Sunday, November 2, 2025

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Videogiochi e web? Solo con moderazione

Posted by admin On Aprile - 1 - 2019 Commenti disabilitati su Videogiochi e web? Solo con moderazione

Al giorno d’oggi noi ragazzi spendiamo molto tempo giocando ai videogiochi e a cose surreali; questa è una cosa molto negativa. Gli informatici addetti al settore dei videogiochi ne creano moltissimi, uno più bello dell’altro, estremamente realistici e attraenti. Tutti questi fattori, apparentemente positivi, attirano molti ragazzi, li spingono a spendere le loro giornate davanti a un monitor e creano alla fine una forte dipendenza. Sì, è vero: sono un passatempo divertente, ma solo ed esclusivamente se usati con consapevolezza e moderazione.

Personalmente non capisco come si possa rinunciare a uscire con gli amici o a fare attività fisica per restare invece da soli in camera o qualunque altro posto  a giocare, davanti a un monitor. Molti ragazzi, di tutte le età, replicano affermando che giocano online o più esattamente in connessione con altre persone, quindi non da soli, ma a mio parere è una tesi “disperata”: un’affermazione usata come “ultima spiaggia” per consolidare la propria idea, del tutto infondata.

Giocando molte ore allo stesso videogioco, oltre allo stress che si accumula sempre più, ci si immerge oltretutto totalmente in esso, quindi anche quando si è fuori casa (ad esempio a scuola) si continua a pensarci e a parlarne. Questo l’ho potuto constatare sentendo parlare anche ragazzini di età inferiore alla mia. Oltre che sottrarre tempo, energie e una vita sociale ai ragazzi, i videogiochi se usati in eccesso, come spesso accade, li portano in una realtà virtuale che dovrebbe avere il “pregio” di staccarli dai problemi della vita reale.

C’è un’altra questione, che mi fa molto arrabbiare: sono i ragazzi verso i diciott’anni che si intendono di molti argomenti da videogioco, ma sono ignoranti nei confronti di altri molto importanti, come ad esempio la politica o i problemi ambientali. Le nuove tecnologie, di ogni genere, sono costruttive se usate moderatamente e, magari, anche per motivi concreti.

Federico Gotti, 2 A Scientifico

 

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Amore per l’astronomia: il futuro

Posted by admin On Aprile - 1 - 2019 Commenti disabilitati su Amore per l’astronomia: il futuro

di Filippo Mancuso, 2 A Scientifico

Dr. Stephen Hawking, a professor of mathematics at the University of Cambridge, delivers a speech entitled “Why we should go into space” during a lecture that is part of a series honoring NASA’s 50th Anniversary, Monday, April 21, 2008, at George Washington University’s Morton Auditorium in Washington. Photo Credit: (NASA/Paul. E. Alers)

Fin dall’inizio della storia dell’umanità, l’astronomia ha affascinato molte persone, e tra queste vi sono io, un quindicenne che ha fatto di questa materia la sua passione più grande. Le stelle, i pianeti, lo spazio, le galassie e l’origine dell’Universo, argomenti che nascondono al loro interno formule parecchio complesse, che nella maggior parte dei casi riescono a sconvolgere la mente umana e tutte le nostre certezze insignificanti.

Queste formule sono incredibili, perché non descrivono solo fenomeni come l’origine del cosmo, la vita di una stella e la formazione dei buchi neri, ma anche svariate situazioni che ci ritroviamo ad affrontare quotidianamente. Per questo l’astronomia mi ha sempre affascinato, fin da piccolo, facendomi porre grandi interrogativi. Dopo 9 anni ho risposto solo a una piccola parte.

Siamo soli nell’Universo? Cos’è successo prima della creazione di tutto ciò che conosciamo? Esiste veramente un’entità sovrannaturale che controlla tutto?

Queste sono solo alcune delle domande che mi son posto, e a cui ancora oggi non riesco a trovar risposta. Stephen Hawking è da sempre stato il mio idolo, poiché ha saputo trovare risposte concrete per alcune di queste riflessioni che mi stavano tormentando. Stephen Hawking è stato colui che ha rivoluzionato sotto tutti i punti di vista i concetti che costituivano l’astronomia.

Questa persona, conosciuta per la sua intelligenza innata, e per le sue scoperte riguardanti lo spazio e i buchi neri, è ancora per me un punto di riferimento da seguire: già a 11 anni riuscivo a comprendere in parte vari argomenti riguardanti l’astronomia, e questo perché ascoltavo le sue interviste, esaminavo con attenzione le sue teorie, e leggevo con grande interesse i suoi libri.

Un giorno vorrei poter dedicare più tempo a questa mia passione, lavorando nell’ambito delle scienze astronomiche.

 

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Fielding: “The diary of Bridget Jones”

Posted by admin On Aprile - 1 - 2019 Commenti disabilitati su Fielding: “The diary of Bridget Jones”

Have you ever felt imperfect or like there’s nothing in your life that goes right? Well, this book is perfect for you. “The diary of Bridget Jones” is the title of this book, written by Helen Fielding. 

Nick Hornby, literary critic, says that she is one of the funniest and irresistible female writers. She is considered like a comic genius. This book is dedicated to her mother, because she is not like Bridget’s mother. 

This diary tells us about the whole yeas of Bridget day by day, from the first of January to the 26th of December. 

At the beginning she describes the start of her year like a “extraordinary terrible year”. 

If you want to live this year with Bridget, you have to read Bridget’s goals first, even if they are not correct. 

Her life is characterized by alcohol, cigarettes, food and men. She is not lucky, in particular with men who break her heart many times… But at the end of the year she understands the secret of happiness. 

While you read the book, you have to remember that everyone has the right to be imperfect because this imperfection makes you perfect. We read this book and it made us understand many important things… we hope it will be the same with you. 

Daniela Signorelli e Valentina Moretti, 5 A Tecnico

 

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The adverse life of Howard Hughes

Posted by admin On Aprile - 1 - 2019 Commenti disabilitati su The adverse life of Howard Hughes

If we try to summarize Howard Hughes’ life in 1 word, the best possible choice is “Adversity”, which he surpassed with his geniality and hard work. Surely, it’s undeniable that the American aviator and producer had an harsh existence.

Since he was a child he had been affected by Compulsive – Obsessive Disorder which led him to insane behaviours, he was a maniac of personal cleanliness due to his germaphobic attitude and he was a little deaf.

He was a great fan of aviation, that was a new field to discover and develop at the beginning of the century and his intuitions were mixed with cinematography. We can define his movie “Hell’s Angels” the first colossal in Hollywood’s history, but even here difficulties were not missing. He took a really big risk investing almost 4 million dollars, which was an unthinkable  sum of money for a film at the time.

Hughes is mostly known for his huge contribution on the engineering aspects of aviation. Maniac of perfection, often his projects slew down because he focused too much on little details, but his attitude in solving problems and dealing with new challenges was impressive. 

The biggest adversity Hughes went through is doubtless the trial he was submitted to, because he was accused of war-profiting during WWII. He won the process brilliantly, rejecting every accuse.

His life is inspiring because it teaches us how to face problems and solve them.

Davide Casiraghi, 5 B Tecnico

 

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World’s largest free kitchen: in India

Posted by admin On Aprile - 1 - 2019 Commenti disabilitati su World’s largest free kitchen: in India

Nearly 5oo years ago, in the Indian subcontinent, a Sikh Guru made a revolutionary idea about the consumption of food. The idea consisted in creating a place where everyone, regardless of religion or social status, could sit on the ground together as equals and eat the same food.

This was done because in that period the caste which you belonged could decide what you had to eat and with whom. So for this reason it was established a free community kitchen in every Gurudwara (Sikh temple) where everyone were welcomed.

At the Sikh Golden Temple Harmandir Sahib, in Amritsar India (one of the most important one) nearly 100.000 people ate every day and no one of them was obliged to pay. Here, in just one day 12.000 kilos of flour are used, 1500 kilos of rice, 13000 kilos of lentils and up to 2000 kilos of vegetables; than there is a mechanized oven that makes 200000 roties (Indian flat bread).

So this kitchen (called langar in Punjabi) is one of the largest free kitchens in the world.

The kitchen is run by 450 staff (regular volunteer) helped by hundreds of other volunteers that wash the 300000 plates, spoons and bowls. The kitchen never runs out of food, most of the donations are made anonymously.

The largest free kitchen in the world embodies the ideal of equality and thus has always been more than just a place to eat for free.

Baldev Singh, 5 B Tecnico

 

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Diplomi ’18: tradizione e rinnovamento

Posted by admin On Aprile - 1 - 2019 Commenti disabilitati su Diplomi ’18: tradizione e rinnovamento

Il 28 ottobre si è svolta al Palacreberg di Bergamo, come da tradizione, la cerimonia di consegna dei diplomi agli alunni del corso “Corsaro II”, diplomati nell’anno scolastico 2017/2018: il nome, anche questo dovuto alla tradizione, fa riferimento a un tipo di aeroplano. Ogni anno di corso infatti è caratterizzato da una specifica assegnazione.

Ad aprire la cerimonia è stato il colonnello Vanni Scacco, docente di circolazione dell’istituto, che non ha mancato di ricordare i valori che lo animano, quali il senso di appartenenza, l’impegno e l’ambizione. A fare la prima comparsa sul palco sono state, come di consueto, le matricole, a cui sono state consegnate le mostrine.

Primo a esibirsi tra gli artisti è stato invece Alessandro Monteleone, che ha intonato una canzone, “Para ti”, ispirata alla storia di un orfanotrofio in Bolivia. A questa è seguita “Tutto bene”, di Francesco Bonanno, diplomato della scuola e cantautore.

Poi ha fatto la sua apparizione quella che è la “madrina” della cerimonia da ormai diversi anni, Maria Teresa Ruta. Insieme al colonnello hanno presentato la collaborazione tra la scuola e il centro di Oncologia Val Seriana e Val Cavallina. Hanno inoltre ringraziato per la loro partecipazione diverse persone presenti, appartenenti all’Aeronautica Militare, all’ENAC, all’ENAV, all’aviazione civile, alle diverse forze armate e al mondo dello spettacolo.

L’applauso più caloroso da parte degli studenti è andato però, come sempre, al preside Giuseppe Di Giminiani, che ha posto i suoi personali ringraziamenti ai docenti, agli amici e a tutti coloro con cui ha collaborato.

Il preside ha anche rafforzato le precedenti parole del colonnello, ribadendo i concetti di sacrificio e spirito di appartenenza.

A questo punto è cominciata la consegna dei diplomi vera e propria, che è stata intervallata da diverse performance, tra cui ricordiamo quelle eseguite dalle alunne del liceo coreutico, coordinate dalla professoressa Elena De Laurentiis e dall’étoile Carla Fracci, direttrice. Un altro spettacolo che ha lasciato gli spettatori particolarmente meravigliati è stato quello di “Sabbia e musica”: sono stati fatti alcuni disegni utilizzando la sabbia, sotto i quali sono state suonate le note di diversi celebri cantautori italiani.

Michele Bramati, 3 A Scientifico

 

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