Quest’anno si è svolta la XIV edizione di BergamoScienza, con ben diciassette giornate di eventi aperti gratuitamente al pubblico, dall’1 al 16 ottobre.
All’evento hanno partecipato anche alcuni alunni dell’Istituto Aeronautico “Antonio Locatelli”, che a gruppi di tre hanno svolto turni in qualità di guide allo stand del Politecnico di Milano, nella sede di Bergamo Science Center, in centro a Bergamo.
Gli studenti hanno collaborato con alcuni professori e alunni appunto del Politecnico di Milano: vi erano due laboratori, uno dedicato alla scienza del volo ma con gli aeroplani di carta, l’altro dedicato invece ai razzi.
Il primo laboratorio era accessibile alle scuole durante il corso della settimana e invece ai privati durante i weekend: era rivolto a un pubblico di bambini tra gli 8 e i 12 anni di età e aveva una durata prevista di circa un’ora.
È stato diviso in due parti, una teorica e l’altra pratica. Inizialmente i professori del Politecnico di Milano si sono adoperati per esporre ai bambini, attraverso una presentazione, i fondamenti del volo atmosferico: si parlava quindi delle forze che agiscono su un’aeromobile, la generazione della portanza, l’equilibrio, la stabilità, le manovre e molto altro ancora. L’intento era di creare in loro un interesse e una curiosità per il volo.
Nella seconda parte gli alunni dell’istituto Aeronautico prestavano aiuto nella costruzione di aeroplani di carta, di difficoltà non indifferente, e rispondevano alle domande curiose dei bambini.
Il secondo laboratorio era anch’esso accessibile a scuole e privati, ma era rivolto prevalentemente a un pubblico di ragazzi di età maggiore di 13 anni.
Pure questo laboratorio è stato diviso in una parte teorica e in una invece pratica.
Durante la prima, gli alunni del Politecnico di Milano che fanno parte del progetto “Skyward Experimental Rocketry” hanno spiegato attraverso una presentazione lo spazio, le orbite, i satelliti artificiali, i missili, i vettori spaziali, e ancora l’esplorazione e il turismo spaziale e il lavoro che loro stessi compiono con molta passione, nel tentativo di raggiungere lo spazio con razzi e droni costruiti con la collaborazione di oltre un centinaio di studenti.
Nella seconda parte di laboratorio gli alunni dell’Aeronautico offrivano aiuto ai ragazzi nella costruzione di razzi “fai da te” assemblabili in 15 minuti.
La speranza è quella di aver contribuito a creare un certo interesse nei bambini e nei ragazzi che hanno partecipato ai laboratori, che potrebbero anche essere i futuri inventori, costruttori, ingegneri o perfino astronauti, piloti di mezzi che potrebbero portarci alla colonizzazione di nuovi pianeti.
Nadir Riva, 3B LS