Parlando del più e del meno, è uscito un argomento che mi ha fatto riflettere e mi ha dato lo spunto per scrivere. Mi sono interrogato sul mondo in cui viviamo, fatto di illusioni e maschere che, costantemente, portiamo, e che solo la sera, quando siamo nel letto e siamo soli con noi stessi, leviamo lasciandoci andare ai pensieri più disparati.
A questa visione del mondo contribuiscono anche i Social Network come Instagram, un social nel quale le persone possono postare fotografie, video o le cosiddette stories che non sono altro che piccoli video della durata massima di 15 secondi: scompaiono dopo 24 ore dalla visione pubblica, anche se rimangono nell’archivio di chi li ha postati. Così le persone possono condividere ciò che fanno ventiquattr’ore su ventiquattro. La cosa però più affascinante e allo stesso tempo che fa pensare di più è il contenuto di queste fotografie/video.
In genere vengono sempre pubblicati momenti felici, foto dagli sfondi spettacolari, in ristoranti, alberghi di lusso e luoghi da sogno, vestiti di marca da capo a piedi. Tutto questo però va a creare una distorsione della realtà, in quanto i giovani d’oggi vogliono essere ricchi, famosi e avere successo facendo il meno possibile o, magari, quasi nulla. E questo è incentivato da tutto quello che vedono dai cosiddetti influencer e che trasmettono i social, lasciando però passare molte volte un messaggio errato e frivolo.
Tramite i social si può far vedere ciò che si vuole, ed è questo il bello, e insieme il brutto, di questi nuovi modi di comunicazione: mostrare solo ciò che si vuole, tralasciando invece i problemi della vita quotidiana e le questioni di carattere personale che affliggono ogni persona.
I social vanno così a creare una distorsione della realtà ben lontana dalla vita di tutti giorni, che è un percorso non solo fatta di gioie e belle cose, ma anche di problemi e dolori che bisogna affrontare ed essere capaci di superare. Sono stati fatti studi a riguardo e si è visto che questo modo di fare può portare alla depressione, in quanto si è continuamente sottoposti a una cultura che esalta la bellezza, la ricchezza e la fama, cose che nella società odierna vengono messe in primo piano rispetto a valori molto più importanti come l’amore, l’amicizia e il rispetto.
Proprio per questo dobbiamo tutti un po’ tornare con i piedi per terra e smettere di illuderci che diventeremo anche noi come loro… solo una persona su un milione arriva a essere famosa. Con questo non voglio dire però che non si debba credere in ciò che si fa e non si debba sempre puntare in alto.
È giusto porsi grandi obiettivi, però mantenendo la consapevolezza che per fare grandi cose bisogna partire da cose piccole, un passo alla volta, ci vogliono tanta fatica ed impegno. Come dice mio nonno: “Le gocce fanno il mare”, e effettivamente spesso le persone che ora sono ricche e famose sono partite con quasi nulla, se non passione e tanto ma tanto lavoro.
In conclusione quindi vorrei dire che bisogna tornare con i piedi per terra e a vedere la realtà che ci circonda, che non è quella illusoria che ci viene mostrata dalle foto o dai video nei social: quella è solo una piccola parte per persone privilegiate. Quello che si deve fare è credere in se stessi e raggiungere gli obiettivi che ci prefiggiamo, senza per forza che siano utopici o difficilmente realizzabili, ma partendo da cose piccole fino a raggiungere obiettivi sempre di maggior spessore e peso, non lasciandoci abbindolare dalle illusioni che ci circondano e davanti alle quali, molto spesso, cadiamo, a volte senza neanche accorgercene.
Michael Jaafar, 2 A Scientifico