Dopo gli anni in cui veniva letta la posta altrui, venivano cancellate intere parti di libri prima che venissero pubblicati, ci dicono che la censura è stata abolita. Sottolineo il termine “ci dicono”, perché non tutto ciò che dicono avviene davvero.
Abolizione non è una garanzia, abolizione è una parola detta da un bugiardo: ci sono le stesse possibilità che sia vera oppure falsa, e tu non saprai mai con certezza quale sia l’opzione vincente.
Le testate giornalistiche, le emittenti televisive e radiofoniche ormai sono monopolizzate da pochi, noi siamo nelle mani di pochi: loro scelgono cosa farci sapere e cosa no, loro scelgono che tipo di pasta farci mangiare, siamo persone libere ma incatenate.
Ma la vera censura non scritta avviene nella nostra mente, il nostro pensiero è il nemico peggiore; prima di esprimerci anche senza accorgercene la nostra mente filtra tutto attraverso gli ideali a cui fin da piccoli siamo stati abituati.
La censura c’è ancora, la causiamo noi e la causano altri, a discapito di tutti. Non vi è più libertà di parola, non vi è mai stata. Neghiamo l’umanità a noi stessi.
Marcello Colombi, 1A Ls