Troppe volte ci capita di cadere in errate prevalutazioni: alcune persone sembrano simpatiche e altre meno e da ciò iniziamo a comportarci in un modo o in un altro.
Nella maggior parte dei casi, però, questi pregiudizi sono totalmente opposti a quello che poi si mostra essere la realtà. Sono infatti loro che ci portano ad avere una mentalità chiusa, a rigettare ogni nuova proposta e, magari, anche ad allontanare nuove possibili amicizie.
Purtroppo la parte di mente che assegna caratteristiche a qualcosa o qualcuno determinandole con il solo sguardo – ma a volte basta sentire un nome – è autonoma e incontrollabile: nessuno può decidere come gli sembra una persona, è il nostro cervello che ci guida. È un po’ come una questione di compatibilità che il nostro ammasso di neuroni e sinapsi decide indipendentemente, senza la consapevolezza della realtà.
Pertanto dobbiamo imparare a convivere con questi pregiudizi, tanto “involontari” quanto lo è per noi respirare nel sonno. La massima attenzione quindi la dobbiamo prestare invece al nostro comportamento, per non cadere in false supposizioni che potrebbero indurci ad atti incauti; perché un conto è avere un pregiudizio su qualcuno, un altro è basarsi totalmente su quello per descrivere quella persona.
Convivere coi pregiudizi non è semplice, ma ancor di meno lo è imparare a non farsene influenzare. E riguardo a ciò le possibilità non sono molte. Una prima opzione è cercare di evitarli, rimanere indifferente con tutti fino a che non si entri in contatto con le vittime della tua mente e provare definitivamente la veridicità di quel tuo pregiudizio.
La seconda opzione, la più aggressiva per me, è provare ogni tuo pregiudizio errato: confutarli, combatterli e, qualora dovessero risultare corretti, avranno avuto ragione loro. Eventualità che si presenterà comunque molto raramente, a meno che non siate telepatici.
Quindi, la prossima volta che ti verrà presentata o descritta una persona, stai attento ai tuoi pensieri: i pregiudizi sono inevitabili. Ma tenta di conoscerla più a fondo e decidere poi.
Giacomo Trezzi, 2 A Scientifico