Dopo aver sfiorato il massimo dei voti all’esame di maturità lo scorso luglio, Davide Della Tratta ha deciso di mettere in pratica il proprio “sapere” recandosi nella celebre città universitaria di Oxford. L’obiettivo? Conseguire la certificazione di conoscenza della lingua inglese IELTS per avere in seguito l’opportunità di ottenere il brevetto di volo MPL con la compagnia aerea Qatar Airways. Il Corriere dell’Aeronautico non ha perso tempo e immediatamente si è mobilitato per conoscere ogni singola emozione e particolare della sua avventura oltre Manica.
Perché hai deciso di raggiungere Oxford per conseguire l’IELTS?
L’ho fatto per due motivi: primo è una città universitaria, dove è possibile confrontarsi con le maggiori culture del mondo e l’ambiente è sviluppato per meglio adattarsi alle esigenze di uno studente della mia età. Secondo, l’IELTS è un esame sviluppato mediante l’utilizzo della lingua inglese; pertanto solo in Inghilterra potevo trovare le usanze linguistiche e gli accenti che meglio si adattavano al test.
Come si caratterizza una tipica giornata di studio? Quali materie stai affrontando?
Le giornate sono calme. Vivo in College e le classi sono fuori dalla porta della mia palazzina. Gli orari variano a seconda delle materie che decido di seguire. Nel corso di lingua c’è una materia principale a scelta tra “Inglese generale” e “Preparazione agli esami” che occupa la maggior parte delle ore settimanali; poi ci sono due materie, sempre a scelta, dette “SPIN”, come grammatica, comunicazione e matematica.
Conseguita la licenza, quali sono le opportunità di lavoro?
Una volta conseguito l’IELTS lo utilizzerò per accedere a una scuola di volo inglese, dove potrò ottenere il brevetto MPL. In seguito punterò a compagnie di grande prestigio, ma, se ciò non dovesse avvenire, in fondo ciò che conta veramente è volare.
Ora cambiamo argomento, raccontami della città.
Oxford è una città dal grande fascino, ricca di edifici storici e di aree verdi. Gli inglesi sono conosciuti nel mondo per essere “cordiali”. Tutte le
volte, infatti, che scendo dall’autobus devo ringraziare l’autista e un “per piacere” o un “grazie” mancato è ricambiato con un’occhiataccia. La “Full English”, come è chiamata la colazione inglese, personalmente mi soddisfa, sebbene la qualità degli ingredienti non sia quella italiana. Infine ho potuto apprezzare la vita notturna di Oxford la notte di Halloween; qui è una festa alquanto sentita, molti ragazzi erano travestiti e le discoteche colme.
In conclusione, quali valori hai acquisito grazie a questa esperienza? Consiglieresti un’avventura all’estero?
Ciò che più sto apprezzando di questa esperienza è la consapevolezza di stare facendo qualcosa per il mio futuro; sono qui per uno scopo, e desidero perseguirlo con ogni mezzo. Infine consiglierei vivamente un’esperienza all’estero: fatela almeno una volta nella vita! Inoltre, se avrete la possibilità di impiegare almeno più di un mese in un’avventura così, vi sorprenderete nel provare come, col passare del tempo, la nuova società in cui vivrete e che trovavate strana all’inizio, vi sembrerà non solo normale, ma addirittura familiare e amichevole.
Lorenzo Leoni, 4A Ls