Quindici anni fa era dall’altra parte della barricata, sui banchi degli studenti: ora Manuel Mazzoleni è tornato alle sue origini, ma quel mondo lo deve affrontare e vedere un po’ al contrario. Non più come studente, infatti, ma come insegnate. Lo abbiamo intervistato, per capire le sue emozioni, le sue sensazioni, il suo vissuto e le sue speranze.
Professor Mazzoleni, quando ha frequentato l’Aeronautico?
Dal 1996 al 2001
Com’è stata la sua esperienza da studente? Come mai ha scelto questa scuola?
È stata una bella esperienza perché ho intrapreso un percorso che mi piaceva e, come la maggior parte degli studenti di questa scuola, sognavo di fare il pilota. alla fine mi sono però innamorato della meteorologia ed ora eccomi qui.
Ha frequentato l’Istituto Tecnico?
Sì, quando frequentavo questa scuola non c’era ancora il Liceo Scientifico. Eravamo solo due sezioni del tecnico.
Dopo la maturità che percorso ha intrapreso?
Mi sono iscritto all’università e mi sono laureato in fisica dell’atmosfera, facendo la tesi presso la Epson Meteo. Dal 2008 ho iniziato a lavorare nel centro meteorologico 3Bmeteo, dove tutt’ora lavoro come meteorologo.
Lavorare nel mondo meteorologico era un suo sogno o è stata una passione subentrata successivamente?
Questa passione è nata proprio mentre frequentavo il Locatelli. Durante le lezioni di meteorologia mi sono appassionato a questa materia grazie al Maggiore Angelo Romito, che mi ha trasmesso la passione per questa materia.
Come è nata l’idea di tornare nella sua vecchia scuola con il ruolo di insegnante?
È nata casualmente, grazie ad una collaborazione dell’Istituto Locatelli con 3Bmeteo per gli studenti che rientrano nel progetto dell’alternanza scuola-lavoro.
Preferisce il ruolo di studente o di insegnante?
Sono entrambe esperienze che arricchiscono molto, ma non preferisco l’una all’altra, perché sono totalmente differenti e ognuna è speciale a modo suo. Da studente la scuola rappresenta quel percorso che ti porta a diventare un uomo, da insegnante vedi le cose con occhio diverso e apprezzi il poter trasmettere la tua esperienza ai ragazzi.
Come sono state le prime lezioni da docente?
Le prime lezioni erano strane, perché sei inevitabilmente portato a rivivere il tuo percorso da studente. Poi però diventa anche quello un mestiere da vivere con normalità.
Se potesse tornare indietro rifarebbe questo percorso?
Sì, lo rifarei senza esitazioni perché è un percorso che mi ha dato grandi soddisfazioni.
Ha avuto qualche difficoltà?
Le uniche difficoltà che ho avuto le ho riscontrate al primo anno di università, per recuperare alcune lacune che avevo nelle materie scientifiche.
Quali progetti ha per il futuro?
Per il momento non ho altri progetti in cantiere perché ho già una vita lavorativa piuttosto completa, per il momento non avrei del tempo da dedicare ad altri progetti.
Qual è la cosa che più le piace del suo lavoro?
Lavorare con il futuro. Mi piace poter prevedere e sapere in anticipo quello che succederà, svegliandomi la mattina dopo e constatare che avevo ragione.
Vuole condividere qualcosa con gli studenti?
Vorrei condividere la mia passione per la meteorologia e trasmetterla anche a loro. Quando chiedo agli studenti cosa vorrebbero fare del loro futuro la risposta più diffusa è quella del pilota, nessuno mi dice che vorrebbe fare il meteorologo. In un futuro vorrei sentirmi dire da un alunno che vorrebbe intraprendere un percorso nella meteorologia: sarebbe una grande soddisfazione, perché significherebbe che sarei riuscito a farlo innamorare della meteorologia..
Ortensia Delia, 5A Ls