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Intervista allo specchio IV

Posted by admin On Giugno - 14 - 2013

Professori a confronto in una intervista doppia: i loro gusti e la loro storia. Conosciamoli. 

Professori, questo mistero: con loro a scuola si trascorrono ore, giorni, settimane intere, ma quanto si fanno conoscere? Ecco qualche domanda per scoprire anche il loro mondo e, perché no, magari capirli meglio.

A cura di Martino Ghisleni, foto Brian Belotti, 2B Ls

Tiziana Sallese, 15 novembre

Nome, cognome e compleanno

Massimo Tengattini, 23 luglio

Comunicazione

Materie che insegna

Comunicazione/Giornalismo

No, mi sono dedicata al giornalismo, che è la mia più grande passione dopo la moto

Insegnare è stato il suo unico lavoro dopo gli studi?

No. Ho collaborato (e collaboro tuttora) come giornalista pubblicista per alcuni quotidiani e ho lavorato come consulente di Marketing & Comunicazione in due grandi aziende

Perché mi illudevo di aver qualcosa da dire e che qualcuno mi ascoltasse

Perché ha scelto di insegnare?

Perché è la professione più bella

Italiano

Le preferenze: la materia scolastica

Storia e Filosofia, in cui sono laureato

“Canone inverso” di Maurensig

Il libro

Sono tanti quelli che mi piacciono, l’ultimo che mi ha appassionato è stato “La fine è il mio inizio” di Tiziano Terzani

Paolo Maurensig

L’autore

Terzani, Tolstoj, Tolkien, Montanelli sono alcuni dei miei scrittori preferiti. Li apprezzo per le emozioni o le riflessioni che hanno saputo suscitare

“Blade runner”

Il film

“C’era una volta in America” di Sergio Leone. Adoro le musiche di Morricone

Jazz e musica classica (soprattutto Mozart)

Genere musicale

Mi piacciono tutti i generi tranne l’heavy metal

John Coltrane

Cantante

Ne cito alcuni: Battisti, Vasco Rossi, Ligabue, U2, Queen

Moto (in estate), sci (in inverno) e giardinaggio

Passatempi

Leggere, andare in montagna, viaggiare e visitare località nuove, il ciclismo in primavera ed estate

Ogni anno è sempre meglio: aumenta l’entusiasmo

Ha la stessa voglia di insegnare che aveva all’inizio?

Ne ho ancora di più rispetto a quando ho iniziato

No, ci provavo, ma con scarsi risultati

Quando era studente era un/a “secchione/a”?

Potrei essere definito “secchione” perché ho studiato in una scuola esigente (il Liceo Classico “Sarpi”) e sono sempre stato promosso, ma non ero tra i primi della classe e appena potevo giocavo a calcio con gli amici

Sempre troppo pochi

Ha bocciato molti studenti nella sua carriera?

Dicono che sia un professore severo, ma non amo dare cattivi voti e se lo faccio è perché sono convinto si possa rendere di più. Il sacrificio, anche negli studi, alla lunga paga e non si tratta sicuramente di tempo perso, anzi. Solo che quando si è giovani e immaturi non è facile capirlo

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