Saturday, November 1, 2025

  • Facebook Flickr Twitter YouTube

Passo Dyatlov: una tragedia da spiegare

Posted by admin On Agosto - 22 - 2020

Anno 1959. Inverno. Piena guerra fredda. Dieci ragazzi russi, laureandi e laureati, vogliono sfidare il destino. Peccato che, alla fine, sia il destino a fregare loro. Otto uomini, due donne: tutti morti eccetto uno, costretto a lasciare l’impresa dopo essersi ammalato.

La meta è lontana, ma loro sono convinti: vogliono raggiungere il monte Otorten, una montagna degli Urali. Il capo spedizione è Igor Dyatlov, ventitreenne con alle spalle molte esperienze sciistiche. L’avventura inizia il 23 gennaio. Prima in treno, poi a bordo di un camion. È il 27, quando inizia la loro camminata, quando iniziano a dover contare solo su se stessi.

Dopodiché, il nulla. Dei ragazzi più nessuna notizia. Il 20 del mese seguente i genitori, preoccupati, chiedono alla polizia di andare a cercarli. La scoperta è raccapricciante: due corpi assiderati nudi sotto un cedro, altri tre a circa 500 metri di distanza, con la sola biancheria, e degli ultimi quattro non ci sono tracce. Un po’ più distante anche la tenda, danneggiata probabilmente pare dall’interno. Qualche mese più tardi vengono trovati gli ultimi quattro corpi in un burrone, con fratture estese.

Una tragedia o qualcosa di più? Cosa ha spinto i ragazzi a scappare dalla calda e comoda tenda, per avventurarsi nel cupo e pauroso bosco? Cosa è successo? Di ipotesi, ce ne sono molte. Di ipotesi che potrebbero risultare veritiere, però, neppure l’ombra.

Chi dice si sia trattato di una semplice tempesta, chi sostiene fossero entrati all’interno di un campo per test militari, chi afferma si sia trattato di una paranoia da valanga e chi ancora dice si sia trattato di un’arma militare sovietica. Qualche pazzo pensa addirittura sia stato un attacco alieno.

Quello che è certo, però, è che quel luogo è rimasto inaccessibile per circa tre anni, dopo l’accaduto. Che davvero l’URSS abbia avuto qualcosa da nascondere? Sinceramente non ne sarei sorpresa. Un attacco alieno? Su questo sono un po’ scettica, ma può essere possibile, visto che a Dyatlov e altri ragazzi sono state trovate forti fratture interne senza però nessun segno di attacco o lesione esterna. “Si è trattato di una forza oscura e misteriosa”, è stato scritto nelle indagini del 1959.

Che sia per caso colpa dei Sith? Oppure degli Jedy? Oppure è stato il bigfoot, importato dagli Stati Uniti per sconfiggere la grande e odiata rivale?

Ciò che è sicuro è che niente di reale avrebbe potuto provocare le ferite riportate dai ragazzi. Niente di naturale avrebbe causato tale terrore.

Tornare indietro nel tempo non si può, possiamo solo sperare che niente di ciò che è accaduto succeda di nuovo. Possiamo solo sperare che, se si è trattato di una tempesta, questa non faccia più parte del nostro mondo. Possiamo solo sperare che, se si è trattato di un campo per test militari, questi non vengano più fatti. Possiamo solo sperare che se si è trattato di un’arma militare sovietica, nessun’altra arma di questo genere venga prodotta e, dato che siamo sicuri non succederà mai, pregare che, anche se prodotte, non vengano mai usate. Possiamo solo sperare che, se si è trattato del bigfoot, questi sia morto di vecchiaia.

Viola Ghitti, 2 A Scientifico

 

Condividi questo articolo:

Comments are closed.

F-104, pregi e difetti del mito

L’F-104 è uno dei più famosi e, secondo molti, il miglior aereo di sempre. Il suo sviluppo risale ai primissimi […]

Covid? A loss of million jobs

The severe decline in air traffic caused by the Covid-19 pandemic, followed by a slow recovery, will result in a […]

Las avispas españolas

Han pasado casi 2 años desde que la US Navy retiró del servicio todos los cazas F/A-18 versiones C/D. Todavía […]

L’Apolli XI una bugia?

Lo sbarco sulla Luna del 1969  è stato uno degli avvenimenti più importanti della storia. Sono stati gli americani Neil […]

TAG CLOUD

POPULAR