Erano le 3 di mattina. Ero comodamente sdraiato sul letto, totalmente immerso nei miei pensieri, quando in preda alla noia ho deciso di dare un’occhiata alle notizie musicali più recenti.
Dopo un po’ ho visto in mezzo a tutte le varie voci il titolo “La musica del diavolo”: si affermava che alcuni gruppi producono musica che porterebbe i giovani ad avvicinarsi a pratiche come il satanismo.
Green day, Sum41 e The pretty reckless vengono considerati produttori di musica del diavolo: alcune loro canzoni tratterebbero argomenti lontani dal concetto di religiosità e quindi verrebbero associate a pratiche oscure. In molti poi testimoniano che persone “per bene”, dopo aver ascoltato certi brani, si sarebbero trasformate, perfino dandosi al satanismo.
Ho deciso di cercare più informazioni e, dopo pochissimo, ho trovato migliaia di pagine con tema principale il metal o il rock, e addirittura ho trovato vere e proprie campagne e raccolte di firme per abolire certa musica. Ho trovato anche articoli su Corriere della Sera e La Stampa in cui veniva spiegato che questi generi farebbero impazzire anche i topi e che, se ascoltati per un lungo periodo, potrebbero portare a depressione e suicidio.
Un interessante intervento è stato fatto dalla professoressa McFerran dell’università di Melbourne, in Australia. In un’intervista afferma che “i giovani a rischio depressione è più probabile che ascoltino la musica, in particolare l’Heavy Metal in modo negativo. Quando qualcuno ascolta la stessa canzone, in particolare se Heavy Metal, più e più volte e non sente altro, lo fa per isolarsi e fuggire dalla realtà. Se questo comportamento persiste per un certo periodo di tempo, allora potrebbe indicare che il giovane soffre di depressione e ansia, e nella peggiore delle ipotesi potrebbe essere premonitore del suicidio.”
Dato che anche io ascolto alcuni di questi gruppi, da testimone diretto credo che questi siti e questi articoli non abbiano molto senso e che siano scritti da persone che hanno una minima cultura in ambito musicale. Si basano prevalentemente sul fatto che sia una musica che tratta argomenti che non sono religiosi e che hanno una melodia forte e ricca di molti suoni non propriamente “dolci”, ammettiamolo pure.
Questi articoli sono stati smentiti anche da “Medicitalia”, il sito ufficiale medico italiano che sostiene come la musica estrema aiuti invece a gestire la rabbia.
Quindi la musica ha un ruolo di autoregolazione, abbassando i livelli di ostilità, irritabilità e stress e aumenta l’ispirazione. La dottoressa Sharman afferma che “[…]i fan della musica Metal amano ascoltarla perché rispecchia il loro stato interiore del momento, e dando modo di esporre l’intera gamma di sfumature emotive, li aiuta a placarle”.
Concordo pienamente coi risultati di quest’ultima ricerca: sono convinto che non esiste melodia che possa portare l’animo alla depressione o al suicidio. La musica, in generale, ha un effetto rigenerante e calmante e aiuta l’uomo, aumentando la crescita.
Nicolas Barbieri, 2 A Scientifico