Saturday, November 1, 2025

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Messa di Natale: scuola e famiglia insieme

Posted by admin On Febbraio - 17 - 2014 Commenti disabilitati su Messa di Natale: scuola e famiglia insieme

“Impegno, sacrificio e spirito d’appartenenza”: sono queste le virtù che il professor Giuseppe Di Giminiani, preside dell’Istituto Locatelli, ha voluto sottolineare e ricordare durante la celebrazione dell’annuale santa Messa di Natale, tenutasi nella chiesa di San Bartolomeo a Bergamo, lo scorso 7 dicembre.

Intorno alle 10, in corteo, gli studenti si sono incamminati verso la chiesa. Lì, il padre domenicano Tommaso Reali, professore di religione all’Istituto Locatelli, ha dato inizio alla celebrazione, nella semplice struttura della chiesa Seicentesca, adornata da numerose opere del pittore veneziano Lorenzo Lotto. Dopo un’appassionata omelia, durante la quale padre Reali ha toccato l’importanza dell’amore e del rispetto, ogni classe ha avuto la possibilità di esprimere il proprio messaggio durante la preghiera dei fedeli. L’alluvione in Sardegna, lo tsunami in Indonesia e la morte di Nelson Mandela sono solo alcuni dei temi toccati.

La Santa Messa si è conclusa con i ringraziamenti da parte del preside. Un discorso intenso, nel quale Di Giminiani ha ribadito l’importanza della collaborazione tra scuola e famiglia.

Al termine gli auguri di buon Natale a genitori, ai docenti, e soprattutto agli studenti, “veri protagonisti di una scuola che continua a crescere e a preparare i giovani al mondo del lavoro e dell’aeronautica”. “Non c’è obiettivo più ambizioso che quello di realizzare un sogno”, ha concluso il preside.

 Lorenzo Leoni, 2A Ls

 

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Jobs: dalla neonata Apple al futuro

Posted by admin On Febbraio - 17 - 2014 Commenti disabilitati su Jobs: dalla neonata Apple al futuro

Steven Paul Jobs nasce il 24 febbraio 1955 in California, e i genitori, due giovani studenti universitari, lo danno in adozione a Paul e Clara Jobs.

Dimostra sin da piccolo di essere portato alle materie scientifiche, e si diploma a 17 anni alla Homestead High School di Cupertino; quindi si iscrive al Reed College di Portland per specializzarsi in informatica, la sua principale passione, ma presto abbandona gli studi: inizia a lavorare in Atari come programmatore di videogames.

Guadagnato il necessario, fa un viaggio in India, e al ritorno, nel 1974, coinvolge il suo ex compagno di liceo e amico Steve Wozniak, nella fondazione di Apple Computer, con sede nel garage di casa: con la “mela” i due muovono i primi passi verso la fama nel mondo informatico, grazia a modelli di microcomputer avanzati.

L’ascesa al successo però spesso comporta ostacoli: Wozniak ha un incidente aereo nel 1983, dal quale si salva senza ferite, ma sceglie di lasciare Apple per vivere la sua vita in altro modo; lo stesso anno entra a far parte della società il presidente della Pepsi, John Sculley: questo accordo sarà fatale per Jobs, perché con l’insuccesso di Apple III, viene estromesso dal consiglio amministrativo Apple.

Il programmatore però non si arrende: con tenacia e forza riparte da zero e fonda la Next Computer  e poco dopo compra la Pixar. Alla fine la sua presenza, la sua capacità e la sua geniale intuizione sono richieste di nuovo dalla Apple. Jobs introduce sul mercato l’iMac, innovativo computer All-in-one, che salva dal fallimento la casa americana, e apre la pista a nuovi prodotti.

Steve Jobs viene colpito nel 2004 da una forma rara di cancro al pancreas, dalla quale si riprende, ma i segni di una nuova malattia si manifestano dopo quattro anni, e nel 2009 lascia i suoi poteri di amministratore delegato. Torna al lavoro e calca nuovamente il palco nel giugno 2009, quando presenta il rinnovo dell’intera gamma iPod. A gennaio 2010 presenta la sua nuova scommessa:  iPad. Il 5 ottobre 2011 la sua lunga lotta contro il cancro termina: Steve Jobs, una delle figure più importanti e significative dell’era digitale, muore, lasciando all’umanità tecnologie che hanno aiutato e migliorato la vita di ogni uomo.

Morena Serapilha D’Horta, 5A Ls

 

“Siate affamati. Siate folli”: questa frase venne detta da Steve Jobs, lo scomparso fondatore di Apple, ai neo-laureati dell’università di Stanford.

Con “Siate affamati” intendeva dire di non sentirsi mai sazi di quello che conquistiamo o che ci circonda, e aver sempre voglia di scoprire qualcosa di nuovo.

“Siate folli” significa non appiattirsi sui luoghi comuni e sulla strada della semplicità e della ragione comune, ma dare corpo anche alle idee più pazzesche per realizzare nuove conquiste e soluzioni di vita.

In effetti queste parole sono state la conclusione di una vita piena di rischi e follie, ma anche di molte delusioni: la più grande furono le dimissioni dalla Apple. Da questo “addio” è nata la Next Computer, ed è arrivato l’acquisto della Pixar, che sarebbe diventata una delle più grandi case di animazioni computerizzate: il primo film sarà “Toy Story – Il mondo dei giocattoli”.

Tornato alla Apple nel 1997 Jobs ha cominciato a cambiare e a influenzare la vita delle persone con le sue invenzioni: ha creato il primo iPod e iTunes, un software con cui è possibile ascoltare musica e acquistarla attraverso il servizio online iTunes Music Store.

Nel 2007 ha creato il primo iPhone e quindi il primo tablet computer targato Apple: l’iPad.

Filippo Bonetali, 4A Ls

 

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Tra le stelle con l’astronauta Guidoni

Posted by admin On Febbraio - 17 - 2014 Commenti disabilitati su Tra le stelle con l’astronauta Guidoni

Sabato 9 novembre 2013, all’Auditorium di Albino, si è tenuto un importante incontro sul tema “L’uomo e lo spazio”, con ospite d’eccezione l’astronauta Umberto Guidoni, 59 anni, romano, oggi anche astrofisico e politico. Poteva forse l’Istituto Aeronautico Locatelli perdersi un’opportunità del genere? Ovviamente no, e così, quella mattina, una sua rappresentanza era seduta proprio in prima fila, pronta a sentire tutte le straordinarie imprese e le esperienze che l’astronauta ha vissuto nel corso della sua carriera: oltre tutto, con il suo secondo viaggio spaziale, nel 2001, è stato il primo europeo a bordo della Stazione spaziale internazionale (ISS).

L’evento è stato organizzato dall’ associazione “Federica Albergoni Onlus” di Albino, impegnata nella donazione del midollo osseo, per raccogliere fondi a favore di un’unità mobile per prelevare sangue a volontari che si sottoporranno ad un trapianto di cellule staminali emapoietiche.

La giornata è stata presentata dalla giornalista della RAI Alma Grandin con la partecipazione di Eugenio Sorrentino, giornalista scientifico. Il palco era allestito come un semplice salotto, ma immerso in un cielo stellato, per rappresentare come il cosmo diventi sempre più vicino alla nostra realtà quotidiana, perché “il futuro è sempre più legato allo spazio, in qualsiasi ambito, dalle telecomunicazioni alle ricerche scientifiche”.

Guidoni ha ripercorso le tappe principali dell’astronautica: dallo Sputnik allo sbarco sulla Luna, per arrivare fino alla realizzazione della Stazione spaziale internazionale. Ha parlato anche delle proprie esperienze nello spazio: il viaggio sul Columbia nel 1996, sull’Endeavour nel 2001 e quindi la permanenza a bordo dell’ISS come fisico.

Alla fine dell’incontro l’astronauta ha risposto alle domande del pubblico, che si vedeva essere molto interessato, tanto da non esserci il tempo di ascoltare le curiosità di tutti i presenti.

Prima di “tornare a terra” gli studenti del “Locatelli” sono saliti sul palco per stringere la mano, ringraziare e  scattare una foto ricordo con Umberto Guidoni, l’uomo che è riuscito a coronare il sogno di una vita.

 Davide Benedetti, 3B Ls

 

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Elezioni alla Consulta: Pinotti è vice

Posted by admin On Febbraio - 17 - 2014 Commenti disabilitati su Elezioni alla Consulta: Pinotti è vice

È una mattina come tante quella di venerdì 29 novembre 2013,  ma dal bus Trezzo – Bergamo, quel giorno, alla fermata a pochi metri dal nostro Istituto, Daniele Pinotti, 3A liceo, non scende.

Oggi infatti il viaggio si prolunga fino al liceo Secco Suardo, dove un secondo pullman attende altri come lui diretti al Convitto Nazionale Cesare Battisti di Lovere, dove fino al giorno successivo sessanta neoeletti alla Consulta Provinciale degli Studenti hanno avuto occasione di confrontarsi, dibattere e informarsi sul mondo della scuola.

Vi ricordate quei foglietti sui quali in ottobre ognuno di noi studenti aveva dovuto votare il “proprio” candidato? Ebbene, le urne hanno nominato rappresentati della CPS per il “Locatelli” Arturo Leyva (non presente alla “due giorni” in quanto in Florida a frequentare la scuola) e il già citato Daniele Pinotti. Così si è fatto in ogni istituto secondario  pubblico e paritario bergamasco (al voto 40 mila studenti in tutta la provincia) ed ecco che si ottengono i sessanta rappresentanti, considerando qualche assenza. I neoeletti hanno potuto, nella due giorni di formazione a Lovere, parlare con politici di ogni schieramento dei problemi della scuola, come il taglio dei finanziamenti regionali, oltre che confrontarsi con un reporter di fama nazionale, Giorgio Fornoni, ex sindaco di Ardesio e parte della redazione di Report, trasmissione di Rai 3, il quale ha esortato i ragazzi a essere i primi a impegnarsi per custodire l’ambiente. I filmati che ha mostrato, tratti dai suoi servizi, lasciavano davvero sgomenti: dal petrolio riversato nel delta del Niger a causa di tubature lasciate senza manutenzione fino ai sottomarini nucleari russi abbandonati nei ghiacci dell’Artico, ferite di un pianeta che ha bisogno di essere custodito soprattutto dalle giovani generazioni.

La due giorni è stata anche occasione per la prima assemblea plenaria, il clou delle 48 ore, nella quale si è iniziato a entrare nel vivo dell’attività da consultini. Oltre ai saluti della vecchia presidenza, si è provveduto a eleggerne una nuova: dall’Agrario “Rigoni Stern” di Bergamo il presidente Enrico Ventresca, con una maggioranza schiacciante (55 voti su 60 validi), suo vice il nostro Daniele Pinotti. Non è mancato il divertimento, con i festeggiamenti notturni in onore alla nuova presidenza.

Attilio Di Penne

 

La Consulta Provinciale Studentesca (CPS) è il massimo organo di rappresentanza degli studenti delle scuole superiori di una provincia. Ogni istituto elegge due rappresentanti che in assemblea plenaria propongono idee e attività per migliorare e arricchire il mondo della scuola, ratificando o bocciando le proposte formulate dal Consiglio di Presidenza, il “vertice” della Consulta, costituito da presidente, vicepresidente, referenti d’ambito (coordinatori delle zone in cui è suddivisa la provincia) e referenti di progetto, ossia i responsabili dello sviluppo di un progetto votato dall’assemblea.

 

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Alenia sbarca in Perù col C-27J Spartan

Posted by admin On Febbraio - 17 - 2014 Commenti disabilitati su Alenia sbarca in Perù col C-27J Spartan

Il Perù sceglie Alenia Aermacchi: il C-27J Spartan è stato infatti selezionato dal ministero della Difesa dello stato sud-americano per la sicurezza del Paese, in cambio di circa 100 milioni di euro, comprensivi della fornitura di due velivoli e un pacchetto di supporto logistico.

La Fuerza Aerea del Perù aveva messo l’attenzione, in particolare, su velivoli che avessero comprovata efficienza operativa, costi competitivi, flessibilità d’impiego, e le migliori prestazioni possibili in tutte le condizioni, con possibilità di collaborare con gli aerei da trasporto di dimensioni superiori già in servizio nel Paese. La scelta è ricaduta alla fine sul C-27J.

“La decisione è dovuta alle capacità tecnologiche dell’industria aeronautica italiana, ma i suoi successi sui mercati sono anche il risultato del Sistema Paese Italia e, in questo caso in particolare, dell’importante collaborazione in campo della Difesa avviata tra Italia e Perù sin dal 2002 e poi riconfermata nel corso degli anni attraverso molteplici accordi”, spiegano da Alenia Aermacchi.

L’obiettivo per il Perù era trovare un velivolo che riuscisse ad operare in totale sicurezza anche sulla Cordigliera delle Ande, e per questo motivo le procedure di selezione utilizzate dal ministero della Difesa del Perù, sono state lunghe e articolate, tanto da impiegare tre anni per arrivare al risultato finale.

Nel corso delle esercitazioni sul campo, in effetti, il C-27J ha dimostrato le sue capacità di effettuare molteplici missioni tra le quali il trasporto civile, quello di truppe e di carichi vari, oltre che di evacuazione sanitaria, lancio di materiali e di paracadutisti, ricerca e soccorso (SAR), rifornimento logistico, assistenza umanitaria e supporto alle operazioni di protezione civile: in tutti questi casi l’aereo ha operato in sicurezza anche su piste in altura, impossibili da raggiungere dai velivoli concorrenti della sua categoria.

Mirko Mondini, 5A Ls

 

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Open Day: tecnologia al top e coreutico

Posted by admin On Febbraio - 17 - 2014 Commenti disabilitati su Open Day: tecnologia al top e coreutico

Sabato 30 novembre e domenica 1 dicembre l’Istituto Locatelli è stato protagonista del tradizionale Open day, con affluenza da record. Centinaia di persone hanno raggiunto la scuola sfidando il cattivo tempo, con la certezza di trovare la tipica ospitalità del Locatelli e certamente non sono rimaste deluse: “Preparazione, serietà e disciplina – come ha detto il preside Giuseppe Di Giminiani – sono il motto della nostra scuola”.

Il Locatelli ha offerto agli ospiti tour completi della scuola, con  prova dei simulatori, grazie anche ai molti studenti presenti, che hanno fatto da guide.

Si è tenuta anche una conferenza a cui hanno preso parte il preside, molti docenti (come il professor Daniele Izzo che ha presentato il nuovo laboratorio di meteorologia), e numerosi professionisti del campo aeronautico, che hanno spiegato quali strade lavorative i ragazzi potranno percorrere, sottolineando come il nostro Istituto apra molte porte e prepari personale qualificato e disciplinato.

Ai visitatori è stato presentato ciò che la scuola offre: dal convitto alle LIM, all’iPad, e ancora i corsi di golf, nuoto e pugilato che da quest’anno sono frequentabili durante l’ora di educazione fisica. La domenica è stata totalmente dedicata all’indirizzo coreutico. Sicuramente è stato un week-end intenso, sia per i futuri studenti che per i loro genitori, ma soprattutto lo è stato per il Locatelli, che ancora una volta si è messo alla prova.

Davide Benedetti, 3B Ls

 

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Architettura e storia: fascino dall’Est

Posted by admin On Febbraio - 17 - 2014 Commenti disabilitati su Architettura e storia: fascino dall’Est

Praga: la città dell’architettura, del freddo e anche della birra. Basta citare il suo nome e saltano in mente tutte queste caratteristiche, è inevitabile. Viene considerata una delle più affascinanti città d’Europa per le tante bellezze che la caratterizzano, ed è un centro turistico di fama mondiale. Praga, in ceco Praha, è la capitale ed è anche la più grande città della Repubblica Ceca: si trova nella parte centro-occidentale, al centro della regione storica della Boemia.

Nel 2013 questa bellissima città è stata visitata dalle classi quinte, sia del liceo scientifico che del tecnico, dell’Istituto Aeronautico “Antonio Locatelli”: gli studenti, come ultima gita del ciclo di studi, hanno infatti deciso di andare a Praga per vedere coi loro occhi tutta la maestosità, la bellezza, l’architettura della città e – perché no  – anche la vita notturna. La gita è durata una settimana, abbastanza per visitare tutti i monumenti più caratteristici e importanti, e il viaggio è stato fatto in pullman, accompagnati dalla professoressa d’arte Margherita Epinati, dal professore di scienze e chimica Michele Di Maggio e dal vice preside Roberto Rigoni.

Sono stati visitati alcuni dei più importanti monumenti di Praga. Tra questi la cattedrale di San Vito, che è diventata un simbolo della città e della Repubblica Ceca intera, sia a causa della sua storia che dal punto di vista artistico: all’interno un’importante reliquia della cristianità, la testa di san Luca Evangelista. Nell’elenco dei monumenti principali non possono mancare certo lo storico ponte Carlo; il castello di Karlštejn nella Boemia centrale, circa 30 km a sud-ovest della capitale; e ancora l’orologio Astronomico, di origine medievale, montato sul lato sud del municipio nella Piazza della Città Vecchia  e composto da quattro figure che fiancheggiano l’orologio e che si animano allo scoccare di ogni ora. Un altro dei monumenti storici significativi della città è il vecchio cimitero ebraico, uno dei più celebri in tutta Europa. In effetti il quartiere ebraico è anche uno dei più antichi della città e deve il proprio nome – Josefov – all’imperatore Giuseppe II, che nel 1781 abolì le misure discriminatorie nei confronti degli ebrei.

Non si può poi dimenticare il castello di Praga, uno dei più sontuosi ed emblematici  edifici sotto il profilo storico, culturale e sociale: all’interno del complesso si trovano la cattedrale di Praga, il convento di San Giorgio (che ospita arte antica della Boemia), la basilica di San Giorgio, il Palazzo Reale, e gallerie di pittura rinascimentale e barocca.

Un cenno merita anche la chiesa di Santa Maria di Týn, un edificio imponente che domina la piazza della Città Vecchia ed è il secondo santuario praghese dopo la Cattedrale di San Vito.

Dopo aver visitato tutte queste bellezze di architettura, arte e storia, il viaggio si è concluso velocemente, anzi forse troppo velocemente, ed è iniziato il rientro a Bergamo. A chiunque piaccia viaggiare, si consiglia vivamente di andare a visitare la bellissima, spettacolare, anche se magari un po’ fredda, città di Praga.

Francesca Parimbelli, 5A Ls

 

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La prof Valenti: “Un’esperienza utile”

Posted by admin On Febbraio - 15 - 2014 Commenti disabilitati su La prof Valenti: “Un’esperienza utile”

Amata o disprezzata. Miami da sempre suscita nei viaggiatori opinioni e sentimenti contrastanti. C’è chi la ama per la sua vita mondana e l’ambiente glamour, c’è chi invece non ne resta particolarmente impressionato e la considera una tappa obbligata verso altre località della Florida o uno scalo per i Carabi. Ad accompagnare lì gli studenti dell’Aeronautico, una quarantina di ragazzi di terza e quarta, è stata la professoressa Mariella Valenti.

Professoressa, come è stata la sua esperienza a Miami?

All’inizio ero curiosa di poter visitare questa città, che è meta di molti turisti. Inoltre, ho notato che la gente non gira mai a piedi, ma girano tutti in macchia. Però, queste esperienze sono state utili perché mi hanno permesso di abituarmi a gestire così tanti ragazzi (circa 40, ndr) anche se ero aiutata da molti collaboratori, però avevo gran parte della responsabilità.

Ha dovuto gestire tanti alunni: come si è trovata?

Come ho detto prima all’inizio ero preoccupata, la mia fortuna era che conoscevo alcuni dei ragazzi di quarta visto che sono miei studenti. Non essendo abituata a questa difficoltà quando i ragazzi mi chiedevano qualcosa all’inizio ero poco disponibile, successivamente “ho preso coraggio” ed ero più aperta verso tutti.

Lì i ragazzi hanno seguito anche lezioni legate al curriculum aeronautico.

Conoscere nuove materie è sempre utile per migliorare il proprio bagaglio culturale. I ragazzi hanno approfondito le loro conoscenze e hanno avuto anche l’opportunità di volare e di pilotare, sempre sotto la guida di un esperto.

Che esperienze le ha portato?

Questo viaggio per me è stato molto utile, ho potuto recuperare la lingua e in più ho potuto visitare una città

Che esperienze ha portato ai ragazzi?

Penso che i ragazzi siano stati molto fortunati ad andare in questa città. Hanno potuto migliorare sia la lingua inglese sia la lingua spagnola, visto che è una città è influenzata da comunità latino-americane di lingua spagnola. Inoltre i ragazzi hanno avuto l’opportunità di gestirsi da soli per certe ore della giornata e penso che in quelle ore si siano divertiti, andando a fare un bagno in uno dei posti più belli al mondo.

Filippo Bonetali, 4A Ls

 

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In quaranta alla carica a Miami

Posted by admin On Febbraio - 15 - 2014 Commenti disabilitati su In quaranta alla carica a Miami

L’Aeronautico è volato in Florida: quaranta ragazzi dell’Istituto Antonio Locatelli hanno potuto visitare nel mese di novembre la regione statunitense, per poter consolidare la loro preparazione scolastica, specie nella lingua. Partiti il 5 novembre e rientrati in Italia il 30 dello stesso mese, hanno fatto tappa in due distinte cittadine nelle vicinanze di Miami: Fort Pierce, dove sono rimasti per le prime due settimane gli studenti di quarta, e il sobborgo di Venice, dove erano invece all’inizio solo quelli di terza. 

Lezioni di inglese, insegnanti coinvolgenti e tanto tempo libero da poter dedicare a visite nelle località americane: alla fine sono stati questi gli ingredienti vincenti dell’esperienza negli Usa. Le lezioni si tenevano interamente in lingua: chi era in difficoltà veniva supportato comunque da collaboratori italiani. Le materie spaziavano dalle umanistiche a quelle d’indirizzo, tanto che alcuni ragazzi hanno conseguito anche il brevetto di volo.

Gli studenti avevano a disposizione il pomeriggio: “Io e i miei compagni di appartamento passavamo il pomeriggio a studiare o a guardare film, oppure andavamo in piscina –  racconta uno dei protagonisti – Nelle giornate interamente libere visitavamo la città e i centri commerciali, oppure ci concedevamo un bagno nell’Atlantico”. Tra i luoghi visitati la cittadina di Orlando e la sede della Nasa.

Nonostante i bei momenti passati, gli studenti si sono però anche trovati ad affrontare un grosso problema: cucinare. “Il cibo americano è un cibo grasso e privo di una tradizione culinaria – confessa uno dei ragazzi – Per quanto si possa amare il cibo dei fast food, la nostalgia del cibo italiano era forte, e hamburger e hot dog non reggevano il confronto”.
Per sfuggire a grassi e fritture i ragazzi hanno anche tentato di cucinare nei loro appartamenti: “Nessuno di noi è un grande cuoco, preparavamo cose semplici, ma era un’ottima alternativa”.

Filippo Bonetali, 4A Ls

 

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Diplomi 2013: le Istituzioni alla consegna

Posted by admin On Febbraio - 15 - 2014 Commenti disabilitati su Diplomi 2013: le Istituzioni alla consegna

L’ottava edizione della consegna dei diplomi dell’Istituto Aeronautico “Locatelli” di Bergamo, come ogni anno, si è rivelata come ormai consuetudine un evento emozionante e, paradossalmente, unico.

Ad animare l’importante cerimonia sono stati i numerosi invitati che hanno deciso di partecipare, fra cui personaggi famosi, prestigiose figure istituzionali e del mondo aeronautico e militare. Madrina d’eccezione Maria Teresa Ruta e ospite affezionata, mentre Katia Ricciarelli, soprano di fama mondiale, ha cantato sul palco del Teatro Creberg accompagnata dal maestro Sergio Rendine con la sua orchestra. Angelo e Davide Carestia, invece, con la loro ironia, hanno divertito il pubblico in sala.

L’evento è durato circa tre ore durante le quali i ragazzi diplomati all’Istituto Locatelli nell’anno scolastico 2012-2013, hanno ricevuto il loro diploma, sostenuti in questo giorno così importante dalla famiglia e dagli amici.

L’elemento nuovo è stato regalato dal nuovo indirizzo scolastico che, da quest’anno, si è aggiunto: il liceo Coreutico. Le ragazze di questo nuovo indirizzo di studi hanno infatti preparato insieme alla professoressa Elena De Laurentis diverse coreografie di danza, dimostrando così al numeroso pubblico in sala che i loro desideri possono spiccare il volo proprio come quelli di tanti ragazzi di questo Istituto, che sognano un giorno di poter pilotare un aereo.

Claudia Cobilita, 3A Ls

 

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Intervista allo Specchio V

Posted by admin On Febbraio - 15 - 2014 Commenti disabilitati su Intervista allo Specchio V

Professori a confronto in una intervista doppia: i loro gusti e la loro storia. Conosciamoli. 

Professori, questo mistero: con loro a scuola si trascorrono ore, giorni, settimane intere, ma quanto si fanno conoscere? Ecco qualche domanda per scoprire anche il loro mondo e, perché no, magari capirli meglio.

A cura di Martino Ghisleni (3B Ls), foto Ortensia Delia (2A Ls)

 

 

Sara Raffaini, 25 Settembre

Nome, cognome e compleanno

 

 

Tiziano Tista, 25 Ottobre

Spagnolo e Inglese Materie che insegna Comunicazione/Giornalismo
Insegnare è stato il suo unico lavoro dopo gli studi? No, ho fatto il redattore per una rivista, l’addetto stampa, e ora collaboro con “L’eco di Bergamo”.
Sognavo di insegnare sin dalle scuole medie perché ho avuto buoni professori e ho sempre sperato di poter trasmettere qualcosa agli studenti Perché ha scelto di insegnare? Ho iniziato per caso, e ora continuo per passione
Letteratura Le preferenze: la materia scolastica Storia
Molti, tra i quali la storia di Amleto Il libro Non saprei scegliere: amo leggere  e leggo di tutto, e questo mi rende difficile dare una preferenza. Amo soprattutto il genere Fantasy e i romanzi storici
Molti, tra cui Oscar Wilde L’autore John Ronald Reuel Tolkien
“Volver” di Pedro Almodóvar Il film Guardo pochissimi film , lo confesso. Se devo indicare dei titolo direi “Schindler’s list” e “L’attimo fuggente”
Cantautori italiani e blues Genere musicale Ascolto di tutto: dalla classica alla sacra, fino al jazz e al pop
Fabrizio de André Cantante Molti, ma ne cito uno: Brian Adams
Ascoltare musica e fare passeggiate Passatempi Leggere, scrivere e giocare ai videogiochi di strategia (per rilassare la mente)
Ne ho sempre di più! Ha la stessa voglia di insegnare che aveva all’inizio? Sì, anche di più
Per i primi anni del liceo sì, poi ho appreso un metodo più redditizio dedicandomi anche ad altro Quando era studente era un/a “secchione/a”? No, ma andavo comunque bene
Solo qualcuno Ha bocciato molti studenti nella sua carriera? Nemmeno uno, ma sono solo al secondo anno di insegnamento…
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Easy Jet: Avoid contro le ceneri

Posted by admin On Febbraio - 15 - 2014 Commenti disabilitati su Easy Jet: Avoid contro le ceneri

Nell’universo dell’aviazione civile internazionale sono attese straordinarie novità già nei primi mesi di questo nuovo anno. Una di queste riguarda la compagnia aerea EasyJet, che sarà la prima al mondo a equipaggiare la propria flotta con una nuova tecnologia chiamata Avoid, acronimo di Airborne Volcanic Object Identifier and Detector.

Il sistema, messo a punto in partnership con il costruttore di aeromobili Airbus, permetterà in futuro di volare in assoluta sicurezza anche in caso di eruzione vulcanica e di prevenire così un improvviso blocco del traffico aereo, come già accaduto tre anni fa durante un’eruzione del vulcano Eyjafjallajökull in Islanda, che bloccò i voli in tutta Europa per una settimana a causa della mancanza di visibilità.

“La minaccia rappresentata dai vulcani islandesi è reale e siamo quindi orgogliosi dei risultati di questo esperimento innovativo e unico nel suo genere”, ha spiegato Ian Davies, Engineering Director di EasyJet durante una conferenza stampa a Tolosa.

Avoid è sostanzialmente un radar meteorologico molto simile a quelli già installati sugli attuali aerei di linea, con la funzione però di rilevare la cenere presente nell’atmosfera. Nonostante la nuova tecnologia, concepita dal professore Fred Prata del Norwegian Institute for Air Research, sia all’avanguardia, il suo funzionamento appare molto semplice: il sistema è basato sul collocamento di un dispositivo a raggi infrarossi sull’aeromobile, in grado di fornire immagini dettagliate della nube di cenere vulcanica sia al personale di volo che al centro di controllo della compagnia aerea.

Queste immagini daranno la possibilità ai piloti di individuare una nube piroclastica nel raggio di 100 chilometri e a quote comprese tra i 1.500 e i 15.000 metri, fattori che consentiranno loro di correggere la rotta per evitare qualsiasi problematica in volo, causata delle ceneri vulcaniche.

Grazie al sistema Avoid si lascerebbero aperte grandi aree di spazio aereo che altrimenti sarebbero chiuse durante un’eruzione, limitando fortemente i ritardi e giovando ai passeggeri più esigenti.

Entro il primo trimestre del 2014, Airbus effettuerà il primo volo per conto di EasyJet, installando il nuovo dispositivo su un proprio aereo di linea A340.

A seconda dei risultati del test, la compagnia britannica deciderà se procedere all’installazione della rivoluzionaria tecnologia sulla propria flotta.

Lorenzo Leoni, 2A Ls

 

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Cancellieri all’Università: open lesson

Posted by admin On Febbraio - 15 - 2014 Commenti disabilitati su Cancellieri all’Università: open lesson

L’emergenza carceraria: è il tema di quella che è stata definita una vera e propria “lezione aperta”, tenuta dal ministro di Giustizia Annamaria Cancellieri all’Università di Bergamo il 2 dicembre.

Durante la conferenza non si è solo parlato di sovraffollamento delle carceri, ma anche dei diritti dei detenuti, che “spesso vengono ignorati”. Per il Guardasigilli il problema del sovraffollamento è dovuto alla presenza di carceri vecchie e in restauro, che spesso hanno celle molto piccole e che quindi non possono essere utilizzate. Il ministro ha dichiarato che il governo sta elaborando leggi per le quali il detenuto passerebbe prima dagli arresti domiciliari e poi andrebbe in carcere: questo passaggio servirebbe a ridurre lo stress psicologico, che colpisce molti detenuti, specie i più giovani.

Un’altra questione ha riguardato la custodia cautelare che contribuisce in modo negativo al sovraffollamento delle carceri: “Faremo il possibile per ridurre le pratiche burocratiche, causa di un elevato numero di carcerati in attesa di giudizio: ben il 25%”, ha detto Cancellieri, specificando che il sovraffollamento è dovuto anche alla presenza di molti stranieri che occupano il 55% dei posti, e che per risolvere questo problema bisogna affidarsi all’Unione Europea. Altra causa l’aumento dei giovani detenuti: non vengono più insegnati valori come l’onestà, e il problema potrebbe essere risolto se tutta la comunità si impegnasse per raggiungere questo obiettivo.

“Bisognerebbe utilizzare pene socialmente utili perché aiutano non solo a diminuire il sovraffollamento,  ma anche a rieducare i detenuti”, ha detto il Guardasigilli.

“Non bisogna dimenticare il lavoro delle guardie carcerarie, che vanno salvaguardate perché sono sempre a contatto con persone che, a causa della detenzione, soffrono di disturbi psichici rendendo il loro lavoro molto più difficile”, ha concluso.

Daniele Mattacheo, 1A Ls

 

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