Giona Bolzer, 16 anni, studente della II B Liceo Scientifico, è uno snowboarder, specialità bordercross. Lo snowboard è lo sci su “tavola” e negli ultimi anni ha preso piede soprattutto tra giovani e giovanissimi. Dopo aver vinto le prime gare ed essersi messo in luce a livello nazionale, quest’anno Giona per la prima volta è stato convocato per la Coppa Europa, un circuito internazionale di alto livello che prevede tappe in diverse località alpine. Questo è il suo diario, il racconto in pillole della sua avventura.
11/01/12
La prima tappa del circuito di coppa Europa si svolgerà in Francia in
una piccola località sciistica delle Alpi Francesi. La gara inizia alle 8 con la possibilità di effettuare due giri di prova per vedere il percorso. Alle 9 iniziano le qualifiche, prima le donne e poi gli uomini, così per due volte di fila. Al secondo giro riesco a effettuare un buon tempo e mi qualifico per le batterie ma vengo eliminato agli ottavi di finale. Sono un po’ deluso ma spero di fare meglio nella prossima gara, tra due settimane in Svizzera.
25/01/12
Siamo in Svizzera a Sedrun, nel cantone tedesco. E’ la seconda tappa. Verso sera con il team siamo andanti a sentire il meeting pre-gara e lì lo staff ci ha comunicato che la nuova pista era molto pericolosa. La mattina seguente ce ne siamo subito accorti. Alle 9 sono cominciate le qualifiche e io ho centrato un buon piazzamento, 18° su circa 90 concorrenti.
16/02/12
La terza tappa è a Cervinia, e il meteo sembra volerci giocare contro. Il tempo è bruttissimo, ci sono 20 gradi sottozero e un vento terribile ma il comitato organizzatore ha deciso di far partire la gara. Alle 9 cominciano le qualifiche ma purtroppo io cado in una curva e non riesco a qualificarmi. E’ stata comunque una bella giornata perché una mia compagna di squadra chiude al terzo posto e sale sul podio.
30/02/12
La mia ultima partecipazione in Coppa Europa è di nuovo in Svizzera, a Sedrun. Stavolta però la pista è un po’ più facile dell’altra volta ma nei giri di allenamento cado su un salto e nei giri di qualifica faccio un brutto tempo, il penultimo. Una disdetta perché mi costringe a vedermela nei quarti con il miglior tempo in qualifica e di conseguenza non riesco a superare il turno. Sinceramente pensavo di riuscire a fare qualcosa di meglio ma era la mia prima Coppa Europa: spero di essermi fatto un po’ le ossa.