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F-16 Falcon, storia da record

Posted by admin On Marzo - 13 - 2021

L’F-16 “Falcon”, conosciuto oggi come “Viper”, è un caccia multiruolo monomotore ed è il velivolo militare con più unità in servizio al mondo, ben 3000, comprese le versioni meno aggiornate. Nel 2014 la Lockheed Martin, impresa aerospaziale, ha mostrato l’ultima versione della vipera: l’F16V Block 70/72, che dovrebbe restare in servizio fino al 2050.

Dopo la fine della guerra del Vietnam, l’Air Force rimase sorpresa dalla estrema agilità dei Mig 17, 19 e 21, che diedero filo da torcere agli F4 Phantom, altro capolavoro aeronautico. Nonostante i caccia americani abbiano avuto un leggero vantaggio sui velivoli vietnamiti di produzione sovietica, gli americani avviarono studi su un nuovo caccia per contrastare in dogfight i velivoli sovietici. Il progetto ebbe già inizio nel corso della guerra, nel 1969, e dopo 3 anni vennero presentati due prototipi: General Dynamics YF-16 (l’attuale F-16) e il bimotore Northrop YF-17 Cobra (progetto da cui si ricaverà l’F18 Hornet). Dopo qualche mese di valutazioni e test, il primo prototipo ebbe la meglio entrando in produzione nel 1974. I suoi compiti erano di complementare gli F-15 Eagle entrati in servizio nel 1976 e di opporsi ai Mig sovietici.

Ciò permise un enorme vantaggio sul dogfight, grazie alle virate strette del Falcon, che possono arrivare fino ai 9G.

Il programma di distribuzione internazionale

All’inizio del 1978 alcuni paesi europei e del Medio Oriente erano alla ricerca del sostituto del F-104 Starfighter e dei vecchi caccia in dotazione. La General Dynamics, prima azienda produttrice del Falcon per l’USAF, diede inizio ai primi contratti di vendita internazionale. Le prime versioni A (monoposto) e B (biposto) Block 1, 12 e 15 vennero consegnate entro il 1982 per Belgio, Olanda,  Danimarca e Israele, aggiungendo le versioni migliorate A+ e B+ per Indonesia, Venezuela, Pakistan, Taiwan, Thailandia e Portogallo tra il 1989 e 1995. La seconda “ondata” di vendite fu dalla metà degli anni Ottanta fino al 2010, con le versioni avanzate C/D Block 30, 40/42 e 50/52, che garantivano radar più potenti e agilità migliorata. I primi paesi che ottennero questi velivoli furono Israele, Egitto, Corea del Sud quindi a fine anni Novanta anche Grecia, Turchia, Taiwan, Bahrein, Oman, e Giordania. All’inizio del nuovo millennio l’Italia ordinò i nuovi Eurofighter, ma nell’attesa l’Aeronautica Militare dovette prendere in prestito dal 2003 fino al 2012 i Falcon versione A/B avanzati dell’USAF. Gli F-16 si stanziarono nel 5° (Cervia), 41° (Sigonella) e 37° stormo (Trapani). In totale a giorno d’oggi sono ben 25 Paesi a usufruire il Viper, ottenendo il record di servizio in più nazioni.

Gli F-16 e gli attuali conflitti: le aggressive “Vipere di Erdogan” e la tensione Cina-Taiwan

Negli ultimi anni gli F-16 turchi sono protagoniste di numerosi episodi di crisi politiche, come l’abbattimento da parte di due Viper turchi di un cacciabombardiere SU-24M russo, a novembre 2015. altra questione la crisi diplomatica tra Grecia e Turchia che, negli ultimi vent’anni, hanno visto spessissimo i rispettivi caccia impegnati sul mar Egeo in continui intercettazioni e ingaggi, a volte finiti male, come lo scontro di un F-16 greco e uno turco che ha portato la morte del pilota ellenico. Lo scorso agosto, 4 Viper e due F-4 Phantom turchi si sono sfidati con sei F-16 greci non molto lontano dall’isola di Rodi. Dall’altra parte del mondo, a Taiwan, le tensioni tra “le due Cine” non si placano, e il governo di Taipei per mantenere una difesa convincente qualche anno fa ha ordinato i nuovi F-16 Block 70/72 per contrastare i caccia cinesi, come i J-10, J-11 e Su-35.

La ultima evoluzione del Viper, grazie all’F-22 e F-35

La Lockheed Martin ha sviluppato la nuovissima versione del caccia multiruolo, il Block 70/72, ma cosa ha in più dei precedenti Falcon? I nuovi F-16 sono dotati dei più avanzati radar a scansione elettronica AN/APG-83 AESA, sviluppati all’inizio per i caccia di quinta generazione F-22 Raptor e F-35. Ciò permette di avere una maggiore precisione e rilevamento degli obiettivi aerei e terrestri. Il velivolo dispone anche di un datalink avanzato (collegamento dati di comunicazione direzionale) usato solo dai velivoli furtivi.

Il multiruolo ha rispetto ai suoi precedenti “compagni” una vita strutturale aumentata del 50% (un totale di 12 mila ore rispetto alle 8 mila base) e un sistema automatico di prevenzione di collisione al suolo (GCAS). È integrato anche un nuovo computer di bordo, GPS e sistema di visione notturna. Ciò lo rende al momento il caccia più avanzato tecnologicamente della quarta generazione, con listino prezzo di 65 milioni di dollari a unità. Le ordinazioni di Marocco, Taiwan, Bahrein, Slovacchia e Bulgaria permetteranno al Viper di volare per altri 30 anni e forse anche di più, prestando così la bellezza di oltre 75 anni di servizio.

Alberto Julio Grassi, 3 A Scientifico

 

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