“2640” – Francesca Michielin
(Sony Music)
“2640” è il nuovo album di Francesca Michielin, uscito il 12 gennaio 2018, anticipato dai singoli “Vulcano” quest’estate e “Io non abito al mare” lo scorso novembre.
L’embrione (un embrione bellissimo, tra l’altro, e definirlo tale è parecchio riduttivo) di “di20are” si è sviluppato, è maturato fino a dar vita a “2640”. Quasi tutte le tracce sono state scritte principalmente da lei, eccetto “Tropicale” che vede la collaborazione di Edoardo D’Erme (signor Calcutta), che ha collaborato anche ad altri pezzi del disco, e dell’Autore (e la maiuscola è messa di proposito) Dario Faini. Anche Tommaso Paradiso collabora scrivendo “E se c’era…” insieme a Dario, in sesta posizione nella tracklist.
Francesca cresce, e sta dimostrando di volersi dirigere in quel mondo che oggi viene definito come “indie” (fino ad alcuni anni fa era chiamato Alternative), con una maestoso tappeto elettropop che avvolge il tutto. Questa decisione è evidente anche per aver scelto collaboratori come Calcutta e Cosmo che hanno aggiunto quel pizzico di personalità che ha dato all’album una forma ancora più definita, con testi al di fuori dei canoni tradizionali.
Sarà perché adoro Francesca, sarà perché adoro l’indie pop, ma questo album “spacca”.
Rispetto a “di20are”, il sound è della stessa famiglia: questo grazie alla magistrale produzione di Michele Canova, uno dei migliori in Italia al momento.
Ammetto di non amare il miscuglio inglese-italiano negli album (ancor peggio nelle canzoni), come ad esempio all’inizio di “Comunicare” o “Lava”, che è totalmente in inglese, ma davanti a un disco così bello questo passa nettamente in secondo piano. La mia preferita è “Bolivia”. Un album così, in Bolivia, a occhi chiusi, vi ci porta davvero.
Matteo Francesco Bonanno, 5 A Tecnico