Saturday, November 1, 2025

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Il Corriere dell’Aeronautico – Archivio

Posted by admin On Febbraio - 18 - 2013 Commenti disabilitati su Il Corriere dell’Aeronautico – Archivio


L’archivio del nostro Corriere, numero dopo numero

In questa sezione trovate, numero dopo numero e anno dopo anno, tutte le uscite in formato .pdf de Il Corriere dell’Aeronautico, scaricabili e stampabili.

 

 

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Letizia, Martina e Maria: arte sport e passione

Posted by admin On Febbraio - 11 - 2013 Commenti disabilitati su Letizia, Martina e Maria: arte sport e passione

Il 14 ottobre, in occasione della cerimonia di consegna dei Diplomi agli studenti del corso Tornado dell’Istituto Locatelli, Letizia Radici, Martina Dolci e Maria Gnecchi avevano allietato i presenti con uno spettacolo coreografico, accompagnate dalla musica dell’Orchestra Sinfonica di Asti, diretta dal maestro Gianluigi Dettori.

Abbiamo sentito una di loro, Letizia, studentessa al quinto anno del Liceo Scientifico, su questa loro comune passione, a metà tra l’arte e lo sport, che lei esercita alla Polisportiva comunale di Ghisalba.

Da quanto tempo pratica questo suo sport e perché?

Da quando ho 5 anni, perché mi ha sempre appassionato e dalla stessa età lo pratico anche a livello agonistico.

Cosa prova mentre lo pratica?

Adrenalina, paura, ma anche tanta voglia e determinazione di migliorare sempre di più.

Cosa ha sentito quel giorno, sul palco, davanti a tutti?

Solo la felicità di trasmettere anche agli altri una piccola parte della mia disciplina.

Come le è sembrato il risultato finale?

Calcolando che non abbiamo avuto molto tempo né spazi idonei non è stato male, ma come tutte le cose si poteva fare meglio. Specialmente le coreografie sportive avrebbero avuto bisogno di più tempo, ma abitando distanti l’una dall’altra non è stato facile.

È contenta di averlo fatto?

Sì, moltissimo!

Paolo Gilberto Malune, 5A Ls

 

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Calcetto, il primo turno

Posted by admin On Febbraio - 11 - 2013 Commenti disabilitati su Calcetto, il primo turno

 

L’appassionata cronaca di una delle partite della prima fase del Torneo di Calcetto, con la vittoria della 5A Ls.

Il tabellone con tutti i risultati dei match e i vincitori

 

Sei punti nel girone C, primo posto e passaggio del turno. Oltre alla soddisfazione di sconfiggere una squadra di buon livello, la 5ALs si esalta e, dopo un faticoso inizio, gioca contro la terza una partita degna del Milan di Sacchi o del Borussia di Klopp. È un primo tempo altalenante: i primi cinque minuti le squadre si studiano e fino alla prima sostituzione il risultato è uno a uno. Dama è il marcatore per i maturandi. I cambi, dopo il 5’, portano un piccolo riscatto: 3 a 2 per i più grandi. Il primo tempo, dopo una strana seppur efficace prestazione della quinta, si conclude con un 4 a 3: due reti di Dama e una di Putelli. Il secondo tempo inizia con un insicuro Casanova in panchina e il versatile Putelli si mette a difendere la porta, Rocca e Dama a completare il quartetto vincente. Il secondo tempo, nonostante i goal della terza, è a senso unico: Putelli (da portiere!) segna due volte da lontano, galvanizzato da una scatenata tifosa in tribuna.

Rocca, martire per la causa dei maturandi e uscito anzitempo dal campo per un problema al gomito, serve a Dama un pallone d’oro che porta a un gran goal. Casanova torna in porta e l’attento Leidi completa la formazione. Dama non si ferma e continua a segnare reti di pregevole fattura. Pesenti provoca un clamoroso autogol e la quinta si porta sul 9 a 4. Casanova non può nulla in un paio di occasioni da goal per gli avversari. L’ultimo goal è ancora di Dama e il match finisce 10 a 6. I più grandi liceali della scuola proveranno a confermarsi nel corso del torneo. È Leidi a confessarsi con i cronisti: “Non ci poniamo limiti – commenta il giovane tifoso del Tottenham Hotspurs – vogliamo senza dubbio portarci a casa il torneo. Sappiamo che non sarà facile, ma ce la metteremo tutta. L’importante è metterci sempre il 100%. Sicuramente così le vinceremo tutte”.

Riccardo Putelli, 5A Ls

 

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Lo “strano sport” di Federica

Posted by admin On Febbraio - 11 - 2013 Commenti disabilitati su Lo “strano sport” di Federica

Twirling e majorettes, attività agonistica della Nbta Italia la prima, più folkloristica la seconda. La sfida tra studio e allenamenti, spinta dalla passione. Dai campionati regionali ai Mondiali

“Il mio sport è piuttosto strano”: Federica Cambianica, studentessa del secondo anno del Liceo Scientifico all’Aeronautico Antonio Locatelli di Bergamo e atleta in ascesa, non ha dubbi nel definire così la sua passione. Il suo sport unisce in effetti diverse specialità: twirling e majorettes. Il twirling è un’attività agonistica che fa capo alla federazione Nbta Italia, e comprende gare a livello italiano, europeo e mondiale; invece la sezione majorettes è quella folkloristica, e questo sport unisce anche quattro diverse tipologie di ginnastica: artistica, ritmica, classica, e  cheerleading. Vengono praticati due esercizi differenti: il tecnico, basato sulla velocità del bastone, e la dance, che combina danza e velocità. Le atlete che lo praticano a livello mondiale sono in effetti ancora poche, ed è per questo motivo che non si tratta di una disciplina riconosciuta dal Coni.

Il percorso di Federica Cambianica è iniziato molto presto, già con l’infanzia all’insegna della ginnastica e oggi lei gareggia nella categoria Junior A, nel gruppo di Casazza, ottenendo spesso punteggi molto alti: “Oserei dire che sono discreti: molte volte ho preso 75, 76, e ho raggiunto anche il mio record personale: 78 (il massimo è 80) ”.

Nel 2006 i primi step per gareggiare a livello italiano. Dopo aver passato una dura selezione, nel 2009 ha iniziato ad allenarsi anche per i Mondiali: nell’aprile dello scorso anno Federica si è trovata a gareggiare al Campionato Mondiale in Svizzera, precisamente a Neuchatel, classificandosi 17a. Il 16 dicembre a Calcinato (Brescia) ha invece partecipato alla prima gara del nuovo anno agonistico, ottenendo il terzo posto.

“Sono contenta del mio sport, anche se è veramente molto difficile conciliare la scuola con le numerose ore di allenamento”, spiega: gliallenamenti la impegnano infatti ogni settimana da otto a dodici ore.

“Oltre che a diventare più preparata e capace, mi piacerebbe diventare insegnante federale o, perché no, anche giudice di gara”, è il grande sogno nel cassetto di Federica.

Francesca Parimbelli, 4A Ls

 

 

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Scuola a Teatro: cartellone fitto

Posted by admin On Febbraio - 11 - 2013 Commenti disabilitati su Scuola a Teatro: cartellone fitto

Anche quest’anno l’Istituto Aeronautico Locatelli ha in serbo per gli studenti  alcuni spettacoli teatrali, con tre appuntamenti per le classi quarte e quinte del Liceo, a partire dall’11 gennaio con “Waiting for Godot”, quindi il 27 febbraio con “Il canto della Rosa Bianca”, e infine l’8 marzo con “Hamlet”, al teatro San Sisto di Colognola, a Bergamo.

In “Waiting for Godot”, in inglese, si parla di Vladimiro ed Estragone che aspettano Godot, ma questi non appare mai sulla scena, e nulla si sa di lui. Si limita a mandare un ragazzo per dire che verrà solo il giorno dopo. I discorsi tra i due protagonisti sono sconnessi e superficiali, perché l’autore voleva far emergere il non-senso della vita umana e sottolineare la frustrazione dell’uomo nel vano tentativo di aspettare qualcuno o qualcosa che alla fine non verrà mai. Essenziale, forse anche troppo, la scenografia: un telo che durante l’intero spettacolo ha fatto da sfondo, con i colori rosso, verde e infine il blu della notte per dare l’idea del tempo che scorre.

“Uno spirito forte, un cuore tenero”: era il motto su cui fin dal suo inizio si fondava la Rosa Bianca, associazione di studenti che  rigettavano la violenza Nazista e credevano in un’Europa unita, fatta di tolleranza e giustizia, prendendo posizione contro Hitler. Tutti i membri furono condannati a morte: cinquemila e trecento persone.

Hamlet” è invece un soliloquio in inglese “sull’essere o non essere”. Due soldati voglio vedere il fantasma che sta facendo la sua comparsa in un castello: appare loro per la prima volta poco dopo mezzanotte, poi prima dell’alba, ma quando canta il gallo scompare.

Il dramma è incentrato sulla vendetta: Amleto, principe di Danimarca, è spinto dal fantasma del padre a vendicare la morte del genitore, ucciso dal fratello, che poi ne ha usurpato il trono e sposato la vedova.

Francesca Parimbelli, 4A Ls

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Jørgen, dalla Groenlandia al Locatelli

Posted by admin On Febbraio - 11 - 2013 Commenti disabilitati su Jørgen, dalla Groenlandia al Locatelli

L’esperienza di Intercultura per un diciassettenne danese, per un anno all’Aeronautico

Dalla Groenlandia fino all’Italia, grazie  a Intercultura: è questo ciò che ha fatto lo studente danese Jørgen Johansen, 17 anni, trasferendosi in Italia per studiare per un anno nel nostro Istituto grazie al progetto a cui hanno aderito anche altri ragazzi, tra cui anche alcuni studenti dell’Aeronautico Antonio Locatelli.

Da cosa è nata l’idea di studiare un anno all’estero? E  perché ha scelto l’Italia?

La mia idea iniziale era in realtà quella di andare in un altro paese perché l’Italia confesso che non mi affascinava in modo particolare. Avrei preferito trasferirmi e provare questa avventura per esempio negli Stati Uniti oppure in Russia; in ogni caso non mi dimenticherò l’Italia.

Cosa ne pensa della scuola?

La scuola in generale non mi è mai piaciuta molto, quindi quando si parla di questo argomento rispondo dicendo che è la scuola in sé è un ambiente noioso. Devo dire che però rispetto ai miei attuali compagni di scuola io faccio soltanto quattro ore di scuola senza fare mai nessun pomeriggio.

Quali sono le differenze fra il nostro modello di scuola e il suo?

I ragazzi della mia scuola sono più indipendenti e il lato positivo è che facciamo un intervallo molto più lungo rispetto a voi. Sotto alcuni punti di vista è più semplice, ma alcune materie, in particolare l’inglese, sono più semplici qui in Italia.

Come è la sua nuova famiglia?

Mi piace molto. Sono molto gentili e disponibili con me.

Cosa ne pensa del modello di vita italiano e delle nostre tradizioni?

Mi piace moltissimo il cibo, e in particolare la pasta che è davvero ottima.

Quando quest’avventura si concluderà, con che pensiero ritornerà in Groenlandia riguardo al nostro Paese?

Mi mancheranno molto gli amici con cui ho legato in questi ultimi mesi, in particolare i ragazzi di Intercultura. Mi mancherà molto anche la mia famiglia italiana con cui ho un ottimo rapporto. Sarà triste, ma in ogni caso, quando me ne andrò via, lo farò con il sorriso perché è stata un’esperienza davvero meravigliosa.

Claudia Cobilita e Yuri Zucchelli, 2A Ls

 

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L’Aeronautico vola in Florida, a Miami

Posted by admin On Febbraio - 11 - 2013 Commenti disabilitati su L’Aeronautico vola in Florida, a Miami

Un viaggio negli States alla scoperta della Florida e della lingua inglese: divertimento e impegno per un gruppo di studenti, dai grattacieli alle Everglades. L’obiettivo? Imparare e insieme divertirsi

L’insegnamento di nuove lingue o il loro perfezionamento, unito al giusto divertimento dell’estate, magari in luoghi mai visti prima: è la ricetta delle vacanze studio all’estero che, ormai da molti anni, l’Istituto Aeronautico propone agli studenti, in accordo con agenzie specializzate proprio in viaggi di studio all’estero.

Il 2012 tra le tappe proposte ha avuto gli Stati Uniti,  e più precisamente Miami, in Florida. A partecipare sono stati in molti, tanti i ragazzi tra i 15 e i 18 anni provenienti anche da altre scuole, alcune perfino fuori dalla Lombardia, come due ragazzi di Saronno e tre di Roma.

L’esperienza attirava per la destinazione scelta, sogno di molti ragazzi per via del mare e dell’idea di approdare nei tanto famosi States, ma soprattutto per le due settimane che si sarebbero passate a perfezionare la lingua inglese.

Anche due ragazzi dell’Aeronautico, Marco Chiecchi e Tommaso Bragazza, hanno partecipato al viaggio studio a Miami, e dai racconti delle loro meravigliose visite e delle sensazioni provate durante la vacanza, è nato quasi un diario di viaggio di questa loro esperienza.

Aeroporto di Malpensa, ore 18, l’afa del 15 luglio non era così percepibile, ma l’ansia e la gioia di salire a bordo per i due ragazzi era tale che l’atmosfera era frenetica: visite, gite, musei e negozi, con spiaggia inclusa, erano solo alcuni dei tanti impegni che i due avrebbero avuto nei giorni a seguire.

La routine americana iniziava al mattino presto, quando erano previste le visite guidate, come per esempio quella alle paludi Everglades, le più grandi e famose di tutti gli Stati Uniti, che i ragazzi hanno potuto attraversare con gli aereoboat – specie di barche fornite di una grande elica a ventola simile a quella di un aeroplano -, o come quella all’Hard Rock Cafè di Miami in una delle strade più famose della città, Lincoln Road, o ancora alle partite di baseball in uno dei numerosi stadi cittadini. Il pomeriggio, invece, era dedicato allo studio.

All’arrivo a Miami dopo essere stati sistemati e portati al Doubletree Grand Hotel, i ragazzi sono stati sottoposti a alcuni test per verificare il loro livello di conoscenza della lingua e in base al risultato smistati in classi diverse; all’inizio dei corsi, poi, avrebbero deciso un’attività a loro piacere. Le scelte possibili erano tra biologia marina, sport o moda.

I pomeriggi quindi trascorrevano con un’ora e mezza di studio dell’inglese, con video e giochi interattivi interamente in ‘english’, e un’altra ora e mezza a svolgere attività, una tra le tre proposte all’inizio.

Due settimane intense, ma divertenti, passarono così, e il 29 luglio il rientro. Il tempo non era stato spettacolare, con tanta umidità e un sole piuttosto pallido, caratteristiche tipiche del periodo degli uragani che sono rimaste protagoniste per tutta la vacanza, ma, nonostante tutto, Marco e Tommaso hanno confessato che rifarebbero ancora la stessa esperienza. Estate, Miami e nuove conoscenze: la terna perfetta per trascorrere una vacanza perfetta.

Morena Serapilha D’Horta, 4A Ls

 

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Intervista allo specchio II

Posted by admin On Febbraio - 8 - 2013 Commenti disabilitati su Intervista allo specchio II

Professori a confronto in una intervista doppia: i loro gusti e la loro storia. Conosciamoli

Professori, questo mistero: con loro a scuola si trascorrono ore, giorni, settimane intere, ma quanto si fanno conoscere? Ecco qualche domanda per scoprire anche il loro mondo e, perché no, magari capirli meglio.

Paolo Crespi, 14 luglio Nome, cognome e compleanno Maria Grazia Riccardi, 20 ottobre
Teoria del volo Materie che insegna Storia e Filosofia
No, sono stato un ufficiale dell’Aeronautica Militare, controllore di volo e perito degli incidenti aerei Insegnare è stato il suo unico lavoro dopo gli studi?
Per passione Perché ha scelto di insegnare? È molto importante la formazione dei giovani e in particolare la diffusione della cultura e della mentalità filosofica
Storia Le preferenze: la materia scolastica Filosofia
“La Divina Commedia” di Dante Alighieri Il libro Mi piacciono molti libri, soprattutto i gialli; uno dei miei preferiti è “Il rosso e il nero” di Stendhal
Umberto Eco L’autore Georges Simenon
“Il nome della Rosa” Il film Amo il cinema, soprattutto i film di Woody Allen, come “Match point” e “Io e Annie”
Blues Genere musicale Musica classica
Aretha Franklin Cantante Fabrizio de André e Lucio Dalla
Football, pesca e nuoto Passatempi Andare in bicicletta e cucinare
Ha la stessa voglia di insegnareche aveva all’inizio? È un po’ calata
No Quando era studenteera un/a “secchione/a”?
No Ha bocciato molti studentinella sua carriera? No
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Acqua su Marte: vai Curiosity

Posted by admin On Febbraio - 8 - 2013 Commenti disabilitati su Acqua su Marte: vai Curiosity

Curiosity, il rover della Nasa (Agenzia spaziale americana) inviato su Marte, ha perforato una roccia solcata da venature bianche che, secondo gli scienziati più esperti, potrebbe contenere indizi della passata presenza di acqua sul Pianeta Rosso: si tratta, a questo punto, del primo pezzo di suolo marziano ad essere trivellato per il campionamento nel corso della missione Mars Science Laboratory.

Il macchinario ultratecnologico si trova all’interno del cratere chiamato Gale, ed è utilizzato dagli scienziati per scoprire se il pianeta abbia mai offerto un ambiente favorevole alla nascita e allo sviluppo della vita e, quindi con acqua.

 

La roccia si trova in un’area nella quale le telecamere hanno rivelato diverse caratteristiche inattese, tra cui venature, protuberanze, stratificazione trasversale, un ciottolo lucente immerso nella roccia sedimentaria e alcuni fori nel terreno.

Come prima cosa Curiosity ha raccolto campioni dall’interno della roccia utlizzandoli per lavare la trivella, quindi ha perforato e acquisito altri campioni, che analizzerà per ottenere informazioni riguardanti la composizione minerale e chimica della roccia.

Stefano Leidi, 5A Ls

 

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Al via il corso Operatori FIS

Posted by admin On Febbraio - 8 - 2013 Commenti disabilitati su Al via il corso Operatori FIS

Piloti, ma ora anche operatori del Servizio di Informazioni Volo (Fis): per gli studenti dell’Istituto Aeronautico Antonio Locatelli si apre una nuova possibilità, confermata dal via libera definitivo arrivato dall’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (Enac), e che diverrà operativa col nuovo indirizzo di diploma dal prossimo anno scolastico 2013/2014.

“I primi alunni che conseguiranno questo diploma – spiega il preside Giuseppe Di Giminiani – sono gli attuali studenti di terza. Naturalmente sarà necessario integrare le competenze dei nostri ragazzi con opportune attività didattiche. Enac, da parte sua, si riserva la possibilità di richiedere in qualunque momento un riscontro oggettivo della corretta erogazione del programma”.

La figura dell’operatore Fis, di fatto, ha caratteristiche molto simili a quella del controllore di volo e, negli aeroporti con traffico aereo ridotto, ha lo stesso obiettivo di garantire i voli nella massima sicurezza.

In concreto questi operatori forniscono informazioni utili per una sicura ed efficiente condotta del traffico aereo su aeroporti la cui importanza ridotta non richiede appunto la presenza del controllore di volo: in Italia ci sono venti aeroporti con questa caratteristica.

Chi consegue questo diploma è abilitato all’uso della radiotelefonia, fornisce informazioni sulla direzione di decollo e di atterraggio, sulla visibilità, sulle condizioni meteo. “Nonostante i piccoli aeroporti siano ormai attrezzati al meglio – conclude il preside dell’Istituto Aeronautico – l’operatore Fis è una figura quanto mai opportuna e richiesta”.

 

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L’Italia nel 787 Dreamliner

Posted by admin On Febbraio - 8 - 2013 Commenti disabilitati su L’Italia nel 787 Dreamliner

Il nuovo Boeing 787 Dreamliner parla anche italiano, ed è il primo aereo di linea realizzato per oltre il 50 per cento in fibra di carbonio dall’azienda statunitense Boeing attraverso l’assemblaggio di parti prodotte in nazioni di tutto il mondo.

Tra queste, appunto, l’Italia: in tutto, circa il 14 per cento dell’intera struttura del “wide body” (fusoliera larga, tipica degli aerei di linea) viene infatti realizzato dall’italiana Alenia Aermacchi negli stabilimenti di Grottaglie e di Foggia e nel centro di ricerca e collaudo di Pomigliano d’Arco (Napoli).

In particolare a Grottaglie vengono prodotte le parti centrali della fusoliera mentre a Foggia si realizza lo stabilizzatore orizzontale in fibra di carbonio composto da tre pezzi, uno centrale e due laterali lunghi 11 metri ciascuno.

Il progetto, pur avendo avuto problemi che hanno fatto ritardare di oltre un anno il primo volo (il 15 dicembre 2009), è giunto al termine e il 5 maggio 2012 il Dreamliner è atterrato a Grottaglie per mostrare ai dipendenti di Alenia Aermacchi il risultato finale del loro lavoro.

Gabriele Beretta, 5A Ls

 

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L’obiettivo? Essere sempre al top

Posted by admin On Febbraio - 8 - 2013 Commenti disabilitati su L’obiettivo? Essere sempre al top

Intervista al Preside: l’ottimo rapporto tra genitori, alunni e docenti uno dei punti di forza della scuola

Giuseppe Di Giminiani, da sempre, è il preside dell’Istituto Aeronautico: dirigente, docente, guida, autista, anima insomma della scuola in ogni suo aspetto.

Signor preside, da quanto tempo lavora in questa scuola?

Sono passati ormai 24 anni dalla nascita e fondazione di questa scuola nel 1989. Si può quindi dire che l’ho vista crescere nel tempo.

Ha sempre voluto diventare preside di una scuola così prestigiosa, o aveva altri sogni nel cassetto da bambino?

Adesso non ricordo di preciso quali fossero i miei sogni quando ero un bambino, anche perché cambiavo spesso idea: passavo dal voler diventare un camionista e girare l’Europa al diventare un pilota di linea, un generale. Insomma non avevo ancora chiaro che cosa avrei fatto.

Cosa ne pensa oggi dell’Istituto Antonio Locatelli e dei suoi studenti?

Da sempre questa scuola si differenzia dalle altre; non solo per il suo preciso indirizzo, ossia quello Aeronautico, o per la bravura degli studenti. Uno dei punti di forza secondo me più importanti è il rapporto che siamo riusciti a ottenere tra alunni, insegnanti e genitori all’interno dell’Istituto. Sin dall’inizio ho cercato di infondere agli alunni i valori formativi che ritengo più importanti per crescere, come l’onestà, il rispetto, la diligenza, l’impegno e l’educazione in qualsiasi luogo, anche al di fuori della scuola.

Qual è stata la sua esperienza formativa prima di fondare questa scuola?

Ho insegnato matematica per 12 anni in licei e istituti tecnici. Lì ho visto una grande differenza rispetto alle altre scuole e un decadimento dei valori che tutt’oggi sono invece bandiera di questa scuola.

Quali sono i progetti futuri per la scuola?

L’obiettivo principale è quello di rimanere sempre al “top”. È anche in fase di completamento il progetto di digitalizzazione della scuola, inserendo nuove LIM e fornendo iPad, con al loro interno i libri,  a tutti i nuovi studenti. Vorrei anche iniziare un progetto di lingue umanistiche insegnate esclusivamente in inglese da professori madrelingue.

Lei è anche autista per la scuola: è stato facile prendere la patente per guidare l’autobus?

Per me è stato facile, mi è bastato studiare. Sono sempre stato appassionato di meccanica e del funzionamento di auto e moto. E per me non è un problema guidare un autobus.

Il numero di aspiranti piloti che vogliono iscriversi in questa scuola è sempre più alto: sarebbe disposto, quindi, a spostare la scuola?

No, la scuola non si sposta dalla sua sede di via Carducci. Potremmo eventualmente costruire un college come quello di Madone, con tutte le comodità per i ragazzi.

 Matteo Longoni, 2B Ls

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Open day: 1400 alla carica

Posted by admin On Febbraio - 8 - 2013 Commenti disabilitati su Open day: 1400 alla carica

Mille e quattrocento persone: in tanti sono arrivati l’1 dicembre scorso a Bergamo, quando l’Istituto Tecnico e Liceo Scientifico Aeronautico “Antonio Locatelli” ha aperto le porte ai visitatori, come è ormai tradizione da qualche anno. Nuove famiglie, ma soprattutto possibili nuovi studenti della scuola, curiosi di conoscerne il funzionamento.

“Serietà, disciplina e preparazione: la nostra scuola garantisce queste tre condizioni fondamentali, anche tramite un corpo docenti di elevata qualità”, ha affermato il preside, Giuseppe Di Giminiani, durante la presentazione dell’Istituto in occasione dell’Open Day. Molti i genitori sorpresi e affascinati dal rigore, ma soprattutto dall’educazione, che ogni studente ha mostrato nei confronti degli ospiti presenti.

“L’Istituto Aeronautico non è solo scuola, tanto che si è anche arricchito di qualcosa di veramente importante ed insolito: il convitto. È possibile infatti per gli alunni che vivono fuori provincia usufruire di questo servizio che la scuola offre – spiega Di Giminiani – Dal 1990, quando ho fondato l’Istituto, ho cercato di realizzare questo, che era uno dei miei obiettivi, ossia costruire anche una struttura alberghiera che ospitasse i ragazzi non residenti nelle vicinanze della scuola”.

L’aula più affascinante di tutte per i visitatori è stata certamente quella del simulatore di volo: tutti i ragazzi presenti all’Open Day e passati da quell’aula, non hanno potuto evitare di immaginarsi ai comandi di un aereo virtuale, oppure in una torre di controllo. Per loro, dopo l’emozionante giornata, non resta che pazientare ancora qualche mese per divenire, ufficialmente, alunni dell’Istituto Aeronautico di Bergamo.

Federica Cambianica, 2B Ls

 

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Stop al fumo: anche in cortile

Posted by admin On Febbraio - 8 - 2013 Commenti disabilitati su Stop al fumo: anche in cortile

Nuove regole contro il fumo sono entrate in vigore all’Istituto Aeronautico: già bandito dagli spazi interni, ora viene vietato anche nel cortile. Perché si è deciso di inasprire il regolamento sul fumo? “Il fumo per chi non fuma diventa un invito a provare, ecco perché. Non perché sono contro, ho fumato pure io da giovane”, spiega il preside Giuseppe Di Giminiani, che poi aggiunge, parlando anche della sigaretta elettronica: “Sulla sigaretta elettronica voglio dire che se uno non ha la forza di farcela a smettere da solo, la vedo come una cosa senza senso: se voglio smettere smetto, punto. Che sia un aiuto se uno non riesce non c’è dubbio, ma se bisogna smettere si deve avere la forza di volontà, non serve altro”.

Altra nota dolente il fumo di nascosto nei bagni: “Ho intenzione di mettere una telecamera e vedere chi entra e fuma, e chi verrà colto in flagrante verrà punito. Se non si può fumare non si può, non ci si nasconde in bagno”.

Stefano Leidi, 5A Ls

 

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CRI: tre incontri per conoscerla

Posted by admin On Febbraio - 8 - 2013 Commenti disabilitati su CRI: tre incontri per conoscerla

Sensibilizzare gli studenti al mondo della Croce Rossa Italiana (Cri): è stato questo l’obiettivo di tre incontri di quattro ore ciascuno organizzati all’Istituto Aeronautico Antonio Locatelli lo scorso ottobre, nell’ambito delle consuete e numerose attività extra scolastiche proposte.

Il corso, tenuto nei locali scolastici e riservato alle classi quarte e quinte, ha aiutato i ragazzi a capire in primo luogo quale sia il vero ruolo della Croce Rossa Italiana all’interno della nostra società e in seconda battuta l’importanza di sapere quando e in che modo si possa salvare la vita di una persona (allestendo quello che si è rivelato un vero e proprio corso di primo soccorso pratico).

Inoltre gli incontri miravano ad accrescere negli studenti la consapevolezza che l’eccesso di alcool e l’utilizzo di sostanze stupefacenti sono un male che può solo portare pazienti in più.

La prima lezione è stata quella dedicata alle attività sanitarie, in cui si è spiegato il ruolo della Cri e l’importanza di tutto il lavoro e le grandi spese che ci sono ogni volta che si accendono le luci blu di un’ambulanza. Ogni persona che viene prelevata, infatti, in qualsiasi tipo di incidente, ha un costo ben preciso che va a pesare sulle casse dello Stato, e quindi sulle tasche dei cittadini.

Il secondo incontro si è concentrato invece, come accennato, sul primo soccorso: con l’aiuto di manichini anatomici utilizzati anche per il loro addestramento dai volontari della Croce Rossa, il personale addetto ha mostrato tra le altre cose la respirazione “bocca a bocca”, il massaggio cardiaco e il soccorso in caso di soffocamento. Tutte mosse utili, da non dimenticare durante i casi d’emergenza che, ogni giorno, possono accadere accanto a chiunque: far toccare con mano a ragazzi ciò che può succedere nella vita di tutti i giorni era, infatti, uno degli obiettivi del corso.

Il terzo incontro ha riguardato il campo militare, ed è stato quello più seguito e apprezzato: protagonista il diritto internazionale umanitario, e cioè – per così dire – le “regole” secondo cui si dovrebbe svolgere perfino un evento bellico, dato che anche in caso di guerra vanno sempre e comunque rispettati i diritti e la dignità di ogni persona.

Morena Serapilha D’Horta, 4A Ls

 

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Studio all’estero: esperienza unica

Posted by admin On Febbraio - 8 - 2013 Commenti disabilitati su Studio all’estero: esperienza unica

Una vacanza studio all’estero è un’esperienza indimenticabile. Se ne sente parlare spesso, ma diverse volte c’è anche della diffidenza e si pongono domande come: “Chi saranno i miei compagni?”, “Migliorerò il mio inglese?”, “I professori saranno bravi?” oppure “Saranno pulite le camere?”.

Proprio perché si creano diversi dubbi, molti sono restii a investire cifre importanti temendo di spenderle male. Le risposte a queste domande sono molto soggettive, poiché ognuno ha aspettative diverse, ma una cosa è certa: serve sempre spirito di adattamento.

La vita nei college inglesi, per esempio, è fissata da orari precisi e al suo interno ci sono regole da rispettare, ma è necessario per una piacevole permanenza. La mattina ci si alza verso le sette, si fa colazione e subito dopo iniziano le lezioni, con classi formate da studenti di livello simile e di Paesi diversi.

Non si tratta di lezioni tradizionali in cui il professore spiega e gli alunni ascoltano, ma si conversa molto tra compagni e insegnante (solitamente molto aperto e gentile, oltre che preparato) di ciò che si visiterà o di attualità. Il pranzo è subito dopo la lezione e, nonostante la cucina inglese non sia per nulla rinomata, si trova sempre qualcosa da mangiare, anche se il piatto forte sono sempre patate cotte in tutti i modi possibili. Il pomeriggio è dedicato alle attività sportive o a passeggiate in città gestite dagli “activity leader”, che non sono altro che dei ragazzi inglesi laureandi. Per la sera sono organizzate molte attività come guardare un film, giochi o tornei che coinvolgono tutti i ragazzi.

Dopo si torna in camera (pulita, ma spartana) ed è difficile addormentarsi prima delle 23, poiché si rimane svegli per chiacchierare con i compagni di avventura, che ben presto diventeranno veri e propri amici anche se di età diversa.

I momenti più piacevoli sono le gite, con visite a luoghi molto diversi tra loro come castelli, ville, città, musei, parchi, e anche il viaggio in bus è un’occasione per rallegrarsi.

Questo è proprio il tipo di esperienza che rende più maturi divertendo, perchè aiuta a socializzare con coetanei di diverse culture e a migliorare l’autonomia dai genitori.

Federico Toller, 2B Ls

 

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Vicenza e l’arte: Raffaello e Picasso

Posted by admin On Febbraio - 8 - 2013 Commenti disabilitati su Vicenza e l’arte: Raffaello e Picasso

Vicenza, città dell’arte e della bellezza, con bellissimi capolavori artistici: come non andarla a visitare? Così le classi quarte del Liceo mercoledì 28 novembre, accompagnate dalla professoressa Gigliola Donadini, insegnante di storia dell’arte, hanno raggiunto la città per una gita – come detto dalla professoressa – “di fondamentale importanza per poter approfondire ulteriormente gli argomenti trattati a lezione”, analizzando e vedendo le opere d’arte e l’architettura in prima persona.

Di spettacolare bellezza è stato il Teatro Olimpico,  dove l’atmosfera di calma e tranquillità ha suscitato in tutti gli alunni grandi emozioni. Li ha incuriositi così tanto da voler conoscere ed approfondire, con l’aiuto della guida turistica, sia l’architettura che la storia del teatro, restando senza fiato. Successivamente la visita si è spostata alla mostra d’arte “Da Raffaello a Picasso”, dove gli alunni hanno potuto ammirare degli spettacolari quadri, tra cui opere di Raffaello, Picasso, El Greco, Francis Bacon.

L’emozione che hanno provato è stata così intensa, che non sono riusciti ad esprimere i loro sentimenti nel vedere le opere d’arte. Selezionando alcuni dei novanta quadri che erano esposti alla mostra, la guida turistica ha analizzato le opere facendo riferimento al programma precedentemente studiato, cercando anche altre interpretazioni, introducendo alcuni nuovi autori e facendo conoscere agli alunni altre correnti stilistiche.

La guida, coinvolgendo gli alunni, ha ottenuto tutta la loro attenzione e ha risposto alle loro numerose curiosità.

Visitando il centro di Vicenza, infine, gli studenti hanno potuto ammirare la bellezza architettonica della città, affascinati soprattutto dalla sua incantevole atmosfera, insieme all’arte maestosa.

Francesca Parimbelli, 4A Ls

 

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Lim, iPad e “cloud computing”

Posted by admin On Febbraio - 8 - 2013 Commenti disabilitati su Lim, iPad e “cloud computing”

Tecnologia tra i banchi all’Aeronautico

È arrivata una nuova era: addio libri cartacei e lavagne tradizionali, e ben arrivati ebook, LIM, registrazione delle lezioni e sistemi Cloud. Due nuovi oggetti tecnologici e un sistema rivoluzionario: ecco l’inventario delle migliorie che quest’anno sono state adottate nel nostro Istituto.

Il primo è il celebre e rivoluzionario iPad: tablet di casa Apple fornito a tutte le prime, seconde e terze dell’Istituto, viene usato come lettore ebook (vale a dire che tutti i libri sono caricati lì in formato digitale, e ciò significa non portarsi dietro ogni giorno grossi pesi nelle cartelle), come calcolatrice, calendario, ma anche per navigare comodamente in Internet e in diversi social network, come ad esempio Facebook, da casa. La novità è avere un mondo in un solo oggetto, la comodità di poter sottolineare e compilare libri scolastici senza l’utilizzo di quaderni e penne, garantendo così anche un non indifferente risparmio economico nel corso dei cinque anni rispetto all’acquisto annuale di libri.

Accantonate le lavagne tradizionali con il gesso o il pennarello, sono poi ormai a pieno regime le LIM (Lavagne Interattive Multimediali), lavagne che sfruttano un videoproiettore, uno schermo touchscreen e un pennino appositamente creato: c’è un software specifico per utilizzare la modalità di scrittura, la possibilità di andare su Internet per cercare file o video, sono visualizzabili tutti i libri in dotazioni e così i docenti possono utilizzarli e sottolinearli. La scuola è la prima in Italia ad aver sostituito le lavagne tradizionali con questa nuova tecnologia in tutte le classi.

Importante novità che pochi conoscono è il Cloud. Anni fa, Internet veniva spesso rappresentata nei diagrammi come una nuvola (cloud): una sorta di gigantesco etere nel cielo. Al giorno d’oggi i dati non devono più necessariamente risiedere sul PC; possono infatti essere “ospitati” (o memorizzati) su Internet o, come si suol dire, “in the cloud”. Cloud Computing significa quindi semplicemente gestire esternamente (online) le applicazioni e i dati. I vantaggi non sono pochi: chiunque un giorno non possa essere presente a scuola, può comunque seguire e vedere le registrazioni in streaming, rimanendo aggiornato con la classe.  La scuola da due anni a questa parte si sta aggiornando con la tecnologia, inserendo nuovi strumenti e proponendoli ai docenti, perché in fondo tutti sanno che la tecnologia è il presente, ma anche il futuro.

Federico Miglio, 2B Ls

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Natale: in corteo per S. Messa e auguri

Posted by admin On Febbraio - 8 - 2013 Commenti disabilitati su Natale: in corteo per S. Messa e auguri

Il 21 dicembre, a dispetto delle  profezie Maya, l’intero Istituto Aeronautico Antonio Locatelli in divisa elegante,  ha attraversato Bergamo e alle undici del mattino ha presenziato alla tradizionale messa natalizia nella chiesa cittadina di San Bartolomeo.

Durante l’intera celebrazione tutti gli occhi erano puntati verso l’altare per non perdersi l’omelia di padre Marco Tommaso Reali, che ha trattato del testo il “Cantico dei cantici”, in cui si espone il rapporto tra due innamorati, definendolo “come l’amore tra Cristo e la Chiesa che aiuta la vita del  fedele a non essere buia e noiosa. L’amore apre al di sopra della realtà per includere Dio e la sua rivelazione in Cristo ”.

Il celebrante ha rivolto l’attenzione anche alla sua professione di insegnante all’interno dell’Istituto, dicendo che è un’ottima esperienza e raccontando di avere un buon dialogo con gli studenti. Padre Reali ha celebrato tra l’altro questa messa proprio in memoria degli studenti e dei professori scomparsi. Il momento più solenne della cerimonia è stato quando padre Reali ha dato la  benedizione natalizia e un gran numero di studenti ha voluto condividere con la scuola la propria fede e i pensieri durante le preghiere dei fedeli, rappresentando un po’ i sentimenti di tutti: la vicinanza agli amici, ai parenti e alla scuola, ma anche la speranza in un futuro più tranquillo e lontano dalla crisi.

Anche il preside Giuseppe Di Giminiani ha voluto ricordare gli studenti ed i professori che non sono più tra noi, quindi si è rivolto agli alunni e ai docenti per augurare a tutti un felice anno e delle buone vacanze natalizie per tornare riposati a gennaio. La messa si è conclusa a mezzogiorno e tutti gli studenti e gli insegnanti si sono fermati davanti al portone della chiesa per scambiarsi saluti e auguri; gli uni e gli altri erano visibilmente impazienti di iniziare le  tanto attese vacanze natalizie, ma anche volenterosi di ricominciare scuola, per rincontrarsi nel 2013 e per ridere della profezia che tanto tormentone ha dato lungo tutto il 2012.

Davide Benedetti, 2B Ls

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