Saturday, November 1, 2025

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Intervista allo specchio IV

Posted by admin On Giugno - 14 - 2013 Commenti disabilitati su Intervista allo specchio IV

Professori a confronto in una intervista doppia: i loro gusti e la loro storia. Conosciamoli. 

Professori, questo mistero: con loro a scuola si trascorrono ore, giorni, settimane intere, ma quanto si fanno conoscere? Ecco qualche domanda per scoprire anche il loro mondo e, perché no, magari capirli meglio.

A cura di Martino Ghisleni, foto Brian Belotti, 2B Ls

Tiziana Sallese, 15 novembre

Nome, cognome e compleanno

Massimo Tengattini, 23 luglio

Comunicazione

Materie che insegna

Comunicazione/Giornalismo

No, mi sono dedicata al giornalismo, che è la mia più grande passione dopo la moto

Insegnare è stato il suo unico lavoro dopo gli studi?

No. Ho collaborato (e collaboro tuttora) come giornalista pubblicista per alcuni quotidiani e ho lavorato come consulente di Marketing & Comunicazione in due grandi aziende

Perché mi illudevo di aver qualcosa da dire e che qualcuno mi ascoltasse

Perché ha scelto di insegnare?

Perché è la professione più bella

Italiano

Le preferenze: la materia scolastica

Storia e Filosofia, in cui sono laureato

“Canone inverso” di Maurensig

Il libro

Sono tanti quelli che mi piacciono, l’ultimo che mi ha appassionato è stato “La fine è il mio inizio” di Tiziano Terzani

Paolo Maurensig

L’autore

Terzani, Tolstoj, Tolkien, Montanelli sono alcuni dei miei scrittori preferiti. Li apprezzo per le emozioni o le riflessioni che hanno saputo suscitare

“Blade runner”

Il film

“C’era una volta in America” di Sergio Leone. Adoro le musiche di Morricone

Jazz e musica classica (soprattutto Mozart)

Genere musicale

Mi piacciono tutti i generi tranne l’heavy metal

John Coltrane

Cantante

Ne cito alcuni: Battisti, Vasco Rossi, Ligabue, U2, Queen

Moto (in estate), sci (in inverno) e giardinaggio

Passatempi

Leggere, andare in montagna, viaggiare e visitare località nuove, il ciclismo in primavera ed estate

Ogni anno è sempre meglio: aumenta l’entusiasmo

Ha la stessa voglia di insegnare che aveva all’inizio?

Ne ho ancora di più rispetto a quando ho iniziato

No, ci provavo, ma con scarsi risultati

Quando era studente era un/a “secchione/a”?

Potrei essere definito “secchione” perché ho studiato in una scuola esigente (il Liceo Classico “Sarpi”) e sono sempre stato promosso, ma non ero tra i primi della classe e appena potevo giocavo a calcio con gli amici

Sempre troppo pochi

Ha bocciato molti studenti nella sua carriera?

Dicono che sia un professore severo, ma non amo dare cattivi voti e se lo faccio è perché sono convinto si possa rendere di più. Il sacrificio, anche negli studi, alla lunga paga e non si tratta sicuramente di tempo perso, anzi. Solo che quando si è giovani e immaturi non è facile capirlo

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La loro passione? Il volo

Posted by admin On Giugno - 12 - 2013 Commenti disabilitati su La loro passione? Il volo

Bulanti e Brucchieri allievi piloti alla Cantor Air di Nembro: per i due studenti primi voli in solitaria

Gianpaolo Bulanti e Marco Brucchieri, due studenti dell’Istituto Aeronautico Antonio Locatelli, condividono lo stesso sogno di diventare piloti e insieme hanno intrapreso il primo passo per realizzarlo: con successo hanno ottenuto infatti l’attestato di allievo pilota presso la Cantor Air, una tra le migliori Flying Training Organizations (Fto) europee che ha sede a Nembro, in provincia di Bergamo.

A quella scuola di volo, conosciuta tramite il comandante Roberto Magnani, head of training dell’FTO della Cantor Air e insegnante anche all’Istituto Locatelli, si sono iscritti a sedici anni e ora è arrivato il primo passo per quelle giovani leve verso il loro traguardo: l’attestato ottenuto è, infatti, un permesso scritto per poter iniziare a volare in solista.

Il 12 marzo dello scorso anno la svolta: l’avvio del loro percorso che consisteva in un iniziale parte di teoria, 150 ore di corso che i ragazzi hanno dovuto seguire presso la sede della scuola a Nembro; quindi a metà aprile il primo volo con l’istruttore, durato 35 minuti, con partenza da Valbrembo e destinazione il lago di Lecco: “Cerchi di immaginare come possa essere volare – raccontano i due studenti aviatori – ma una volta lassù è qualcosa di inaspettato”.

Prima di dare l’esame pratico, per il quale bisogna aspettare il compimento dei 17 anni, hanno dovuto volare per 45 ore: prima 11 missioni guidati dall’istruttore e poi in solista.

“Pensavo di essere impreparato poi ho fatto tutto con calma per non sbagliare – racconta Marco del suo primo volo in solitaria,   che ha fatto l’estate scorsa – Ero solo io con la cloche nelle mie mani: e tutto quanto  dipendeva da me”.

Poco più tardi è stata la volta anche di Gianpaolo: “Provi paura perché sei a tanti chilometri da terra senza istruttore, sei solo tu e c’è tanta emozione – spiega – ma una volta atterrato sono stato soddisfatto, mi sentivo Dio in terra”.

Dopo l’atterraggio fatto durante l’esame, risultato soddisfacente sia per i due piloti in erba che per gli istruttori, è arrivata infine la consegna dell’atteso attestato, un piccolo passo rispetto alla grande corsa che li attende: dopo la licenza di pilota privato (ppl), infatti, dovranno volare per 100 ore in solitaria con la possibilità di portare anche passeggeri – ovviamente se l’aereo lo permette – , così da poter ottenere il titolo di pilota in comando; in seguito potranno accedere al corso atpl, che fornisce le basi per poter entrare nel mondo del lavoro inviando richieste in compagnie aeree, e per il quale è necessario avere 18 anni e un diploma quinquennale. In contemporanea potranno intraprendere il corso per abilitazione al volo strumentale fino a 21 anni, quando dopo il corso cpl diventeranno infine piloti commerciali.

Ha detto lo scrittore cileno Luis Sepúlveda che “vola solo chi osa farlo”: è questo lo spirito di Marco e Gianpaolo, tanto coraggio e tanta voglia di realizzare il proprio obbiettivo.

Morena Serapilha D’Horta, 4A Ls

 

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Aspiranti piloti e scrittori: premiati

Posted by admin On Giugno - 12 - 2013 Commenti disabilitati su Aspiranti piloti e scrittori: premiati

Aspiranti piloti con il cuore ricco di sentimenti e emozioni. Daniele Pinotti, 2B Ls, e Pietro Daminelli, 1A Ls, si sono aggiudicati rispettivamente il secondo e terzo posto al contest letterario proposto dal Festival della Cultura. Entrambi  hanno saputo cogliere lo spirito del progetto nato per dare ai giovani  l’occasione di tradurre in parole il loro mondo ricco di emozioni.

“Le emozioni – ha sottolineato in apertura della gara il pianista Claudio Angeleri, sul palco del Centro Congressi con la band musicale che ha eseguito le musiche fonte di ispirazione per i molti ragazzi e adulti presenti –  spesso nascono proprio dall’ascolto di un brano musicale o dal semplice sentirsi parte del mondo. Con tutti i desideri, i conflitti, le gioie e le aspirazioni che questo comporta”.

Il mondo dei giovani è fatto anche, o forse solo, di immediatezza, di “qui, adesso e subito”, per questo il contest prevedeva di condensare un gesto così impegnativo come quello della scrittura in uno spazio di tempo limitato.

Spazio dunque ai ricordi e alle emozioni per Daniele Pinotti e all’introspezione un po’ sofferta per Pietro Daminelli.

Tiziana Sallese

 

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Marco Pedemonti al Matepristem

Posted by admin On Giugno - 12 - 2013 Commenti disabilitati su Marco Pedemonti al Matepristem

Intuito e logica sono ciò che serviva per partecipare ai “Campionati Internazionali di Giochi Matematici” dell’università Bocconi (Matepristem) e il nostro Istituto ha dimostrato di possederli, tanto da partecipare alla finale di Milano.

Il concorso è cominciato il 16 marzo scorso al collegio vescovile Sant’Alessandro con la fase provinciale: i concorrenti che si sottoponevano al test dovevano rispondere a una decina di domande logico-deduttive entro due ore; i vincitori potevano gareggiare alla finale italiana di Milano sfidando i partecipanti di tutta la penisola, e quindi la finale internazionale a Parigi contro persone provenienti da tutto il mondo.

L’Istituto Aeronautico non poteva certamente tirarsi indietro e una numerosa rappresentanza della scuola ha preso parte al concorso: le classi prime nella categoria C2, le seconde, terze e quarte nella L1 e infine le quinte nella L2. Nei primi 25 posti della sezione L1, alla finale provinciale, sono risultati presenti ben 7 studenti dell’Aeronautico: Luca Fabbiano, Tommaso Bragazza, Federico Fagiani, Michela Dileo, Chiara Agazzi, Angelica Barcella e Mattia Di Prima , rispettivamente al 25°, 23°, 21°, 18°, 11° e 9° posto.

L’alunno che ha però stupito tutti è stato Marco Pedemonte di 1A liceo scientifico, che è riuscito a pieno diritto anche ad aggiudicarsi la finale di Milano, arrivando tra i primi sei nella categoria C2.

Il nostro campione confessa di non essersi nemmeno preparato in vista della gara: trattandosi di esercizi logici non srevono allenamento o studio della matematica. “Non ero affatto agitato, la possibilità di potermi confrontare con altre persone è stata molto interessante e la prova si è rivelata più facile di quello che mi aspettavo”. Quanto a Milano ammette che “sarà più difficile accaparrarsi i primi posti e non sono sicuro di vincere, ma mi sento fiducioso”. Il risultato è arrivato nei giorni scorsi, e purtroppo non ha portato Marco a Parigi: il suo risultato sarà però uno stimolo a far meglio nel 2014.

Davide Benedetti, 2A Ls

 

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Antonio Locatelli: molto più di un pilota

Posted by admin On Giugno - 12 - 2013 Commenti disabilitati su Antonio Locatelli: molto più di un pilota

Alpinista, politico, scrittore, eroe dell’aria, amante dell’avventura: un uomo tre volte medaglia d’oro

La nostra scuola porta il nome di uno dei più noti piloti italiani, Antonio Locatelli, famoso soprattutto per la transvolata sopra le Ande, oltre che per altre imprese memorabili. Chi è però davvero Antonio Locatelli? Perché è così famoso, perché così importante per la storia dell’aviazione italiana? Perché tante scuole, strade, piazze sono intitolate a lui?

L’aviatore nasce nella nostra città, Bergamo, cento anni prima di noi alunni, nel 1895, quando non esistevano ancora gli aerei. Dopo essersi diplomato in materie tecniche, viene assunto dall’Ansaldo a Genova, in Liguria. Lì, oltre a lavorare,  continua a praticare tutte le sue innumerevoli passioni, tra cui l’alpinismo, nata già negli anni precedenti, raggiungendo le cime del Cervino, del Monte Rosa e dell’Adamello.

Agli inizi del 1915 il primo passo per incidere il suo nome nella storia dell’aviazione: quell’anno ottiene il brevetto pilota a Malpensa e, scoppiata la Prima Guerra Mondiale, vi partecipa subito, scalando i gradi militari in pochi mesi (alla sua morte aveva il grado di maggiore). Inizia il conflitto ai comandi prima di aerei da ricognizione, passando poi sui caccia e sui bombardieri.

L’impresa sicuramente più illustre a cui partecipa è il volo su Vienna con Gabriele D’Annunzio, il 9 agosto 1918, per lanciare volantini sulla capitale dell’Impero Austro-Ungarico.

A settembre dello stesso anno, mentre è in volo su Fiume, è costretto a un atterraggio di emergenza, viene catturato e imprigionato. Un mese dopo, però, riesce a evadere travestito da soldato austriaco e con falsi documenti. Tutte le sue imprese, al termine della guerra, gli fanno assegnare la medaglia di bronzo al valor militare, che poi viene addirittura commutata in oro.

L’anno successivo il suo spirito libero lo porta a sorvolare le Ande in solitaria sul suo SVA, partendo dall’Argentina e atterrando a Valparaìso, in Cile, dopo un volo di sette ore ad una quota di seimila metri con trentacinque gradi sotto zero: il tutto in un’epoca in cui ancora non esistevano cabine pressurizzate, riscaldamento e altre comodità simili, mentre la velocità massima si aggirava sui 200 km/h. Tutte cose che rendono l’impresa del pilota bergamasco ancora più eccezionale.

Nel 1920, congedato dal servizio militare, aderisce al fascismo, organizzando le squadre d’azione nel Bergamasco. Il suo spirito avventuriero si manifesta (un’altra volta!) nel 1923, quando armato di un biglietto di terza classe parte per un giro del mondo documentato da fotografie, taccuini, una collezione di oggetti e diverse raccolte di cartoline. In quegli anni l’eroe dell’aria si appassiona anche alla penna e collabora come redattore per il “Corriere della Sera” e la “Rivista di Bergamo”, senza mai dimenticare le sue attività di alpinista (anche come presidente del CAI di Bergamo) e pilota civile.

Nel 1924 torna la voglia di avventura, ancora una volta al freddo e tra i ghiacci, ma invece di sorvolare montagne, preferisce il Polo Nord, traversando il tratto di mare tra Islanda e Groenlandia a bordo di un idrovolante bimotore Dornier-Wal in alluminio (la maggior parte degli aerei dell’epoca era invece in legno e tela). Arrivato quasi a destinazione, incappa in un fronte di nebbia e perciò preferisce ammarare, ma il mare si ingrossa e gli impedisce di ripartire, cosicché è costretto a passare quattro notti in mare prima che l’incrociatore americano Richmond lo tragga in salvo.

Dal 1924 al 1928 vive la sua altra grande passione, la politica: è deputato, ponendo la sua attenzione –  manco a dirlo –  sul settore aeronautico.

Nonostante la sua fede fascista, non esita ad avanzare critiche nel 1926 alla Regia Aeronautica (nel frattempo diventata una forza armata indipendente) denunciando gli aerei ormai antiquati, la scarsezza dei piloti, ma soprattutto l’incapacità dei vertici.

Nel 1932 torna per un breve periodo in Aeronautica, ma i due anni successivi è podestà della città di Bergamo, per poi rientrare definitivamente in aviazione nel 1935.

Con l’avvio della campagna in Etiopia, Locatelli torna attivo e partecipa come volontario: vola a bordo di ricognitori partendo dalla Somalia (altra colonia italiana dell’epoca).

Nel giugno 1936 Locatelli deve portare a termine una missione diplomatica in quel contesto, che si rivelerà essere il suo ultimo impegno: accettare la sottomissione di un capo tribù per poi preparare una base adatta per avio-sbarchi. Giunto in zona con due Caproni 133 e un Ro.1 non riesce a contattarlo, quindi i militari decidono di accamparsi in attesa. Durante la notte del 27 giugno 1936 l’avamposto viene però  attaccato da ribelli abissini che uccidono quasi tutti i membri della spedizione, incluso il pilota. Dopo quest’azione viene decorato con un’altra medaglia d’oro; poco dopo se ne aggiunse una terza alla memoria, rendendolo l’unico militare dell’Aeronautica a essere insignito per tre volte della più alta onorificenza.

Federico Toller, 2B Ls

 

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Aero 2013: record di presenze

Posted by admin On Giugno - 12 - 2013 Commenti disabilitati su Aero 2013: record di presenze

La Fiera dei grandi numeri, dagli espositori ai visitatori, dagli esperti alle conferenze

Tutte le novità in esposizione al Global Show of General Aviation in Germania

Aero 2013 sbanca a Friedrichshafen in Germania, sul lago di Costanza, e fa il pieno di espositori e visitatori da tutto il mondo: 630 diversi espositori, provenienti da 35 nazioni, e oltre 32.600 visitatori, in massima parte (la stima è intorno al 70%) esperti qualificati del settore aeronautico.

“Ancora una volta, l’Aero ha dimostrato la sua influenza internazionale: i visitatori del settore, in buona percentuale piloti, sono venuti da tutto il mondo per il Global Show of General Aviation – hanno detto gli organizzatori – Il maggior interesse era per i nuovi velivoli, ma anche alle conferenze tenute nell’area della fiera da esperti del settore”.


In mostra tutto ciò che vola, con l’esclusione degli aerei di  linea commerciali e degli aerei militari: dagli ultraleggeri ai VLA, dai mono ai bimotori, dai turboelica fino a girocotteri, aquiloni e trike.

Roland Bosch, leader del progetto, spiega: “Lo spettacolo del Lago di Costanza è un appuntamento particolarmente importante per gli esperti del settore: c’è uno scambio di opinioni a un livello molto elevato”. La prossima Aero si svolgerà dal 9 al 12 Aprile 2014, sempre presso il quartiere fieristico di Friedrichshafen.

 

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Vacanza maltese: sole e inglese

Posted by admin On Giugno - 11 - 2013 Commenti disabilitati su Vacanza maltese: sole e inglese

Studiare la lingua e, al tempo stesso, trascorrere un piacevole periodo in un’isola dal clima perfetto

Il soggiorno a San Giljan: 40 ore in due settimane, in hotel oppure in famiglia, a due passi dal mare

La scuola come sapete istituisce ogni anno alcuni viaggi all’estero, proprio come le vacanze studio a Londra o a Boston di alcuni anni fa: quest’anno però la meta proposta è di certo particolare: se si andasse infatti in un posto come l’isola Malta?

La possibilità è quella di un soggiorno nella cittadina di San Giljan (San Julians), un borgo marittimo situato sulla costa orientale dell’isola di Malta a nord della capitale La Valletta: il tutto per fondere un periodo di vacanza in un’isola con un mare splendido e un clima ottimale, insieme a buona cucina, alla possibilità di perfezionare il proprio inglese.

Il programma del soggiorno comprende un corso di 20 ore a settimana (ognuna da 45 minuti), di mattina o pomeriggio, in classi di 15 studenti e con insegnanti madrelingua e materiale didattico certificato, sistemazione residenziale o in famiglia, trattamento a pensione completa, una escursione di una giornata intera, cinque attività pomeridiane e tre serate organizzate ogni settimana, e assistenza di un capogruppo bilingue per tutto il soggiorno.

Le scuole nella quale si effettueranno i corsi sono la Ec Malta (accreditata Feltom e Alta) e il St Martin’s College, moderna scuola privata a 10 minuti dalla baia di San Julians.

Chi partecipa potrà essere sistemato in hotel a 4 stelle o in una famiglia,  con uno shuttle giornaliero per andare e tornare dai corsi e dalle attività.

I periodi disponibili sono diversi, tra cui le due settimane dal 29 giugno al 13 luglio, oppure  dal 13 luglio al 27 luglio, oppure ancora dal 27 luglio al 10 agosto.

Unico obiettivo? Divertirsi imparando e sfruttando al massimo i bellissimi paesaggi di Malta e delle due isole minori (ma solo per dimensione), Gozo e Comino.

Paolo Gilberto Malune, 5A Ls

 

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Il prof diacono: Paolo Crespi

Posted by admin On Giugno - 11 - 2013 Commenti disabilitati su Il prof diacono: Paolo Crespi

Chi mai l’avrebbe detto, nella nostra scuola abbiamo un Paolo “Diacono”. No, non il monaco e storico longobardo che studiamo nei libri di storia, ma il professor Paolo Crespi, docente di circolazione aerea.

Pochi sanno che lui non solo si destreggia tra simulatori di volo e torri di controllo, ma anche in un tempio Evangelico.

Il nostro insegnante, infatti, è di religione protestante, e riveste il ruolo di diacono nella “Chiesa dei Fratelli”, un ramo della chiesa Evangelica con più di 160 mila fedeli in Italia, organizzati in 213 templi, uno dei quali a Lallio, in terra bergamasca. Paolo Crespi “esercita” al tempio di Concorezzo, Monza, e lì svolge ogni ruolo necessario (si ritiene “servo della Chiesa”): dal tagliare l’erba al predicare, dato che non esiste tra i protestanti una figura simile al prete cattolico che ne abbia la facoltà esclusiva.

“Mi sono convertito a 24 anni – racconta l’ex controllore di volo – Mio padre era evangelico, tuttavia mi ha sempre lasciato libertà di pensiero anche perchè mia madre era invece cattolica. Con i miei figli ho fatto altrettanto, li mandavo al catechismo cattolico la domenica e alla scuola di preghiera al nostro tempio: la religione è un fatto personale”.

Quali sono le differenze sostanziali tra la religione cattolica e quella evangelica? Per esempio il battesimo, che “deve avvenire in età adulta, deve essere una testimonianza di fede e non un ingresso nella chiesa, quello di ritenersi cristiani è un impegno che dipende solo dalla fede personale”, o la Comunione, “che non crediamo diventi davvero il corpo di Cristo con la consacrazione, ma resti un simbolo, ossia solo pane”. Matrimonio, Cresima, Ordine, Unzione degli Infermi e Confessione per la Chiesa dei Fratelli non sono da considerarsi sacramenti, in quanto non istituiti direttamente da Gesù. La Chiesa Evangelica si basa solo sulla Bibbia, non possiede un Magistero come la Chiesa Cattolica che interpreta i brani biblici, e ritiene il culto dei Santi “una forma di idolatria, perchè siamo chiamati tutti a esser santi e a presentarci di fronte al Signore senza intercessioni”.

Per quanto riguarda il rapporto con i cattolici, Paolo Crespi ci dice che fino agli anni ’50 del secolo scorso gli evangelici erano discriminati come eretici, ma, dopo l’apertura del Concilio Vaticano II i contatti si sono fatti molto amichevoli, tanto che il nostro professore è un abituè anche dell’oratorio del suo paese, oltre al fatto che organizza incontri tra pastori protestanti e preti cattolici.

Daniele Pinotti, 2B Ls

 

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Estate: istruzioni per l’uso

Posted by admin On Giugno - 11 - 2013 Commenti disabilitati su Estate: istruzioni per l’uso

Ultimi secondi prima della campanella finale, quella che fa terminare mesi di studio, attimi di tensione e fatica, che mette in pausa interrogazioni e verifiche: un suono, mille grida di gioia all’unisono, e finalmente è tempo di vacanze.

Saranno attimi di paura per i ragazzi delle quinte, che quest’anno affronteranno il temuto esame di Maturità, ma niente paura, alla fine anche per loro arriverà il meritato periodo di relax e divertimento.

Come passare l’estate 2013? Gli ingredienti fondamentali contro la noia sono sole, mare, abbronzatura e zero pensieri: torneranno quindi utili le lezioni di due ore a settimana di Meteorologia, e si consiglia infatti di programmare le mete estive molto accuratamente, per evitare di passare intere settimane sotto acquazzoni estivi.

Spagna, Sicilia, Campania e se c’è la possibilità anche fuori Europa: qualsiasi luogo decidiate, l’importante è passare un’estate indimenticabile, con amici, famigliari, cugini o zii, senza (troppo spesso almeno) la compagnia di libri e formule, liberi da valutazioni e dalle “programmate”. Insomma scegliete una città, un’isola dove vi piacerebbe andare e partite. Se poi le vostre tappe saranno Inghilterra o Spagna, vedrete che vi torneranno utili i pomeriggi passati a studiare le lingue, magari per conoscere nuove persone, nuovi amici o – perché no? – l’attesa anima gemella: nel momento in cui non vi usciranno le parole giuste, ricordatevi che potrete recuperare da Settembre, impegnandovi di più nello studio di inglese e spagnolo per evitare che anche nell’estate 2014 non possiate fare conoscenze; ma non è questo il momento di pensarci.

Molto di moda in questi ultimi anni è la crociera, e per esperienza è davvero “una di quelle cose da fare prima di morire”: visiti 3 o 4 città in una sola vacanza, mare e sole non mancano, discoteche, ristoranti e negozi viaggiano con te e seguono le tue esigenze; inoltre conosci persone di ogni dove, americani, finlandesi, canadesi, una città galleggiante internazionale ormai a portata di tutti.

Altra tipologia molto diffusa da un po’ di anni a questa parte sono le vacanze studio: limitano un po’ perché sono simili alle gite scolastiche, si è sempre seguiti da una guida, da un professore, e ci sono ore dedicate allo studio, ma se la vostra aspirazione è quella di imparare meglio la lingua del paese che visiterete durante l’estate, siete liberi di partire all’avventura. Mete predilette per i viaggi di studio  sono Cambridge, Oxford per l’Inghilterra, Malaga per la Spagna, rimangono New York, Boston e San Francisco per l’America e in ascesa anche Malta.

Ragazzi, una delle regole dello studente è rilassarsi, divertirsi e riposare la mente così da essere pieni di energia, senza rimpianti e ripensamenti, per il nuovo anno di scuola: allora cercate di vivere appieno ogni giorno della vostra estate e buone vacanze!

Morena Serapilha D’Horta, 4A Ls

 

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La 2D con l’Eurofighter Typhoon 2000

Posted by admin On Giugno - 11 - 2013 Commenti disabilitati su La 2D con l’Eurofighter Typhoon 2000

Sembrava che fosse un giorno di scuola come tanti altri, e invece il professor Giuseppe Di Giminiani entrò a sorpresa in classe e annunciò che per noi c’era la possibilità di compiere una visita di istruzione a Firenze.

A causa del ritiro di una terza, la scelta da parte del preside era infatti ricaduta su una seconda: la nostra, grazie al buon comportamento in classe durante le lezioni.

Mercoledì 3 aprile, di prima mattina, siamo quindi partiti dalla scuola alla volta di Firenze. Dopo un lungo ma entusiasmante viaggio, siamo arrivati a destinazione: il nostro alloggio si trovava in Piazza della Repubblica, proprio al centro della città.

Il giorno seguente, ovviamente, visitammo il centro storico di Firenze: da Ponte Vecchio a Santa Maria Novella e Santa Maria del Fiore.

Nel pomeriggio, sotto una leggera pioggia, siamo andati a Pisa dove abbiamo goduto di due ore di tempo a nostra disposizione per vedere la città.

Venerdì 5 era però il giorno che tutti aspettavamo, ovvero quello destinato alla visita al 9º gruppo del 4º stormo di Grosseto, base dell’Eurofighter Typhoon 2000.

Appena arrivati ci hanno accolti in una sala dove un pilota fresco di accademia ci ha illustrato le specifiche tecniche dell’aeromobile. Il breafing è stato interrotto per la partenza di due velivoli, poi rimandata a causa del vento troppo forte, anche se il personale ci ha assicurato che in caso di emergenza sono operativi con ogni condizione meteorologica.

La parte più interessante è stata naturalmente quando abbiamo potuto vedere da vicino l’aeromobile.

Ritornati nel tardo pomeriggio all’albergo, eravamo esaltati perché quella sera la professoressa che ci accompagnava ci avrebbe portati in discoteca: quella serata fu – manco a dirlo – la migliore.

La mattina successiva, con la tristezza in cuore e tanta sonnolenza, siamo dovuti partire per tornare a casa. Facendo tappa a Siena, siamo arrivati a Bergamo in tarda serata.

Nicholas Bandera, Alessandro Barola, Marco Bortolato, Ruggero Brambilla e Andrea Duci, 2D

 

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Francesco Nullo: al 150° l’Aeronautico

Posted by admin On Giugno - 11 - 2013 Commenti disabilitati su Francesco Nullo: al 150° l’Aeronautico

Uno dei Mille, capo di un gruppo di animosi decisi a partire in aiuto alla Polonia contro la dominazione russa, fu un soldato prode e fortunato, tanto da sembrare invulnerabile: è Francesco Nullo, patriota e militare italiano, che morì il 5 maggio 1863, restando un simbolo di grande lotta.

L’Aeronautico Locatelli il 4 maggio al teatro Donizetti ha assistito a una celebrazione per il 150° della sua morte: l’obiettivo era sensibilizzare i ragazzi alla storia italiana, alle loro origini, e in particolare  far conoscere la figura di Nullo, eroe bergamasco, ed evidenziare il legame tra l’Italia e la Polonia.

L’evento ha avuto inizio con una presentazione degli elaborati del concorso di disegno di alcuni istituti bergamaschi e polacchi, con il ritratto del soldato, quindi è seguito un coinvolgente e divertente video fatto da alcuni ragazzi della scuola media Francesco Nullo di Bergamo, che evidenziava come quasi l’80% dei bergamaschi non conosca il condottiero, nonostante siano dedicati a lui vie, scuole e monumenti a Bergamo.

Subito dopo un racconto, con licenze poetiche, della storia di Nullo vista dalla fidanzata Celestina Belotti: colui che piantò il primo tricolore a Palermo nel 1860, che guidò 600 uomini a Cracovia contro i fronti russi, infine colui che, pur  colpito al cuore, cercò invano di rialzarsi sull’argine pronto ad affrontare le fucilate russe; un uomo pronto a combattere “per la nostra e la vostra libertà”, orgoglio di due patrie, Italia e Polonia.

Il colonnello Francesco Nullo, che tra gli italiani “eroi e pazzi – disse il comandante e principe russo Szachowskoi – verrà sempre ricordato fiero ed eterno a cavallo, pronto a sfidare il fuoco”.

Morena Serapilha D’Horta, 4A Ls

 

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Commemorazione all’Air Show

Posted by admin On Giugno - 11 - 2013 Commenti disabilitati su Commemorazione all’Air Show

Il 19 maggio al Parco delle Crociere di Orbetello (Grosseto) in occasione dell’Air Show si è svolta la commemorazione dei Trasvolatori Atlantici, alla presenza del capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, generale di Squadra Aerea Pasquale Preziosa. La sessione dei velivoli militari è iniziata con la dimostrazione di soccorso aereo dell’elicottero HH-3F del 15° Stormo Ricerca e Soccorso di Cervia e con il display in volo del velivolo cacciabombardiere AMX e del velivolo da Trasporto C-27J, entrambi impegnati nelle operazioni in Afghanistan.

È stata quindi la volta del cacciabombardiere PA-200 “Tornado”, impiegato sia in Libia che in Afghanistan.

La manifestazione aerea si è conclusa con l’esibizione della Pattuglia Acrobatica Nazionale, che ha eseguito diciotto figure del programma, una delle quali, quella del “cuore” è stata dedicata proprio ad Albinia, colpita dall’alluvione del novembre 2012.

Paolo Gilberto Malune, 5A Ls

 

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Alenia Aermacchi: quota 100 anni

Posted by admin On Giugno - 11 - 2013 Commenti disabilitati su Alenia Aermacchi: quota 100 anni

Cento anni di età, e la grinta tipica dell’adolescenza: non è un nuovo studente dell’Istituto Aeronautico (sia pure stagionato), ma la Alenia Aermacchi, la società di Finmeccanica leader in Italia (e non solo) per il settore aeronautico. A darle i natali un italiano, Giulio Macchi, con una straordinaria intuizione: lasciando da parte l’industria di famiglia, che da oltre mezzo secolo si occupava della produzione di carrozze, Macchi il 1° maggio del 1913 firmava dal notaio di Varese Luigi Foscarini l’atto costitutivo di quella che allora si chiamava Società Anonima Nieuport Macchi. Un’idea tutta italiana, destinata a crescere con capitali italiani anche se, almeno nella fase iniziale della sua vita, con tecnologia francese (di qui il nome Nieuport).

Cento anni dopo Macchi esiste ancora e la validità della sua avventura è testimonia dai successi di Alenia Aermacchi, che raccoglie oggi tutta la tradizione italiana nel settore aereo, con oltre 29.000 aerei costruiti e la presenza su circa 15.000 aerei di linea.

“I nostri primi cento anni sono un secolo di record, di traguardi tecnologici e di sviluppo di un sistema industriale che in questo periodo ha generato e continua a generare nel nostro paese un considerevole impatto economico e sociale con una forza lavoro ad elevata qualificazione e distribuita in modo equilibrato sul territorio nazionale – spiega l’amministratore delegato Giuseppe Giordo – L’Italia oggi può vantare una delle poche industrie aeronautiche al mondo in grado di offrire sul mercato un velivolo da difesa di ultima generazione, un trasporto tattico riconosciuto come superiore a ogni concorrente, l’addestratore avanzato a getto più avanzato al mondo, il velivolo da trasporto regionale bestseller mondiale e una gamma di programmi di collaborazione industriale che va dal moderno Boeing 787 fino al più grande velivolo passeggeri in servizio, l’A380”.

Oggi interamente controllata da Finmeccanica e lanciata nel panorama internazionale, Alenia Aermacchi è il risultato della fusione di Alenia Aeronautica (che a sua volta raccoglie le eredità di Fiat, Aerfer e Aeritalia, nonché dei loro rispettivi predecessori), Alenia Aermacchi e Alenia SIA, e festeggia il suo centenario creando addirittura www.aleniaaermacchi100.it, un sito web ad hoc per l’occasione.

 

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Antali e l’ippica: una passione

Posted by admin On Giugno - 11 - 2013 Commenti disabilitati su Antali e l’ippica: una passione

Studente presso l’Istituto Aeronautico Antonio Locatelli di Bergamo, Lorenzo Antali frequenta la classe quinta e da anni porta avanti con tenacia una grande passione sportiva: l’ippica.

Quando ha iniziato ad andare a cavallo?

Ho cominciato ad andare a cavallo così quasi per scherzo a Mornico 7 anni fa. Poi mio padre ha deciso di comprarmi il mio primo cavallo anche se ancora non facevo gare, e dopo due anni ho cambiato maneggio e sono andato a montare a Zanica. Al maneggio di Zanica, montavo i cavalli che mio padre, in accordo con il mio vecchio istruttore, mi aveva comprato: due pony con cui ho iniziato la mia esperienza sportiva.

Ha partecipato anche a gare durante questi anni?

Sì, certamente. Nel 2009 ho vinto il campionato bergamasco di salto a ostacoli e successivamente una medaglia di bronzo in dressage (è una disciplina equestre in cui cavallo e cavaliere eseguono movimenti prevalentemente geometrici). Dopo quella volta ho deciso di darmi solo al salto a ostacoli e ho comprato una cavalla italiana, Baltyca, che ancora possiedo e con cui ho iniziato a fare le prime gare a livello nazionale e internazionale. Nel 2011 ho vinto la medaglia di bronzo ai campionati regionali con un nuovo cavallo appena acquistato, uno stallone baio tedesco di nome Campej. Sempre nel 2011 mi  sono qualificato per i campionati italiani a Cattolica, come rappresentante della Lombardia, arrivando quarto. Ero stato poi convocato a ottobre per il CSI a Barbizon, in Francia, per rappresentare l’Italia e lì, dopo il primo giorno di ambientamento e le visite veterinarie obbligatorie per i cavalli, ho vinto il gran premio con zero penalità nelle due fasi, lasciandomi alle spalle sia la squadra francese che quella del Principato di Monaco. Emozione fortissima vedere sventolare il tricolore italiano su territorio estero. Tornato in Italia, ho partecipato alla Fieracavalli di Milano dove ho debuttato in C135 che è una categoria alta 135 cm. Ero stato convocato per Piazza di Siena, ma ho dovuto rinunciare a causa di un infortunio. Nel giugno 2012 ho partecipato nuovamente ai campionati regionali e mi sono classificato quarto. Continuo a partecipare a gare nazionali ed internazionali.

Ha qualche gara in programma a breve termine?

Programmi futuri per la stagione agonistica sono qualche internazionale, Piazza di Siena e Piazza del Plebiscito a Napoli.

Di solito dove si allena?

Monto presso il mio maneggio privato di Mornico al Serio, ma sono tesserato presso la società della Cavallerizza di Brescia e vengo seguito da un tecnico federale, Dario Minutoli.

Quale è il suo cavallo preferito?

Beh, sicuramente Campej. Anche se ha un carattere forte e ogni tanto è un po’ esuberante, a me va bene così, e i risultati che ho ottenuto con lui sono unici: siamo in simbiosi e a distanza di 3 anni dal suo acquisto posso affermare che è spettacolare e si è creata con lui un’eccellente intesa.

Quanto si allena?

Monto tutti i giorni appena dopo la scuola e poi mi dedico allo studio.

Francesca Parimbelli, 4A Ls

 

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Non solo studio al Convitto: calcetto

Posted by admin On Giugno - 11 - 2013 Commenti disabilitati su Non solo studio al Convitto: calcetto

Una pausa di respiro tra un momento di studio e l’altro serve: allora perché non con un torneo di calcetto?

A Madone il calcetto la fa da padrone: da aprile in poi si è infatti svolto un torneo, che ha visto come partecipanti i ragazzi che vivono nel nuovo convitto dell’Istituto Aeronautico. Questa idea del preside Giuseppe Di Giminiani è nata per far sì che ragazzi di classi diverse interagissero tra di loro e che imparassero a conoscersi meglio, dedicandosi al tempo stesso anche ad attività sportive e non solo allo studio.

Uno dei partecipanti, Davide Della Tratta, ci racconta come è andata.

Come è nata l’idea del torneo?

È venuta al preside: una sera decise di tenere una “conferenza” e noi ragazzi, ignari di quello che stava accadendo, siamo scesi in aula conferenze per sentire cosa volesse. Appena sentita questa notizia tutti noi l’abbiamo colta al volo, per allontanarci un po’ dallo studio.

Ci spieghi come funziona questo torneo.

Il torneo è iniziato 10 aprile, con quattro squadre in gara. Quella che faceva più punti regnava, e ogni squadra doveva avere un numero di iscritti di almeno 5, visto che si scendeva in campo in 5. La cosa brutta è che questo torneo non è finito, quindi non si sa  ancora quale sia la squadra campione della prima edizione.

Voi partecipanti sapete già quale sarà il premio finale?

Abbiamo dato 1 euro ciascuno per partecipare, e siamo riusciti a raccogliere circa 20/25 euro. Questi soldi verranno consegnati alla squadra campione che distribuirá i soldi, in maniera equa, a tutti i giocatori del proprio team.

Filippo Bonetali, 3A Ls

 

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Il Corriere si presenta in Fiera

Posted by admin On Giugno - 11 - 2013 Commenti disabilitati su Il Corriere si presenta in Fiera

Il Corriere dell’Aeronautico partecipa alla Fiera dei Librai di Bergamo

Giornalini scolastici in mostra, e a far da sfondo l’annuale fiera dei Librai: questa la scelta innovativa di Bergamo, e per la prima volta gli studenti delle scuole di città e provincia hanno potuto presentare ciascuno il proprio giornalino scolastico. I protagonisti sono stati i giovani e le loro idee per trovare soluzioni innovative e fresche  per poter rendere una semplice rivista – magari noiosa per molte persone –  un qualcosa di cui non si potesse  fare a meno, e soprattutto piacevole da leggere e sfogliare.

Questo incontro/confronto si è svolto lunedì 22 aprile, ottenendo molto successo: si sono presentati infatti tantissimi studenti.

Presentando i loro giornalini i ragazzi si sono confrontati, hanno mostrato nuove idee e hanno potuto anche prendere spunto dal lavoro degli altri. Alcuni hanno scelto di proiettare alcune slides del loro giornalino per illustrarne il progetto, altri hanno realizzato filmati per mostrare quanto lavoro ci fosse dietro quei fogli di carta.

Anche l’Istituto Antonio Locatelli ha partecipato all’evento: una rappresentanza della redazione ha presentato “Il Corriere dell’Aeronautico”, illustrandone il progetto, il lavoro svolto e, naturalmente, elencando i motivi fondamentali per cui l’Istituto ha deciso di realizzare il giornalino: uno di questi è lasciare spazio agli studenti per esprimersi. Infatti è proprio questa una delle ragioni: far crescere i giovani e le loro idee, farli comunicare.

Francesca Parimbelli, 4A Ls

 

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Studio e musica: in corsa

Posted by admin On Giugno - 11 - 2013 Commenti disabilitati su Studio e musica: in corsa

Catalin Ion Oprina coi bersaglieri in tournée in Italia ed Europa: “È una emozione indescrivibile” La sua passione è la musica, e da buon bersagliere non può che esercitarla correndo con la Fanfara

Non sono poi molti i ragazzi che oltre a essere bravi studenti si dedicano allo sport o al mondo della musica o ad altre passioni, a causa del grande impegno e fatica che questo comporta.

Non per questo però mancano: uno di loro è Catalin Ion Oprina, sedici anni, studente che frequenta la 2A Liceo Scientifico dell’Istituto Aeronautico Locatelli, e che fin da piccolo si è dedicato alla musica suonando il bombardino, entrando a far parte della Fanfara Bersaglieri di Orzinuovi. La loro caratteristica principale? Che, da bravi bersaglieri – appunto – suonano correndo lungo le strade durante l’esibizione.

Come è nata la tua passione per la musica?

Sono rimasto affascinato dal mondo musicale quando andavo a sentire i concerti di mio papà.

Come mai hai deciso di suonare il bombardino?

Volevo suonare qualcosa di differente dalla tromba e dal flauto, che erano utilizzati da molti, e la mia scelta è caduta sul bombardino.

Quando hai suonato per la prima volta in pubblico?

È stata in un paese del mantovano e mi ricordo quel giorno perché pioveva a catinelle, ma abbiamo dovuto suonare lo stesso.

Cosa provi quando suoni?

È un’emozione indescrivibile. Trovarsi dinnanzi a molte persone ti rende orgoglioso.

Dove suonate?

Ogni domenica suoniamo in città diverse e solitamente una volta all’anno partecipiamo a eventi internazionali di bande militari rappresentando l’Italia. Siamo stati in Francia, Svizzera, Olanda e numerosi altri Stati.

La vostra ultima tournée?

A marzo ci siamo recati in Germania a Kiel, Schwerin e Hannover per quattro giorni.

Come è andata?

Il pubblico e le altre bande militari quando suonavamo ci applaudivano e ci elogiavano.

Quali sono le prossime tappe?

L’anno prossimo le mete previste sono Pechino o la Germania o l’Olanda.

Yuri Zucchelli, 2A Ls

 

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