Intervista al Preside: l’ottimo rapporto tra genitori, alunni e docenti uno dei punti di forza della scuola
Giuseppe Di Giminiani, da sempre, è il preside dell’Istituto Aeronautico: dirigente, docente, guida, autista, anima insomma della scuola in ogni suo aspetto.
Signor preside, da quanto tempo lavora in questa scuola?
Sono passati ormai 24 anni dalla nascita e fondazione di questa scuola nel 1989. Si può quindi dire che l’ho vista crescere nel tempo.
Ha sempre voluto diventare preside di una scuola così prestigiosa, o aveva altri sogni nel cassetto da bambino?
Adesso non ricordo di preciso quali fossero i miei sogni quando ero un bambino, anche perché cambiavo spesso idea: passavo dal voler diventare un camionista e girare l’Europa al diventare un pilota di linea, un generale. Insomma non avevo ancora chiaro che cosa avrei fatto.
Cosa ne pensa oggi dell’Istituto Antonio Locatelli e dei suoi studenti?
Da sempre questa scuola si differenzia dalle altre; non solo per il suo preciso indirizzo, ossia quello Aeronautico, o per la bravura degli studenti. Uno dei punti di forza secondo me più importanti è il rapporto che siamo riusciti a ottenere tra alunni, insegnanti e genitori all’interno dell’Istituto. Sin dall’inizio ho cercato di infondere agli alunni i valori formativi che ritengo più importanti per crescere, come l’onestà, il rispetto, la diligenza, l’impegno e l’educazione in qualsiasi luogo, anche al di fuori della scuola.
Qual è stata la sua esperienza formativa prima di fondare questa scuola?
Ho insegnato matematica per 12 anni in licei e istituti tecnici. Lì ho visto una grande differenza rispetto alle altre scuole e un decadimento dei valori che tutt’oggi sono invece bandiera di questa scuola.
Quali sono i progetti futuri per la scuola?
L’obiettivo principale è quello di rimanere sempre al “top”. È anche in fase di completamento il progetto di digitalizzazione della scuola, inserendo nuove LIM e fornendo iPad, con al loro interno i libri, a tutti i nuovi studenti. Vorrei anche iniziare un progetto di lingue umanistiche insegnate esclusivamente in inglese da professori madrelingue.
Lei è anche autista per la scuola: è stato facile prendere la patente per guidare l’autobus?
Per me è stato facile, mi è bastato studiare. Sono sempre stato appassionato di meccanica e del funzionamento di auto e moto. E per me non è un problema guidare un autobus.
Il numero di aspiranti piloti che vogliono iscriversi in questa scuola è sempre più alto: sarebbe disposto, quindi, a spostare la scuola?
No, la scuola non si sposta dalla sua sede di via Carducci. Potremmo eventualmente costruire un college come quello di Madone, con tutte le comodità per i ragazzi.
Matteo Longoni, 2B Ls
