Sapete quanti sono 563 giorni? Io no. Non riesco neanche a immaginare 563 giorni tutti insieme. Tutti uguali. Diciotto mesi in cui ogni giorno corrisponde a quello precedente. Certo, forse Silvia Romano, la volontaria tornata in libertà pochi giorni fa, un giorno si spostava e l’altro no. Ma di prigioni ne ha viste sei: sapete quanto fa 563 diviso 6? Significa che lei ha avuto un giorno differente dagli altri ogni 93, circa 3 mesi. Cosa significano, per noi, 3 mesi? Vogliamo raccontarlo? Bene, allora facciamolo.
Cosa ho fatto io negli ultimi 3 mesi? Oggi è l’11 maggio, 3 mesi fa era l’11 febbraio: il 14 sono uscita a mangiare la pizza. Il 21 sono stata a un pigiama party. Il weekend di Carnevale sono stata a Trieste con un amico. Sono stata da una mia amica il giorno del suo compleanno. Ho visto le cugine che non vedevo dal 5 ottobre. Quanto tempo era? Esattamente 5 mesi e 2 giorni. Neanche un terzo di 18. Nei restanti giorni (passati a casa) non sono sicuramente stata con le mani in mano: uscivo in giardino, giocavo con la mia sorellina, aiutavo mio fratello a studiare, guardavo film, serie tv, leggevo, prendevo il sole (solo un poco), dormivo, studiavo.
E lei, invece, che ha fatto negli ultimi 3 mesi? Vogliamo provare ad immaginare? Ha letto, mangiato, dormito? Voglio sperare che non abbia subito violenze di nessun tipo. Che non sia stata maltrattata. Malnutrita.
E, invece, voi che state lì a criticarla per quello che ha fatto, come avete passato gli ultimi 90 giorni? Vi siete annoiati nella vostra casetta quasi sicuramente più grande del doppio della sua? Oh, cucciolotti, non siete potuti uscire? Mannaggia a questo governo, che tiene alla nostra salute! Mannaggia a questo virus che non ha permesso di uscire tutte le mattine a bere il caffè con le amiche per spettegolare sulla vita altrui. Mannaggia a questo virus che non ha permesso di uscire a mangiare la pizza. Come farete ora? Caspiterina, potrete risparmiare. Eh, oddio, come farete senza quello shopping frenetico in cui affondate ogni vostra tristezza? Accipicchia! Niente più vestiti da buttare perché quelli nuovi sono troppi e gli armadi sono troppo piccoli. Cari amici, vi è proprio andata male.
Voi che non fate che lamentarvi dello Stato che ha pagato il suo riscatto, quando se fosse accaduto ai vostri, di figli, avreste voluto che lo stato ne pagasse anche 10, di milioni. Ma certo, voi questi problemi non li avrete: i vostri figli non andranno mai in Africa ad aiutare chi non ha niente. Come possono i figli di persone come voi (che quando bisogna mostrare che vi stanno a cuore i bambini del Terzo Mondo sono i primi a parlare, ma che quando bisogna davvero agire se ne stanno muti) partire per un continente sconosciuto per salvare, letteralmente, il mondo?
Voi che dite “loro non hanno niente”, ma che non contribuite in nessun modo a rimediare. Lei, invece, voleva aiutarli. Dopo essersi laureata non ha pensato a come cercare un lavoro che la rendesse ricca. Lei è voluta partire. Andare. Dare, magari, un senso alla sua vita. Sapendo di fare qualcosa per l’umanità, per il prossimo. E voi la criticate?
“Meritava di essere lasciata giù”, ho sentito dire da qualcuno. Ma fatemi capire, per favore, perché qui mi sfugge qualcosa. Se voi andate in vacanze in Kenya e vi rapiscono, non meritate di essere salvati? Perché, se è così, va bene. Quando però toccherà a voi (e spero non sarà così, ma nella vita non si può mai sapere) non contate che qualcuno vi venga a salvare.
Non siete voi quelli che scrivono in ogni dove “verità per Giulio Regeni”? Voi che fate tanto i giustizieri per i morti, ma che quando si tratta di salvare i vivi ve ne lavate le mani? Cosa siamo a fare, allora, uno Stato, se quando un cittadino è in difficoltà lo si abbandona? Però ripeto, potrei mettere la mano sul fuoco che se toccasse a voi vorreste che fossero mobilitate tutte le agenzie di intelligence esistenti, pur di scamparla. Fatemi capire, voi o i vostri familiari avreste 4 milioni da dare ai sequestratori? Magari qualcuno sì, ma solo pochi.
Voi che vi lamentate tanto del mal di schiena. Ma pensate alla sua, di schiena. A quella povera ragazza costretta a dormire 563 notti sul cemento. È un lusso, il vostro materasso memory. Vi turba che si sia convertita all’Islam? Se è così siete proprio ignoranti. Irrispettosi. Maleducati. Ognuno ha il diritto di credere quello che vuole. Come io non vi giudico perché voi siete cristiani, atei, buddisti o che so, voi non dovete permettervi di apostrofare qualcuno che non la pensa come voi.
Potete non condividere le sue scelte, non saremmo esseri umani se non fosse così. Il rispetto, però, quello non va dimenticato. Si è convertita all’Islam? Pace e amen. Fine. Fatti suoi, mica vostri.
Vi turba che lo Stato abbia usato i vostri risparmi per il riscatto? Cosa succederà ora? Aumenterà il debito pubblico per questo? Ma se siete voi i primi che imbrogliate lo Stato, cercando tutti i modi possibili per versare meno tasse. Se siete voi quelli delle fatture false. Quelli che vivono nella bella villetta con un giardino di 8 ettari e la piscina di 2, pagata con soldi sporchi?
Sapete cosa vi dico? Ma statteve zitti!
Viola Ghitti, 2 A Scientifico