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Eco-aiuto: con la Solar Ship

Posted by admin On Aprile - 22 - 2013

Il sogno dell’imprenditore canadese Jay Godsall di poter volare, senza inquinare l’ambiente, nelle zone più remote del pianeta per raggiungere popolazioni in difficoltà e fornire loro vaccinazioni, cibo e medicine, oggi è a un passo dal diventare realtà. Le sue Solar Ship, velivoli cargo a energia solare, hanno già raggiunto i territori remoti del nord del Canada con successo, e ora sono pronte a spingersi verso l’Africa.

Il funzionamento di questi velivoli è innovativo: i pannelli solari che si trovano sul pallone alimentano un motore elettrico che garantisce l’energia per volare e atterrare.

L’enorme pallone della Solar Ship, che la rende simile a un dirigibile, è riempito con elio per bilanciare il peso dei pannelli solari e delle batterie, ma il vero aspetto rivoluzionario è la capacità di atterrare in uno spazio abbastanza ristretto, come un campo da calcio: quando ci sono disastri strade e aeroporti possono infatti essere danneggiati, e queste difficoltà ritardano o addirittura impediscono le operazioni di soccorso; spesso poi le strade africane sono bloccate per le forti piogge stagionali, proprio quando il rischio potenziale di diffusione di malattie come malaria e colera è più alto e nessuno riesce a intervenire in caso di necessità.

Costruire un velivolo a energia solare che portasse aiuti nelle regioni più remote – come ha raccontato alla Bbc – è sempre stato un sogno di Godsall.

Questa idea deve però scontrarsi con i costi del progetto: una Solar Ship lunga trenta metri, con una capacità di 500 chilogrammi utili per fornire aiuti a una cittadina di circa 2 mila abitanti, costa un milione di dollari.

Inoltre, il prezzo dell’elio (difficile tra l’altro da trovare nella maggior parte delle città africane) nell’ultimo anno è più che raddoppiato.

Per attirare benefattori e fare in modo che la campagna per il suo progetto possa raggiungere l’obiettivo prefissato di un milione di dollari, Godsall ha cercato aiuto affidandosi al marketing: con una donazione di almeno 500 dollari, infatti, i velivoli porteranno alto nei cieli africani il nome del benefattore.

Stefano Leidi, 5A Ls

 

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