se analizzata risulta molto complessa.  Per prima cosa ci sono gli assessori comunali,  che compongono la giunta comunale, l’organo esecutivo del comune, e poi i consiglieri, che insieme agli assessori e al sindaco compongono il consiglio comunale. Questo è formato dalle persone che ricevono più voti durante le elezioni. Se ci sono due liste, alcuni consiglieri vengono scelti tra i candidati dell’opposizione, mentre se ce n’è solo una tutti i candidati diventano automaticamente parte del consiglio.

Ci sono poi i dipendenti dello stato, che lavorano in comune e sono assunti. Si tratta del vigile, dell’assistente sociale, dell’operaio che ripara ciò che non funziona nel comune e di coloro che stanno in un ufficio all’interno della sede comunale, come ad esempio l’anagrafe e l’ufficio tecnico.  Il comune di Rogno ha in totale 11 dipendenti, a cui però vanno aggiunti anche i contratti temporanei, gli stage e altri. Perciò il comune, oltre ad amministrare, dà anche lavoro alle persone. Si tratta di un paese molto all’avanguardia, perché già nel 2007 è iniziata la raccolta differenziata, cioè sono stati eliminati i cassonetti e ha preso piede la raccolta sporco porta a porta. Dal 2016 la differenziazione è migliorata ampiamente per l’introduzione della Tariffa Puntuale, secondo la quale l’utente paga la tassa sui rifiuti in base a quello che smaltisce. Questo a seguito di un contratto tra il comune e una ditta, la Valcavallina Servizi srl, di smaltimento rifiuti, secondo il quale più il comune differenzia, meno spende.

Sembra che gestire un piccolo comune sia semplice, ma i problemi sono sempre molti, soprattutto sul lato economico. Le entrate sono poche ed è difficile far fronte a tutte le dinamiche e azioni necessarie per risolvere anche i più piccoli problemi.

Viola Ghitti, 2 A Scientifico

 

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