Venerdì 8 maggio si sono tenute le premiazioni del concorso “Un gancio in mezzo al cielo. Storie di speranza”, organizzato dall’associazione conGiulia onlus, costituita dai genitori e da alcuni familiari e amici di Giulia, una ragazza di 14 anni colpita da grave malattia che non è riuscita a superare. Nel 2009 (due anni prima di morire) Giulia aveva vinto il primo premio al concorso letterario “I Racconti del Parco”.
L’8 maggio sono stati presentati i lavori vincitori per le varie categorie (testo letterario, performance, arti grafiche) e per i diversi ordini di scuola (primarie, secondarie di primo e secondo grado): tra loro, secondo classificato nel gruppo letterario per la scuola superiore di secondo grado, Matteo Bevilacqua, studente del primo anno al nostro Liceo. Ecco il suo scritto.
Concerto di emozioni
Ricordo la scorsa estate in vacanza.
Ora è tutto finito, punto, stop!
Mi sento a un passo dalla fine e ormai ci corro incontro perché non ho scelta, la mia vita è in mano a un male, al male, che fare?
Prego, non so se sono ascoltato, prego più forte, urlo, non ho voce…
La mia anima è senza voce.
Sono a terra, voglio sprofondare, non ci riesco. E’ l’ennesima volta in sette giorni, i sette giorni più enfatici della mia vita, di sempre della storia.
Stavolta mi inginocchio, prego.
Più forte ancora, più forte…
Mi fermo. Respiro.
Improvvisamente sento una luce che mi illumina dentro, mi vedo dentro.
Il paradiso è a un passo da me, quasi lo tocco… Rido.
Rido come non mi sembrava di ridere da secoli, quasi mi sembra di non aver mai riso.
Mi sento un volpacchiotto nella tana, al caldo, vicino alla madre. Mi rassicura.
Guardo il sole, lo amo. Tocco le lenzuola del letto, sono candide come la neve che imbianca la pianura. Profumano di fiori di primavera.
Mi rendo conto che gli uccelli cantano, come hanno sempre cantato e l’acqua del torrente scorre gorgogliante tra le rocce.
La vita, solo la mia vita mi può dare ciò. Mette in mostra la bellezza come un pavone, sfoggia le piume dai colori sgargianti.
Solo lei mi fa provare dei sentimenti, belli e brutti.
Ciò che vedo, ciò che ho davanti è lo spettacolo della vita.