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Istruzione sì, ma non è educazione

Posted by admin On Agosto - 31 - 2021

L’emergenza sanitaria in corso nel nostro paese da marzo dell’anno scorso ha penalizzato tutti gli ambienti. Ha permesso anche di trovare i punti forti e quelli deboli del nostro paese, creando anche una sfida comune per un continuo avanzamento nelle tecnologie e, ovviamente, anche nella medicina. Il coronavirus ci ha divisi, ma le persone hanno riscoperto il loro lato umano, che le ha portate a unirsi nonostante la distanza.

Anche la scuola si è dovuta adattare alla situazione. Sia i docenti che gli studenti hanno dovuto tirare fuori il meglio di sé. La mia generazione penso che sia stata molto penalizzata perché ci siamo persi una parte importante dell’istruzione, cioè quella sociale, prima non potendo salutare i compagni delle medie e poi non potendo conoscere dal vivo fin da subito i compagni della nuova scuola.

In questo periodo penso che per la gran maggioranza la scuola si limiti a istruire gli studenti e non vada invece a educarli. Fra le due cose c’è una gran differenza, come diceva anche Aristotele: “Educare la mente senza educare il cuore è come non educare affatto”.

Gli studenti, per via di questa situazione, hanno avuto delle semplificazioni in ambito scolastico. Solo per fare un esempio, i miei coetanei non hanno svolto il consueto esame di terza media, a parer mio fondamentale per la crescita anche emotiva dello studente. Nonostante ciò, penso che questa situazione ci abbia fatto crescere tanto e trovo che sia servita anche a dimostrare il livello di maturità raggiunto da noi studenti.

Anche per i docenti questa non è stata una situazione semplice. Avendo una madre maestra, so che per i docenti i sorrisi, le risposte e l’interazione con gli studenti sono motivo di orgoglio che spinge a fare sempre meglio. Purtroppo in questi mesi si sono trovati a fare lezione a dei nomi spesso senza un volto. Gli insegnanti hanno dovuto anche liberare la loro creatività per portare agli alunni lezioni efficienti, che allo tempo stesso potessero distogliere il pensiero dei ragazzi dalla difficile situazione. In conclusione, la Dad ha mostrato il meglio di insegnanti e alunni, ha fatto vedere e fa vedere chi è serio e maturo e chi invece non presta il giusto interesse al proprio dovere, su entrambi i fronti.

Lorenzo Franzosi, 1 A Scientifico

 

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