di Filippo Mancuso, 2 A Scientifico

Dr. Stephen Hawking, a professor of mathematics at the University of Cambridge, delivers a speech entitled “Why we should go into space” during a lecture that is part of a series honoring NASA’s 50th Anniversary, Monday, April 21, 2008, at George Washington University’s Morton Auditorium in Washington. Photo Credit: (NASA/Paul. E. Alers)
Fin dall’inizio della storia dell’umanità, l’astronomia ha affascinato molte persone, e tra queste vi sono io, un quindicenne che ha fatto di questa materia la sua passione più grande. Le stelle, i pianeti, lo spazio, le galassie e l’origine dell’Universo, argomenti che nascondono al loro interno formule parecchio complesse, che nella maggior parte dei casi riescono a sconvolgere la mente umana e tutte le nostre certezze insignificanti.
Queste formule sono incredibili, perché non descrivono solo fenomeni come l’origine del cosmo, la vita di una stella e la formazione dei buchi neri, ma anche svariate situazioni che ci ritroviamo ad affrontare quotidianamente. Per questo l’astronomia mi ha sempre affascinato, fin da piccolo, facendomi porre grandi interrogativi. Dopo 9 anni ho risposto solo a una piccola parte.
Siamo soli nell’Universo? Cos’è successo prima della creazione di tutto ciò che conosciamo? Esiste veramente un’entità sovrannaturale che controlla tutto?
Queste sono solo alcune delle domande che mi son posto, e a cui ancora oggi non riesco a trovar risposta. Stephen Hawking è da sempre stato il mio idolo, poiché ha saputo trovare risposte concrete per alcune di queste riflessioni che mi stavano tormentando. Stephen Hawking è stato colui che ha rivoluzionato sotto tutti i punti di vista i concetti che costituivano l’astronomia.
Questa persona, conosciuta per la sua intelligenza innata, e per le sue scoperte riguardanti lo spazio e i buchi neri, è ancora per me un punto di riferimento da seguire: già a 11 anni riuscivo a comprendere in parte vari argomenti riguardanti l’astronomia, e questo perché ascoltavo le sue interviste, esaminavo con attenzione le sue teorie, e leggevo con grande interesse i suoi libri.
Un giorno vorrei poter dedicare più tempo a questa mia passione, lavorando nell’ambito delle scienze astronomiche.