L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (UNESCO, dall’acronimo inglese United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization) è stata fondata dalle Nazioni Unite il 16 novembre 1945 per la collaborazione tra le nazioni nelle aree dell’istruzione, scienza, cultura e comunicazione di maggior importanza. Recentemente si sono potuti contare 194 Paesi più 7 membri associati. La sede dell’UNESCO è a Parigi ed opera programmi di scambio educativo, scientifico e culturale da 60 uffici regionali sparsi per tutto il mondo. I progetti sponsorizzati comprendono programmi scientifici internazionali; programmi di alfabetizzazione; progetti regionali e di storia culturale; e progetti per conservare il patrimonio culturale e naturale del pianeta e soprattutto diritti umani. Una delle missioni dell’UNESCO è quella di mantenere una lista di patrimoni dell’ umanitàti sono siti importanti culturalmente o dal punto di vista naturalistico, la cui conservazione e sicurezza è ritenuta importante per la comunità mondiale. L’UNESCO è rappresentato dai propri ambasciatori e la Commissione nazionale italiana è guidata da Gianni Puglisi.
UNESCO,dal 1945 ad oggi
Claudia vince il bronzo ai Mondiali di karate
Il regalo di Natale è arrivato in anticipo per Claudia Ghislandi, studentessa dell’Istituto Aeronautico Locatelli. La ragazza 14enne infatti si è regalata il Bronzo ai Mondiali Junior di Karate, che hanno avuto luogo il 3-4 Dicembre 2011 a Lignano Sabbiadoro. Claudia è salita sul terzo gradino del podio insieme ad un’ altra ragazza nella categoria ragazze over 55Kg. Ma la strada per il successo è lunga. E Claudia è tornata subito ad allenarsi.
Tre per l’Aeronautica, l’esame di tuono della II A
Siamo arrivati in 13 su 558, ce l’abbiamo fatta in tre, Jona, Marco e Davide P. I tre della II A dell’Istituto Aeronautico Locatelli di Bergamo che lunedì 7 maggio hanno passato la preselezione per l’ammissione alla “Scuola Militare Aeronautica Giulio Douhet” di Firenze, tenutasi al “Centro di selezione dell’Aeronautica Militare” a Guidonia (Roma). E ora siamo così felici da aver quasi dimenticato la tensione che ha accompagnato noi del Locatelli e tutti gli altri ragazzi, arrivati a Guidonia per la preselezione con l’obiettivo di coronare il sogno di diventare piloti di una delle forze armate migliori del mondo.
E dire che appena arrivati il test che ci aspettava sembrava facile come una passeggiata nel parco. Quando però siamo stati chiamati nella sede d’esame la tensione ha iniziato a salire fino a diventare palpabile. L’aula d’esame è un hangar, sono tutti agitatissimi e scaricano la tensione su mani e unghie. Preso posto nei banchi nessuno parlava più, la tensione bloccava le corde vocali e la lingua. A questo punto mancava solo una cosa: il test. Dopo che hanno consegnato il fascicolo con le domande d’esame ognuno di noi si è detto: “Ora tocca a me, ho 40 minuti per rispondere a 60 domande, 40 minuti per dimostrare quanto valgo”. Sono i 40 minuti più veloci della nostra vita. Li interrompe una voce: “Ragazzi, il tempo è terminato, posate le penne e chiudete il fascicolo delle domande”. L’agitazione comincia subito a calare, alla velocità con cui un ghiacciolo si scioglie al sole.
Usciti dalla sede d’esame tutti ci siamo recati nel parcheggio del centro di selezione dove sarebbero stati esposti i risultati. Tutto era tornato alla normalità, nessuno pensava più a quello che era appena successo e tutti parlavano tra loro, con i loro genitori e addirittura con alcuni militari nei paraggi. Dopo circa un’ora e mezza è arrivata la comunicazione che i risultati erano stati redatti e a momenti sarebbero stati appesi alle bacheche del parcheggio. La tensione ricomincia a salire e quando i risultati vengono affissi una massa disordinata e simile a un’orda di barbari si getta sulle bacheche. Qui iniziano a sentirsi le urla di gioia a cui fanno sfondo un numero ancora maggiore di delusione per non aver superato il test.
Dei 558 candidati solo 72 sono stati selezionati e dei 13 dell’Aeronautico di Bergamo solo tre, tutti della 2^A Liceo. Dopo meno di un’ora i candidati iniziano a lasciare il centro di selezione e per chi è passato c’è poco da festeggiare perchè c’è subito da pensare all’esame medico che si terrà dal 21 al 24 maggio all’ “Istituto Medico Legale A. Loreto” dell’Aeronautica Militare a Roma.
Jona Motta
Marco Torri
II A Liceo Scientifico
“L’Europa sulla mia tavola”, il diario di Giona Bolzer
Giona Bolzer, 16 anni, studente della II B Liceo Scientifico, è uno snowboarder, specialità bordercross. Lo snowboard è lo sci su “tavola” e negli ultimi anni ha preso piede soprattutto tra giovani e giovanissimi. Dopo aver vinto le prime gare ed essersi messo in luce a livello nazionale, quest’anno Giona per la prima volta è stato convocato per la Coppa Europa, un circuito internazionale di alto livello che prevede tappe in diverse località alpine. Questo è il suo diario, il racconto in pillole della sua avventura.
11/01/12
La prima tappa del circuito di coppa Europa si svolgerà in Francia in
una piccola località sciistica delle Alpi Francesi. La gara inizia alle 8 con la possibilità di effettuare due giri di prova per vedere il percorso. Alle 9 iniziano le qualifiche, prima le donne e poi gli uomini, così per due volte di fila. Al secondo giro riesco a effettuare un buon tempo e mi qualifico per le batterie ma vengo eliminato agli ottavi di finale. Sono un po’ deluso ma spero di fare meglio nella prossima gara, tra due settimane in Svizzera.
25/01/12
Siamo in Svizzera a Sedrun, nel cantone tedesco. E’ la seconda tappa. Verso sera con il team siamo andanti a sentire il meeting pre-gara e lì lo staff ci ha comunicato che la nuova pista era molto pericolosa. La mattina seguente ce ne siamo subito accorti. Alle 9 sono cominciate le qualifiche e io ho centrato un buon piazzamento, 18° su circa 90 concorrenti.
16/02/12
La terza tappa è a Cervinia, e il meteo sembra volerci giocare contro. Il tempo è bruttissimo, ci sono 20 gradi sottozero e un vento terribile ma il comitato organizzatore ha deciso di far partire la gara. Alle 9 cominciano le qualifiche ma purtroppo io cado in una curva e non riesco a qualificarmi. E’ stata comunque una bella giornata perché una mia compagna di squadra chiude al terzo posto e sale sul podio.
30/02/12
La mia ultima partecipazione in Coppa Europa è di nuovo in Svizzera, a Sedrun. Stavolta però la pista è un po’ più facile dell’altra volta ma nei giri di allenamento cado su un salto e nei giri di qualifica faccio un brutto tempo, il penultimo. Una disdetta perché mi costringe a vedermela nei quarti con il miglior tempo in qualifica e di conseguenza non riesco a superare il turno. Sinceramente pensavo di riuscire a fare qualcosa di meglio ma era la mia prima Coppa Europa: spero di essermi fatto un po’ le ossa.
Balestra, si vola in Grecia
“Fin da piccolo il mio sogno è stato quello di entrare nel mondo dell’aeronautica civile. L’Istituto Locatelli mi ha spalancato le ali”. Ora le ali di Andrea Balestra, 27 anni, bergamasco, volano nei cieli d’Europa, pilota istruttore nella scuola Egnatia Aviation, a Kavala, in Grecia. “Ogni anno formiamo un centinaio di piloti, sono 600 diplomati in 6 anni”. Andrea è in Grecia da tre anni ma non ha dimenticato le radici, la prima pista di decollo.
L’Istituto Aeronautico Antonio Locatelli di Bergamo, dal ‘98 al diploma nel 2003. È qui che è nata la sua passione per il volo? Che cosa l’ha accesa?
“Fin dalle Elementari avevo questo obiettivo, forse perché mio padre viaggiava molto, io andavo spesso a prenderlo all’aeroporto e quando tornava mi portava sempre un regalo. Perciò devo aver collegato il regalo all’aeroporto e il resto è venuto di conseguenza. Una volta arrivato all’Istituto Locatelli, dal quarto e quinto anno non ho più avuto dubbi su quello che sarebbe stato il mio futuro. Volare”.
Dopo il diploma lei è volato a Miami, negli Stati Uniti: com’è nata l’idea di andare in America?
“Volevo ottenere la licenza privata e per finanziarmi ho fatto parecchi lavoretti, indispensabili perché la licenza ha un certo costo. Non ho avuto problemi con l’inglese: l’ho perfezionato mentre ero in Florida e lo utilizzo tutt’ora per insegnare visto che Egnatia Aviation è una scuola di livello internazionale. Ci sono allievi da 16 a 40 anni, i ragazzi arrivano da tutta Europa”.
Che aereo utilizza nei corsi?
“Abbiamo livelli di training differenti, quindi utilizziamo aerei diversi per ogni licenza, da quelli leggeri per la licenza base a modelli più sofisticati. In ogni caso li cambiamo spesso”.
Lei è istruttore, responsabile della parte teorica. Quanto ha inciso nella sua carriera la preparazione scolastica dell’Istituto Locatelli?
“Molto. Questo tipo di scuola porta a un alto livello di preparazione teorica. Solo in Italia ci sono scuole specializzate in questo campo, altrove l’aeronautica come materia di studio non è ancora molto diffusa e questo per noi italiani è certamente un vantaggio in termini di formazione“.
Cosa ricorda della nostra scuola?
“I primi giorni, il professor Noris e l’ora di teoria del volo, che per me naturalmente era una cosa del tutto nuova. Grazie al preside Di Giminiani a scuola, pur in un ambiente professionale, si respirava un’aria familiare”.
Ci vuole raccontare un aneddoto divertente sulla sua esperienza scolastica?
“Ero in una classe molto particolare e passavo parecchio tempo fuori dall’aula. Ricordo che un giorno sono stato sbattuto fuori dalla professoressa d’italiano alle 8 e che per una successione di fatti sono rientrato nel pomeriggio, giusto per l’ora di educazione fisica”.
Insomma “volava” spesso fuori dall’aula. Ma la prima volta sull’aereo come andò?
“Il mio primo solo è indimenticabile. Ero a Miami dove ho fatto le licenze. Ero appena sceso dall’aereo dopo la lezione mattutina. L’istruttore mi guarda e mi dice: “Sei pronto per volare da solo, volerai questo pomeriggio”.
E lei che fece? Barcollò?
“Io naturalmente ero preso dall’eccitazione, ma quando mi chiesero i documenti mi accorsi di averli lasciati a casa. Allora presi un autobus, tornai a casa, presi i documenti necessari e tornai a scuola. Ma una volta arrivato iniziò a diluviare e così continuò per tutto il pomeriggio”.
E addio “solo”…
“No. Avevamo già posticipato il volo all’indomani, quando smise di piovere e il mio istruttore mi disse di uscire e di volare da solo”.
E così fu. Come hanno reagito i suoi genitori quando hanno saputo che sarebbe andato a lavorare in Grecia?
“In maniera quasi opposta. Mia madre è disperata tutt’oggi benché siano passati ormai quattro anni, mentre mio padre sembrava che stesse aspettando solo che cambiassi continente”.
Cambiate anche continente pur di volare: ci lascia con questo consiglio?
“Trovare lavoro sotto casa è molto difficile. Ma se ci tenete veramente inseguite sempre il vostro sogno, anche se vi potrebbe portare molto lontano da casa”.
Dominique Agarri Panigutti, Chiara Tiraboschi
II A Liceo Scientifico
L’Ipad dei prof: promosso, con riserva
Innovativo, affascinante, potenzialmente dispersivo. Perciò promosso, ma con riserva. Questo è ciò che pensano gli insegnanti dell’I-Pad, la nuova frontiera dell’educazione. Poi però le opinioni, nel merito, si dividono. La professoressa Milesi, insegnante di storia in una prima, punta il dito sulla necessaria maturità degli studenti: “È molto positivo seguire un’innovazione, però credo che sarebbe stato meglio introdurre il nuovo strumento di lavoro nelle classi terze, questo perché la maggior parte dei miei studenti hanno preso l’ I-pad come un gioco, anche se alcuni invece sono riusciti a sfruttarlo molto”. Anche la professoressa Ronchetti pensa che sia un’idea innovativa ed interessante ma c’è un “però” didattico. “Secondo me bisognerebbe cambiare il metodo d’insegnamento, per adattarsi all’ I-pad. Gli studenti inizialmente erano euforici , ma con il passare del tempo è diventato un ostacolo”.
Ostacolo, ma soprattutto nuova frontiera. Ne è convinto il professor Sigrisi. “ Sono molto incuriosito ed affascinato da questo strumento in grado di sostituire il tradizionale libro. Giustamente preferirei che l’ I-pad fosse usato da persone in grado di sfruttarlo senza distrarsi, però le idee partono dalle nuove classi, mentre è più difficile cambiare i metodi in corso d’opera”. Meglio riazzerare tutto e ripartire, sostiene la professoressa Altamura. “Ritengo l’ I-pad uno strumento perfetto perché bisogna superare i vecchi metodi”. Ovviamente ci sono anche dei contro. Infatti anche lei lo reputa dispersivo e ammette che dalla maggior parte degli studenti di prima è stato preso come un gioco.
Chiara Tiraboschi
Stefano Piacentini
II A Liceo Scientifico
IPAD: LO SAPEVATE CHE?
Il colosso Apple, la “creatura” di Steve Jobbs, ha venduto 3 milioni di Ipad dell’ultimo modello, a soli 80 giorni dalla sua uscita. Il primo milione è stato raggiunto in appena 28 giorni. IOS 5 è la nuova applicazione installata sull’ultima versione dell’Ipad, che ha incrementato gli acquisti.
Tra le più famose applicazioni vi è iMessage : un nuovo servizio di messagistica che consente di scambiare facilmente messaggi di testo, foto, video e altro ancora tra gli stessi dispositivi iOS .
Si prevede che con questo nuovo dispositivo Apple guadagnerà nel 2012 più di quanto abbia fatto nello scorso anno, raggiungendo risultati ‘mostruosi’.
Francesca Parimbelli
Morena D’Horta Serapilha
III A Liceo Scientifico
TORNEI DI CALCIO E VOLLEY, CACCIA ALLA 3B
Ventitré classi, venticinque turni e due sole squadre vincitrici. Sono queste le premesse dei tornei scolastici di pallavolo e calcio dell’ Istituto Aeronautico Antonio Locatelli. “E’ importante non solo vincere ma anche sviluppare le proprie attitudini in relazione alla squadra, divertirsi e formare il gruppo-classe”, dichiara il professor Masotti, responsabile dei tornei insieme al professor Buzzone e al professor Zeoli, gli altri insegnanti di educazione fisica.
Le ventitré squadre, corrispondenti alle classi, si affronteranno in scontri diretti per un totale di 25 turni. Il primo turno ad eliminazione diretta verrà disputato durante l’ orario di educazione fisica delle classi, mentre dal secondo turno le partite verranno effettuate in orario diverso.
Le favorite sono le classi vincitrici dell’ anno scorso, la 3B Liceo Scientifico nel calcio e la 5° nella pallavolo. La partita di calcio sarà composta da 2 tempi da 40 minuti, mentre la partita di pallavolo si giocherà al meglio dei tre set.
Fare previsioni è impossibile, ma sicuramente questi tornei insegnano ai ragazzi l’ importanza del gruppo-classe come squadra, così da affrontare le partite con la stessa grinta ed energia con cui affrontano gli impegni scolastici dell’ anno.
Maddalena Lubrini
II B Liceo Scientifico
Nuovo convitto a Madone
“Quando lo studente torna da scuola deve sentirsi come a casa sua. Ha bisogno di una struttura che assicuri tranquillità e svago”.
Anno (scolastico) nuovo, convitto nuovo. Novanta posti letto saranno disponibili dal primo settembre 2012 per tutti coloro che frequentano l’ Istituto Aeronautico Antonio Locatelli e che abitano distanti dalla scuola. La nuova struttura sorgerà a Madone, in provincia di Bergamo, e sostituirà il convitto maschile cittadino vicino all’ Esselunga e quello misto, maschile e femminile, in via Innocenzo XI.
“Sono soddisfatto di questa nuova struttura, che oltre a contenere camere e aree studio, dispone anche di una palestra e dei campi da calcetto e pallavolo”, afferma il preside Giuseppe Di Giminiani. All’ interno della struttura sarà anche presente un ristorante e una sala TV, per il massimo relax dei ragazzi. Gli studenti non vivranno più in appartamenti, ma in grandi camere attrezzate. Dal prossimo anno scolastico i ragazzi delle classi prime e seconde risiederanno a Madone, mentre tutte le ragazze e i ragazzi di quinta nel convitto di fronte alla scuola.
Madone è un paesino a circa 10 chilometri dalla struttura scolastica e perciò l’Istituto Locatelli metterà a disposizione degli studenti che risiederanno nel nuovo residence un pullman che funzionerà anche di pomeriggio in modo da permettere ai ragazzi di seguire per intero le lezioni. Il pullman sarà inoltre utilizzato anche nelle gite scolastiche. Il convitto è una freccia in più all’arco del “Locatelli”. Gli studenti che frequentano l’Istituto Aeronautico e che provengono da paesi o regioni lontani vivono infatti nei convitti vicini alla struttura scolastica per avere l’ opportunità di eseguire i compiti nel pomeriggio ed essere seguiti dai professori che si occupano delle varie materie.
Maddalena Lubrini
Federico Seminati
II B Liceo Scientifico
ipad-il lancio
Addio libri, è la rivoluzione dell’I-Pad. Che succede? Gira voce tra gli alunni dell’Istituto Aeronautico “Antonio Locatelli” che dal prossimo anno scolastico, 2011-2012, le classi prime e terze adotteranno l’I-Pad come sostituto dei libri, con l’eccezione di un testo di lettura di spagnolo.
Vero, ma solo in parte: le terze non lo acquisteranno, il privilegio spetta solo ai più piccoli, anche se qualcuno non lo chiamerebbe proprio un privilegio. Si sostiene, infatti, che passare 5 o più ore davanti a uno schermo possa danneggiare la vista.
È davvero così? Abbiamo cercato d’indagare, sottoponendo la questione al preside, professor Giuseppe Di Giminiani. “Perché L’I-Pad? Beh, perché credo che la tecnologia sia ora come ora una risorsa da sfruttare- ha risposto il preside -. Si potrà ad esempio scambiarsi un file, seguire un filmato, ricercare informazioni con più facilità di quanto non sia possibile adesso con i computer. Inoltre l’I-Pad ridurrebbe di non poco il carico di libri che i ragazzi devono portarsi tutti i giorni su e giù da scuola. Saremo gli unici in Italia, nel prossimo anno, ad adottare questo metodo di studio innovativo”.
L’I-Pad sarà acquistato da tutti gli alunni di prima, del “tecnico” e dello “scientifico”, grazie a una convenzione che permette di risparmiare qualche soldino nell’acquisto del tablet. La versione della tavoletta sarà la prima uscita nel 2010 mentre i giga di spazio sono ancora imprecisati. L’I-Pad sarà di piena proprietà dell’alunno, il quale ha la possibilità di aggiornarlo e di aggiungere applicazioni e musica a proprio piacimento. Per il timore che gli studenti possano mettersi a “giocare” durante la lezione, tutte le applicazioni non a scopo didattico saranno bloccate in una determinata fascia oraria grazie a un programma ad hoc. “L’anno scorso avevo pensato a un’altra tavoletta dell’Acer – ammette il preside Di Giminiani -, ma quando ho visto che l’I-Pad era più facile da bloccare ho scelto quello”. Gli insegnanti seguiranno un corso estivo per imparare a utilizzare il tablet: sarebbe imbarazzante trovarsi davanti un prof col suo I-Pad e sentirsi chiedere “Dove sono i tasti, ragazzi?”.
Visti i risultati ottenuti dal Liceo Scientifico “Lussana” con una classe quarta, non possiamo certo aspettarci un successo senza imprevisti, anche se siamo tutti certi che il progetto non fallirà.
Insomma: un preside ambizioso, professori pronti a non rimanere indietro coi tempi e un gruppo numeroso di alunni con la voglia di imparare possono aprirci un cancello verso nuovi orizzonti, per essere da esempio a chiunque voglia incrementare il coinvolgimento e il rendimento dei ragazzi. Incrociamo le dita e aspettiamo la rivoluzione…digitale.
Davide Della Tratta
Simone Corotti
I A Liceo Scientifico
IPAD: PRO E CONTRO
NON HO L’IPAD , MA LO VORREI
Per poter giocare liberamente durante le lezioni più noiose,
Per poter ripassare e studiare in ogni luogo,
Per poter sapere la domenica i risultati delle partite in diretta mentre studio .
NON HO L’IPAD, MA NON LO VORREI
Potrei dimenticarmi come si scrive a mano.
Per evitare una continua distrazione.
Per non sforzare inutilmente la vista.
Francesca Parimbelli-Serapilha D’Horta Morena 3^ALS
Daniele Pinotti 1^BLS
Strage Latina nella II B Liceo
Manca la neve, ma fioccano i “quattro”: sedici insufficienze e due sufficienze sono l’epico risultato riguardo la facillima versione “Il ritratto di Cesare” che è stata svolta come verifica dai diciotto alunni della II B Liceo Scientifico per recuperare gli “splendidi” voti accumulati durante l’anno. Mentre le prove venivano riconsegnate il silenzio era massimo e gli sguardi bassi come se alla cattedra ci fosse stata la reincarnazione di un vendicativo Cesare a cui l’actus ingenius, come riporta la versione, era stato offeso. Vedendo questi voti marchiare le prove ci sono state diverse reazioni da parte dei ragazzi: c’è chi è caduto in un silenzio di tomba pensando al momento in cui avrebbe divulgato il voto ai genitori; chi era sì taciturno, ma pensando a come non divulgarlo; chi ha iniziato a cantare e a ridere come un demente e chi ha iniziato bisbigliare parole che non oso riportare per rispetto alla sensibilità dei lettori. Si sa infatti che le reazioni si manifestano in vari modi a seconda del singolo. Purtroppo i genitori degli studenti non sono stati entusiasti del risultato e hanno scelto di ripudiare le perle di saggezza latine “mal comune mezzo gaudio” ed “errare è umano” di Cicerone e Seneca. Probabilmente gli indegni ritratti della personalità del grande Giulio Cesare proposti dai molti alunni della 2°B avrebbero fatto rivoltare Cesare nella tomba se fosse stato sepolto anziché cremato. Comunque molti sonni dei ragazzi sono ancora infestati dalla visione della professoressa armata di gladio pronta a gerere bellum al primo caso sbagliato o al primo tempo verbale errato. Situazioni simili nelle versioni di latino, tuttavia, sono ormai un’ affermata abitudine nella 2°B, anche se questa prova è stata sorprendente. Solitamente, infatti, nelle scorse versioni e nelle prove dell’anno scolastico passato le sufficienze erano circa cinque o sei su diciotto. Come suggerito dalla professoressa concludiamo “calando un velo pietoso” sull’accaduto.
Alberto Arrigoni
II B Liceo Scientifico
IPad promosso, la rivoluzione digitale decolla
Promosso a pieni voti e con un volo assicurato per l’anno prossimo. “L’IPad2 si è rivelato all’altezza delle aspettative” sorride il professor Giuseppe Di Giminiani, preside dell’Istituto Antonio Locatelli di Bergamo. La rivoluzione digitale lo ha convinto, dopo la decisione di lanciare l’IPad all’inizio dell’anno scolastico.
L’introduzione della tavoletta risale infatti al settembre 2011, come avevamo raccontato un anno fa. Sei mesi dopo, è il momento di fare un primo bilancio, a partire dalla reazione degli studenti. Numerosi sono stati i consensi e poche le lamentele da parte dei ragazzi di prima superiore che quest’anno all’Istituto lo hanno sperimentato per la prima volta.

“Su 145 alunni che lo hanno sperimentato quasi tutti si sono dimostrati favorevoli ed entusiasti”, sottolinea il preside Di Giminiani.
I difetti però non mancano, inutile nasconderlo. “L’unico problema è stato quello dell’adattamento allo studio- ammette il preside- : passare dai libri a un tablet non è semplice. A settembre avevo qualche timore, perché inserire un’innovazione può dimostrarsi non positivo. Oggi però questi timori sono spariti”.
E’ noto che la tecnologia sia in continua evoluzione e in perenne accelerazione.
Sarebbe assurdo però cambiare l’IPad ogni anno: i costi sarebbero troppo elevati, la soluzione sono gli aggiornamenti. “Inseriremo nuovi aggiornamenti e funzioni all’interno dell’IPad, come il registro elettronico, con il quale verranno salvate tutte le materie, le assenze e i voti del giorno”, annuncia il preside.
Anche i “dinosauri” del nostro tempo, coloro che sono rimasti ai vecchi metodi e i professori abituati al cartaceo hanno saputo innovarsi e sfruttare al meglio il nuovo strumento.
La professoressa Altamura lo conferma: ” Questo è uno strumento perfetto. Bisogna superare i vecchi metodi e stare al passo coi tempi”.
D’altronde questa è l’era del digitale. Il mondo è in continua evoluzione e la stima è che tra una decina di anni i libri saranno quasi del tutto rimpiazzati.
La domanda che sorge spontanea però è la seguente: utilizzare l’IPad, è davvero conveniente?
“Ho provato a fare il calcolo – risponde il preside Di Giminiani – e il costo dei libri del quinquennio di una scuola superiore ammonta più o meno a 2000 mila euro. L’IPad comporta una spesa iniziale di 400 euro, più i file dei libri che costano assolutamente meno della versione cartacea, da comprare il primo anno e il terzo con il cambio dei testi.
E’ sicuramente un’esperienza positiva questa, che riproporremo il prossimo anno alle prime e alle attuali seconde che, dovendo cambiare libri, permettono l’inserimento dell’IPad. Questo d’altronde è il futuro, inutile negarlo”.
Davide Della Tratta
II A Liceo Scientifico
simulatore di volo
OPEN DAY – SABATO 26 NOVEMBRE ORE 15.00
Aeronautica: centomila a Cagliari per le Frecce Tricolori
Entusiasmo per esibizione lungo la spiaggia del Poetto

(ANSA) – CAGLIARI, 4 SET – Sono tornati ad esibirsi sulla spiaggia del Poetto a Cagliari, dopo circa sei anni dalla precedente manifestazione aerea sul lungomare del capoluogo, i piloti della Pattuglia acrobatica nazionale (Pan) che hanno entusiasmato e commosso gli oltre centomila spettatori che hanno ammirato le loro evoluzioni. Gli Mb 339 Pan dopo le 17:30 hanno mostrato la loro bravura con figure, rientri e allineamenti (10 velivoli compreso il solista) che hanno strappato applausi in una giornata di festa non rovinata nemmeno dal maltempo.
A CASA COME IN CLASSE
Attivo il primo programma E-Learning in Italia, una rivoluzione per la didattica. Un sistema informatico in grado di registrare le lezioni in un archivio e di tradurre in via informatica gli appunti dell’insegnante attraverso un fibra ottica. Il nuovo metodo sarà utile per gli studenti assenti, ma anche per gli studenti presenti in fase di preparazione degli esami e delle interrogazioni. Sarà possibile riascoltare o rileggere gli appunti delle lezioni. Si tratta di una rivoluzione della didattica.
info: info@istitutoaeronautico.it – tel. 035.40.15.84





