La discriminazione è un tipo di comportamento che distingue le persone in base a un giudizio o una classificazione. Nel mondo di oggi ci sono molte discriminazioni e ci sono perfino dei gruppi che si formano tra i discriminati. All’interno di questi si creano spesso altri gruppi più piccoli.
Un discriminatore di solito ha una mentalità chiusa: ciò non vuol dire che non sia intelligente, ma che è fermamente convinto che le sue idee siano quelle giuste. Le discriminazioni più conosciute sono il razzismo, l’omofobia, la transfobia e, in quest’ultimo periodo, si parla anche della eterofobia.
Il razzismo è la discriminazione basata sulla razza: chiamiamo razzismo gli atti che una persona fa contro un’altra che non possiede il suo stesso colore di pelle; a giugno ad esempio è nato movimento chiamato “black Lives metter” (BLM) per protesta contro la morte di George Floyd, uomo di colore, causata da un poliziotto bianco.
L’omofobia è la paura degli omosessuali, gay e lesbiche; gli omofobi spesso usano la religione per dare una giustificazione al loro comportamento, ossia che Dio ha creato l’uomo e la donna perché si completassero, e ciò non comprende che due uomini o due donne possano stare assieme.
La transfobia è la discriminazione delle persone transessuali, cioè persone che non si identificano nel loro genere biologico, ma sentono di appartenere a un altro genere. L’associazione che è contro queste discriminazioni per l’orientamento sessuale e per la libertà di pensiero è l’LGBTQ+ (lesbian, gay, bisex, transeexual, queer e il + sta significare tutti gli altri orientamenti tipo i pansessuali o i demisessuali)
Ora che in Italia sta approdando la legge contro le discriminazioni, oltre alla razza anche per l’orientamento sessuale, è saltata fuori una nuova tematica: nell’organizzazione LGBTQ+ sarebbero discriminati gli eterosessuali. Questa eterofobia, all’inizio, è emersa come protesta contro la legge, invece poi, indagando, si è rivelata una cosa vera e molto brutta per tutti i supporter etero del LGBTQ+.
Bisogna sensibilizzare la gente su queste tematiche, perché le discriminazioni fanno parte della vita quotidiana di tutti noi, in modo maggiore o minore, ma ci sono sempre e spesso non ce ne rendiamo conto.
Sabrina Maffezzoni, 2 A Tecnico