Stavo pensando a una cosa… Non vi siete mai fermati un secondo a pensare, prima di fare una qualunque azione, se fosse davvero la scelta giusta magari rischiare la propria pelle o qualcosa di vostro per raggiungere un obbiettivo? Beh, secondo me questa è una bella domanda.
Vorrei partire però prendendo in considerazione un fatto piuttosto ovvio, ovvero che siamo tutti diversi l’uno dall’altro, ma non tanto dal punto di vista “fisico/esteriore”, quanto per il fatto che ognuno di noi possiede una propria individualità. Difatti la parola individuo definisce una persona umana considerata nella sua singolarità: di conseguenza qualcuno che pensa e agisce in modo diverso dagli altri. Io, giustamente, non posso entrare nella mente degli altri e forzarli a fare qualcosa di pericoloso perché penso sia giusto.
Fatta questa breve introduzione, torniamo a noi. Personalmente prima di avventurarmi a fare qualunque cosa, oltre a fermarmi e a pensare a tutte le possibilità e agli scenari che si potrebbero verificare, prendo in considerazione anche tre variabili molto importanti, e cioè il dispendio energetico che devo usare, la dedizione nel mettere le proprie qualità a disposizione di qualcosa, e per finire la più importante, il sacrificio di qualcosa di particolarmente rilevante per uno scopo nobile come un ideale.
All’inizio potrebbe sembrare che per compiere un processo del genere ci si impieghi molto tempo, ma invece è una questione di pochi secondi, o addirittura millisecondi. Dopotutto, ci ricorda anche Antonia Gravina che “pensare prima di agire è saggezza, ma agire prima di pensare è rimpianto”, no?
Insomma, per concludere, riprendendo, con la frase riportata sopra dall’autrice ci viene spiegato quanto sia necessario pensare a tutto quello che potrebbe capitarci prima di compiere sciocchezze o semplicemente azioni di cui potremmo pentirci; difatti se una persona si sente in dovere di fare qualcosa di molto importante per sé, è ovvio e normale che compia un sacrificio del genere, e usi tutte le proprie energie a disposizione. Anche se potrebbe risultare pericoloso, lo fa comunque: perché ci tiene, costi quel che costi.
Sull’altra faccia della medaglia, invece, possiamo trovare delle persone che agiscono senza pensare alle conseguenze, e ciò potrebbe causar loro spiacevoli conseguenze, potremmo dire.
Addirittura ci sono delle persone che si rifiutano direttamente di agire a prescindere, perché non vogliono spendere le loro energie in qualcosa di pericoloso o che per loro potrebbe risultare inutile, perché in contrasto con i loro ideali, che dal mio punto di vista sono chiaramente sbagliati, ed è una cosa questa che detesto.
Però come ho detto prima, non ci posso fare nulla. Io, invece, cerco di mettere tutto me stesso nel fare qualunque cosa, anche se sono consapevole del fatto che potrebbe prosciugare completamente tutte le mie energie, con la conseguenza di ritrovarmi ogni volta esaurito completamente.
Non mi importa. Io rimango sempre saldo sui miei ideali, e nessuno può cambiare ciò che penso. Quindi, è giusto andare sempre avanti, anche rischiando, per arrivare in fondo a una qualcosa che ci interessa oppure che ci si presenta di fronte? Sì, lo è sempre per andare avanti ed essere delle persone sempre un po’ migliori.
Francesco La Ferla, 2 A Scientifico