Da qualche mese, all’aeroporto di Orio al Serio, “Il Caravaggio International”, c’è grande movimento: infatti, dopo molti anni di attesa, si è deciso di rifare totalmente la pista di atterraggio.
I lavori, programmati con largo anticipo, sono in perfetto orario sulla tabella di marcia, anche se, durante gli scavi delle nuove fondamenta, i problemi non sono certo mancati: a partire dalla scoperta nel sottosuolo di molti ordigni della Seconda Guerra Mondiale che sono stati comunque rapidamente rimossi e fatti brillare in appositi luoghi in tutta sicurezza
La prima fase dei lavori, iniziata l’8 marzo di quest’anno, si è conclusa il 26 aprile, con appena una settimana di ritardo rispetto alla tabella di marcia, e consisteva nel rifacimento della testa 10 e della posa di alcuni sotto servizi, co accorciamento momentaneo della pista di circa 500 metri.
La seconda fase, iniziata il 26 aprile e terminata come da programma il 13 Maggio, è stata identica alla prima, solo che la parte della pista interessata era quella della numero 28. In questi giorni è invece in corso la fase più importante e delicata di tutta l’opera: ossia la rimessa a nuovo di tutto il centro pista e, per farlo, l’impresa appaltatrice non avrà molto tempo. Sono tre settimane sono previste infatti, durante le quali si dovrà rimuovere l’asfalto, sistemare le fondamenta e ammodernare tutti i collegamenti presenti sotto la pista, quindi procedere con la riasfaltatura e il rifacimento di tutta la segnaletica orizzontale.
L’ENAV (Ente nazionale aviazione civile), approfittando del fatto che l’aeroporto resterà in questo periodo chiuso (e più precisamente dal 13 maggio al 2 giugno), ha anche inviato i tecnici della Techno Sky per un controllo approfondito di tutti gli apparati di cui l’aeroporto “Il Caravaggio” è fornito: saranno controllati il radar primario e il radar secondario, calibrato l’ILS (anche se questa fase è già iniziata il 5 di aprile) e verranno fatti molti altri controlli.
Nel frattempo tutti i voli sono stati dirottati al Terminal 1 dell’aeroporto di Milano Malpensa. Insomma la chiusura dell’aeroporto creerà quindi per una ventina di giorni da una parte un certo disagio per i moltissimi passeggeri che abitualmente si affidano a questo prezioso servizio, e dall’altra venti giorni di “festa” per gli abitanti del quartiere Colognola di Bergamo (sopra cui passano buona parte delle rotte), che non aspettavano altro per avere un po’ di silenzio; sorvolando comunque sulle polemiche, con questo intervento di manutenzione straordinaria che si concluderà prima del boom dei turisti (la salvezza per l’economia della città di Bergamo) si otterrà di atterrare e decollare allo scalo di Orio al Serio in maggiore sicurezza.
Mirko Mondini, 5A Ls
Imponenti i numeri di questa operazione di restyling dello scalo: 50 milioni di euro per riassaltare 550 mila metri quadrati di superficie utilizzando 220 mila tonnellate di asfalto. Otto km in tutto la lunghezza dei nuovi cavidotti previsti nel progetto, con 370 km di cavi elettrici da sostituire. Impegnati nelle opere 150 operai su tre turni h24 nelle prime due fasi, 300 nella terza.